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A T
D
M P
(x,y)
FUOCO x
u N V(1/2,0)
O t
P 1 D
I R ET T RI C
E
=
1
p
f i g .
1 le aree
Siano x e y le coordinate del punto P. Indicando rispettivamente con S e S 1
tratteggiate dei triangoli mistilinei OPV e NPV (figura 1), abbiamo:
1
= + ,
S xy S
1
2
per il teorema di Archimede è: 2 1
= − ,
S ( x ) y
1 3 2
dunque: 1 2 1
= + − (2.1)
(
S xy x ) y
2 3 2
e ricavando x dalla (1.5): 2 2
−
1 1 y 2 1 1 y
= − + − ,
S ( ) y ( ) y
2 2
2 2 2 3
cioè 1 1
3
= + ,
S y y
12 4
raddoppiando ambo i membri e ponendo t = 2 S , abbiamo
1 1
3
= +
t y y , (2.2)
6 2
ossia 3 + − =
y 3 y 6 t 0 , (2.3)
dove t è il parametro che denota il doppio dell’area del settore parabolico OPV, ovvero
l’area del settore OPP .
1
Analogamente procediamo alla ricerca dell’equazione in x, ricavando y dalla (1.5) e
sostituiamo detto valore nella (2.1):
1 2 1 1 1
= − + − − = − −
S x 1 2 x ( x ) 1 2 x (
1 x ) 1 2 x
2 3 2 3 2
che per t = 2S diventa 1
= − −
t ( 2 x ) 1 2 x ,
3
quadrando abbiamo 1
2 2
= − + − , (2.4)
t ( 4 4 x x )(
1 2 x )
9
cioè 9 9
3 2 2
− + + − = . (2.5)
x x 6 x t 2 0
2 2
Procediamo ora nella risoluzione delle equazioni cubiche (2.3) e (2.5), per trovare, come
indicato nelle (1.6), rispettivamente i valori di sinp t e cosp t.
Dalla (2.3) abbiamo che il discriminante è:
2 3
−
( 6
t ) 3 2
∆ = + = + .
9
t 1
4 27
∆ >
Basta osservare che, per , si ha
0 1
2 2
+ > > −
cioè .
9
t 1 0
, t 9
L’equazione risolvente è: 3
3
2 − − = ,
w 6
tw 0
27
dalla quale otteniamo: 2
= + +
w 3
t 9
t 1
1 2
= − +
w 3
t 9
t 1
2
per cui l’unica radice reale della (2.3) è data da
= +
3 3 ,
y w w
1 1 2
cioè 3 3
2 2
= + + + − + .
y 3
t 9
t 1 3
t 9
t 1
1
Non riportiamo i valori delle due radici complesse coniugate, dovendo ovviamente
p = 1 attribuiamo la
scartarle. Al rapporto tra l’unica radice reale trovata e il parametro
definizione di seno parabolico e il simbolo di sinp, come già detto in precedenza:
3 3
2 2
= + + + − +
t 3
t 9
t 1 3
t 9
t 1 . (2.6)
sinp
Risolviamo ora l’equazione cubica completa (2.5) e cioè
2
9 9
t
3 2
− + + − = :
x x 6 x 2 0
2 2
operiamo dapprima il cambiamento di variabile
9
− 3
2
= + = − ,
z x x
3 2
per cui essendo 3
= + (2.7)
x z
2
dalla (2.5) abbiamo: 3 2
3 9
3 9 3 2 ,
+ − =
+ +
− +
+
2 0
6
z z z t
2 2
2 2 2
dalla quale abbiamo l’equazione risolvente:
3 9 1
3 2
− + + = . (2.8)
z z t 0
4 2 4
Calcoliamo il discriminante della (2.8): 2 3
9 1 3
2 −
+
t 9
2 4 4
2 2 .
= +
+
∆ = (
9 1
)
t t
4 27 16
1
2 2 2
∆ > > −
+ >
Per si ha cioè .
0 t
9
t (
9
t 1
) 0 9
Alla (2.8) operiamo il cambiamento di variabile e abbiamo:
3
3
−
1 4
2 2 ,
=
−
+ +
9 0
v t v
4 27
cioè 1
2 2
+ + + =
4
v (
18 t 1
) v 0 ,
16
dalla quale otteniamo: 1 2 2
= + − −
v ( 6
t 9
t 1 18
t 1
)
1 8 1 2 2
= − + + +
v ( 6
t 9
t 1 18
t 1
).
2 8
L’unica radice reale è data da = +
3 3
z v v
1 1 2
che per la (2.7) diventa 3
= + +
3 3 ,
x v v
1 1 2
2
cioè
3 1 3 3
2 2 2 2
cosp (2.9)
= + + − − − + + +
t 6
t 9
t 1 18
t 1 6
t 9
t 1 18
t 1
2 2
la definizione di coseno parabolico e il simbolo di cosp , come
avendo attribuito a x / p
1
già detto in precedenza.
Oppure, essendo per la (1.7) 1 2
= − ,
cosp t (
1 sinp t )
2
e, per quanto già ottenuto con la (2.5), avremo più semplicemente:
2
1 3 3
2 2
= − + + + − + . (2.10)
cosp t 1 3
t 9
t 1 3
t 9
t 1
2
Infine, dalle (2.2) e (2.4) abbiamo rispettivamente le funzioni paraboliche inverse:
1 1
−
1 2
= + , (2.11)
sinp y y ( y 1
)
2 3
1
−
1 = − − . (2.12)
cosp x ( 2 x ) 1 2 x
3
con le quali possiamo facilmente trovare, rispettivamente, l’area t del settore, il cui seno
parabolico è y, e quella del settore, il cui coseno parabolico è x.
3. Determinazione delle altre funzioni paraboliche e relazioni tra la variabile t e
l’angolo u. Valori tabulati delle funzioni paraboliche nei punti che delimitano i
quadranti.
Dai triangoli simili ONP e OVT abbiamo:
VT NP
= ,
OV ON
per cui: ⋅
OV NP
= .
VT ON
Il rapporto tra VT e il parametro p è la tangente parabolica che indicheremo col simbolo
tanp: sinp t
=
tanp . (3.1)
t 2 cosp t
In ONP è: u = N
Ô
P
ρ
OP = (u) (raggio vettore),
NP = y
ON = x. 2 2
ρ = +
Per il teorema di Pitagora ,
(
u ) x y
che per la (1.5) diviene: 2
ρ = + − = − ,
(
u ) x (
1 2 x ) 1 x
ossia ρ = − . (3.2)
(
u ) 1 cosp t
Considerando gli stessi triangoli di cui sopra, abbiamo:
OT OP
= ,
OV ON
per cui: ⋅
OV OP
= .
OT ON
Il rapporto tra OT e il parametro p è la secante parabolica che indicheremo col simbolo
secp: 1− cosp t
=
secp . (3.3)
t 2 cosp t
Alla determinazione della cotagente parabolica e della cosecante parabolica perverremo per
via analitica.
Premesso che la retta tangente nel punto A(0,1) ha l’equazione
y = - x + 1 2
e che la retta passante per l’origine 0 e per il punto T ha l’equazione
y = (2 tanp t ) x,
dal sistema = − +
y x 1
=
y ( 2 tanp t ) x
si possono avere le coordinate del punto d’intersezione D:
2 tanp t
1 e .
+ +
1 2 tanp t 1 2 tanp t
I rapporti AD/p e OD/p rappresentano, in funzione di tanp t, rispettivamente la cotagente
parabolica e la cosecante parabolica, che indicheremo con i simboli cotp e cscp, ovvero:
2
=
cotp t +
1 2 tanp t
e 2
+
1 4 tanp t
=
cscp ,
t +
1 2 tanp t
le quali possono essere espresse facilmente in funzione di sinp t e cosp t per la (3.1) e per la
(3.2). Cioè t
2 cosp
=
cotp (3.4)
t +
t t
sinp cosp
e
2 Il cui coefficiente angolare risulta essere 2 tanp t.
−
1 cosp t
=
cscp . (3.5)
t +
sinp t cosp t
Dalla (3.1), espressa in funzione di sinp t, e per x = tanp t, abbiamo
2
− ± + x
1 1 4
=
sinp t x
2
per cui è:
2
− ± + x
1 1 4
− −
1 1
=
tanp = t , (3.6)
x sinp
x
2
che è l’area del settore parabolico la cui tangente parabolica è x, con il segno:
+ se t è nel I o IV quadrante,
- se t è nel II o III quadrante.
Analogamente si ottengono:
1
− −
1 1
=
secp x cosp ; (3.7)
+
2 x 1
−
2 x
− −
1 1
= ± ; (3.8)
cotp x tanp
2 x
2
± −
x 2 x 1
− −
1 1
=
cscp . (3.9)
x sinp
+
x 1
Ora è opportuno trovare le relazioni tra t e l’angolo u. Per la (3.1) che può anche essere
scritta sinp t
= ,
tanp u 2 cosp t
abbiamo:
+ − ≤ ≤
se 2 / 3 t 2 / 3
t
sinp
−
1
= ±
, con . (3.10)
u tanp
2 cosp t − > < −
se t 2 / 3 o se t 2 / 3
E, facilmente dalla (2.11), essendo y = sinp u, abbiamo:
2
u u
sinp sinp
= + , (3.11)
t (
1 )
2 3
che esprime il valore del doppio dell’area del settore parabolico delimitato dall’asse x,
dall’arco di parabola e dalla semiretta uscente dall’origine degli assi. Il campo di variazione
di t è −∞ < < +∞
t
e si ha:
t > 0 nel I e nel II quadrante,
t < 0 nel III e IV quadrante. 3
Valori tabulati delle funzioni paraboliche nei punti che delimitano i quadranti .
±∞
Area t 0 2/3 -2/3 0
Angolo u 0° 90° 180° 270° 360°
±∞
sinp 0 1 -1 0
−∞
cosp 1/2 0 0 1/2
±∞ ±∞
tanp 0 0 0
0 0
cotp 2 2 2
±∞ ∞
secp 1/2 - 1/2 ½
∓
cscp 1 1 -1 -1 1
3 In Appendice riportiamo i valori esatti delle funzioni paraboliche per argomenti speciali.
4. Estensione ad un angolo che può superare 90° e definizioni delle funzioni
paraboliche.
Per un angolo u di un quadrante qualsiasi le funzioni paraboliche di u sono definite come
segue: y
D
P A
y t
u x
(p/2,0)
V
x O
N y
PN
p = 1 = =
u
sinp
p p
P x
ON
1 = =
u
cosp
T p p
y
VT
f i
g .
2 = =
u
tanp
p x
2 x
AD 2
= =
u
cotp +
p x y
−
p x
OT = =
u
secp
p x