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L'Ocse ha invitato l'Italia a investire in educazione di qualità al fine di fermare la dispersione scolastica e dimezzarla entro il 2020. In tale direzione si era e si è mossa l’amministrazione centrale che ha individuato alcune modalità di intervento tra cui:
1. Seguire il cammino dei singoli studenti con modalità individualizzate;
2. Introdurre nuovi ambiti e strumenti di lavoro quali LIM – CLIL – TIC – Elearning – Ebook;
3. Affidare alle università il compito di formare i nuovi docenti1;
4. Certificare le competenze;
5. Valutare il lavoro delle scuole
Sono interventi “sparpagliati”: non esiste strategia; l’origine del problema non è stata individuata proprio come ai tempi di Alessandro Magno quando i lacci e i lacciuoli occultavano la soluzione del nodo gordiano; la sfida posta dall’incertezza dell’ambiente in cui vive la scuola non è stata accolta.
Problema-modello-esecutore
Atuttascuola Problemi, metodi e concetti dell’economia aziendale
Lab. di matematica: Pitagora
Lab di matematica: Archimede
11 CFR in rete “Competenza: un concetto multiforme”
Enrico Maranzana, La professionalità dei docenti: un campo inesplorato 3
La figura mette in risalto le componenti elementari delle competenze:
1. le capacità costituiscono lo spazio vitale della collegialità in quanto esprimono
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l’orientamento del sistema scolastico ;
2. la conoscenza, con le abilità, rappresentano le opportunità a disposizione dei
singoli docenti per partecipare e per contribuire al successo del servizio.
significato di “conoscenza”: il contenuto dei volumi
Ecco riapparire la questione relativa al l’esclusivo
conservati nei santuari del sapere non costituisce più riferimento del lavoro del docente.
E’ necessario dilatare l’immagine delle discipline, valorizzarne la dinamicità e gli elementi
costitutivi.
Enrico Maranzana, La professionalità dei docenti: un campo inesplorato 4
I regolamenti di riordino: una voce che grida nel deserto
12 sono stati ”fissati
Per i licei alcuni punti fondamentali e imprescindibili che solo la pratica
didattica è in grado di integrare e sviluppare:
lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica (la storia si
sostanzia di problemi);
la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche (l’aggettivo
scientifiche è molto meno impegnativo di razionale: in questo contesto i due termini sono
equivalenti)” 13 “le
Per gli istituti tecnici metodologie sono finalizzate a valorizzare il metodo scientifico e il
pensiero operativo; analizzare e risolvere problemi; educare al lavoro cooperativo per progetti;
Le metodologie educano, inoltre, all’uso di
orientare a gestire processi in contesti organizzati.
modelli di simulazione e di linguaggi specifici, strumenti essenziali per far acquisire agli studenti i
risultati di apprendimento attesi a conclusione del quinquennio. Tali metodologie richiedono un
sistematico ricorso alla didattica di laboratorio, in modo rispondente agli obiettivi, ai contenuti
dell’apprendimento e alle esigenze degli studenti, per consentire loro di cogliere concretamente
l’interdipendenza tra scienza, tecnologia e dimensione operativa della conoscenza” .
14 la disposizione prevede che “le
Per gli istituti professionali metodologie didattiche siano
improntate alla valorizzazione del metodo laboratoriale e del pensiero operativo, all'analisi e alla
soluzione dei problemi, al lavoro cooperativo per progetti, per consentire agli studenti di cogliere
concretamente l'interdipendenza tra cultura professionale, tecnologie e dimensione operativa della
conoscenza”.
All. A - Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei
12 All. A - 2.4 Strumenti organizzativi e metodologici
13 All. A - 2.4 - Strumenti organizzativi e metodologici
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