_antoniobernardo
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Ogni tipo di lavoro può essere sottoposto all'analisi dei tempi e dei metodi.
"Con l'organizzazione del lavoro basata su iniziativa e incentivi, praticamente il problema grava tutto sulle spalle del lavoratore, mentre con un approccio scientifico, il dirigente si fa carico della metà del problema… Il principale obiettivo dell'organizzazione del lavoro dovrebbe essere assicurare la massima prosperità al datore del lavoro, non disgiunta però dalla massima prosperità per ogni singolo lavoratore"
Per Taylor pianificazione e controllo significa anche che: "Ogni lavoro sia progettato nei minimi particolari con notevole anticipo e che gli operai vengano spostati da un reparto all'altro... ralphbijker-motion_gears-team_force.png proprio come i pezzi di una partita a scacchi sulla scacchiera; a questo scopo saranno installati un telefono e un sistema di messaggeria" In questo modo "si eliminano completamente i tempi morti legati al fatto di avere troppi uomini in un reparto e troppo pochi in un altro e alle pause tra un compito e l'altro".
"Tutta l'attività intellettuale deve essere eliminata dall'officina e concentrata nell'ufficio programmazione... perché il costo di produzione può essere ridotto separando il più possibile il lavoro di programmazione da quello manuale".
Questo pensiero di Taylor è spesso riportato in senso negativo come esempio della volontà di governare il lavoro manuale in modo rigidamente definito, parcellizzato e ripetitivo, ma alcune interpretazioni attuali sono diverse. E' un bene che l'onere della programmazione di lungo e medio periodo sia concentrata in appositi uffici, in modo da lasciare a chi opera il tempo per realizzare il lavoro e fronteggiare, con la programmazione day by day e la massima flessibilità, tutte le contingenze e gli imprevisti che si dovessero presentare.
Le organizzazioni dei lavoratori furono sempre guardate con sospetto da Taylor convinto com'era che avessero spesso l'obiettivo di ridurre la produttività dei loro membri: pensava che ovunque si formasse un gruppo di lavoratori, si sarebbero esercitate pressioni affinché nessuno si impegnasse al massimo delle sue possibilità: ai Bethlhem Steel Works, dove lavorava come ingegnere capo, decise che squadre di persone composte con più di 4 persone si sarebbero potute formare solo con un permesso speciale.
Le parole con cui si riferiva agli operai non qualificati appaiono oggi classiste e disumane: "Ora, uno dei primissimi requisiti che deve avere un uomo idoneo a lavorare la ghisa grezza come occupazione regolare è di essere così stupido e flemmatico da somigliare il più possibile, per struttura mentale, a un bue" .
Se talora l'atteggiamento di Taylor è stato supponente e irrispettoso nei confronti dei lavoratori è altrettanto vero che scrisse: "Se un operaio non riesce a portare a termine il suo incarico, bisognerebbe affiancargli un istruttore competente che gli mostri esattamente il modo migliore di svolgere il lavoro, lo guidi, lo aiuti, l'incoraggi e al tempo stesso, valuti le sue potenzialità. In questo modo, considerando ogni lavoratore come un individuo, invece di licenziare brutalmente l'operaio o di ridurgli la paga per risolvere subito il problema, gli si dà il tempo e l'aiuto necessari per renderlo abile nel compito che sta svolgendo, oppure viene indirizzato verso un altro tipo d'incarico al quale sia più portato da un punto di vista fisico o mentale".
Frederick Winslow Taylor (1856-1915) The Principles of Scientific Management ed altri scritti.
Peter Drucker, forse il maggior guru del management dello scorso secolo, scrisse nel suo lavoro "Management Tasks, Responsibilities, Practices": "Sull'organizzazione scientifica del lavoro introdotta da Taylor poggia la straordinaria ondata di benessere degli ultimi 75 anni, che ha innalzato le masse lavorative dei paesi sviluppati ben al di sopra di qualsiasi livello registrato in precedenza, persino dalle classi più agiate".

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