_antoniobernardo
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Ci preparammo con impegno… Ma sembrava che ogni volta che cominciavamo a formare una squadra saremmo stati riorganizzati. La vita poi mi insegnò che tendiamo ad affrontare qualsiasi situazione riorganizzandoci: che modo meraviglioso per dare l'illusione di progresso, mentre si crea soltanto confusione, inefficienza e demoralizzazione. (Petronio Arbitro)
Petronio visse nel I° secolo dopo Cristo assieme a Nerone, da cui fu considerato una specie di maestro del buon gusto (Arbiter elegantiae), e assieme a Seneca che di Nerone fu precettore.
Nel romanzo Satyricon diede uno spaccato della vita epicurea, ma un po' cialtrona della Roma ormai decadente: celebre è la descrizione (qualcuno parla di inizio del realismo nella narrativa) dell'organizzazione della cena di Trimalcione. access.denied-resourceful_thieves.jpg
La prima volta che mi imbattei nel pensiero di Petronio riportato sopra fu leggendo il libro di Robert Graham sul Project management: la citazione era riportata in testa al capitolo sulla organizzazione a matrice.
Due sono i problemi principali delle imprese che vendono prodotti finiti o progetti chiave in mano:
- garantire l'eccellenza delle funzioni (ricerca e sviluppo, pianificazione e controllo, ingegneria, approvvigionamenti, produzione, marketing, amministrazione, ecc.),
- avere una struttura unitaria responsabile di tempi, costi e qualità di ogni prodotto o progetto dell'impresa.
Una soluzione di compromesso è avere due strutture organizzative: una (sulle colonne) di tipo funzionale, l'altra (sulle righe) di progetto/prodotto.
I singoli dipendenti, all'interno della matrice, hanno così due capi
- quello funzionale, responsabile degli aspetti specialistici della disciplina,
- quello di progetto responsabile dei risultati ottenuti sullo specifico lavoro.
Mi trovai ad essere il coordinatore funzionale del planning e certamente tutti (eravamo non più di 6 o 7) ci preparammo con impegno. Qualcuno propose di fare una maglietta con scritto: "ufficio planning", cominciavamo a formare una squadra eccellente ed i risultati non si fecero attendere. Arrivò poi una riorganizzazione che creò soltanto confusione, inefficienza e demoralizzazione: qualcuno fu costretto a dimettersi, qualcuno andò via e qualcuno decise di cambiare ufficio.

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