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ORMA RIGONOMETRICA
Dalla forma cartesiana deduciamo : ( )
ϕ ϕ
= ⋅ +
z z cos sen
che è la forma trigonometrica del numero complesso z. E' importante notare che l'argomento
π Z
∈
( ) ottenendo ancora lo stesso
delle funzioni seno e coseno può essere incrementato di 2k k
numero complesso. 4
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Consideriamo il piano complesso in figura. Il
( )
= ha argomento che dipende
complesso z a , 0
dal segno di a : ϕ π
> ↔ =
a 0 2 k
( )
ϕ π
< ↔ = +
a 0 2 k 1
I complessi di modulo unitario appartengono
alla circonferenza con centro nell'origine e raggio
unitario. Il complesso :
z ϕ ϕ
= +
cos i sen
z
è unitario. Figura 2
F E
ORMA SPONENZIALE
Eulero (Leonhard Euler) dedusse la fondamentale relazione :
= +
ix
e cos x i sen x
E' valida anche la relazione : − = −
ix
e cos x i sen x
Utilizzando tale formula otteniamo la rappresentazione esponenziale di un complesso :
ϕ
= ⋅ i
z z e
5. Operazioni razionali in C
D'ora in poi opereremo con i due numeri complessi :
( ) ( )
ϕ ϕ
= = + = ⋅ +
z a , b a ib z cos i sen
( ) ( )
θ θ
= = + = ⋅ +
v c , d c id v cos i sen
U
GUAGLIANZA
( ) ( )
Poiché e sono coppie ordinate, si ha :
a , b a , b ϕ θ π Z
= ↔ = ∧ = ↔ = ∧ = + ∈
z v a c b d z v 2 k , k
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A
DDIZIONE
( ) ( )
+ = + + +
z v a c i b d
E' immediato verificare che valgono le proprietà
commutativa e associativa.
Sul piano complesso, la somma z+v può essere
interpretata come somma di due vettori di
componenti cartesiane (a,b) e (c,d). Figura 3
M
OLTIPLICAZIONE
Dalla definizione già data si ottiene :
( ) ( )
⋅ = − + +
z v ac bd i ad bc
( ) ( )
ϕ θ ϕ θ
⋅ = ⋅ ⋅ + + +
⎡ ⎤
z v z v cos i sen
⎣ ⎦
Valgono le proprietà commutativa, associativa e distributiva rispetto all'addizione. Interpretiamo
l'operazione di addizione nel piano complesso. Consideriamo i complessi :
( )
ϕ ϕ
= ⋅ +
z z cos sen
v θ θ
= = +
*
v i unitario
cos sen complesso
v *
v vale :
Il prodotto di z per il complesso unitario ( ) ( )
ϕ θ ϕ θ
⋅ = ⋅ + + +
⎡ ⎤
*
z v z cos i sen
⎣ ⎦
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⋅ *
Il prodotto è quindi un complesso il cui punto rappresentativo sul piano di Gauss si ottiene
z v θ
ruotando il vettore posizione di z di un angolo (fig.4a)
Figura 4 π
θ
= =
Particolarmente importante è il caso . Essendo , si ha :
v i 2
π π
⎡ ⎤
⎛ ⎞ ⎛ ⎞
ϕ ϕ
⋅ = ⋅ + + +
⎜ ⎟ ⎜ ⎟
cos sen
z i z i
⎢ ⎥
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
⎣ ⎦
2 2
L'effetto della moltiplicazione di e è quello di far ruotare il vettore posizione di di una
z i z
π
θ =
angolo (fig.4b). Per questo motivo, in Meccanica, l'immaginario è chiamato "operatore
i
2
manovella". π
= −
2
Risulta quindi facile comprendere la relazione : ruotando il complesso di si
z
i 1 2
π ( )
⋅ ⋅ ⋅ = ⋅ = −
2
ottiene che, ruotato a sua volta di diventa , simmetrico di rispetto
z i z i i i z z z
2
all'origine (fig.4b).
Esempio 2
Dati : π π
⎛ ⎞
= ⋅ +
⎜ ⎟
z 2 cos i sen
⎝ ⎠
6 6
π π
⎛ ⎞
= ⋅ +
⎜ ⎟
v 3 cos i sen
⎝ ⎠
2 2
si ha : ⎛ ⎞
π π π π
⎡ ⎤
⎛ ⎞ ⎛ ⎞ 1 3
⋅ = ⋅ + + + = ⋅ − + = − +
⎜ ⎟
⎜ ⎟ ⎜ ⎟
z v 6 cos i sen 6 i 3 i 3 3
⎢ ⎥ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
⎣ ⎦
6 2 6 2 2 2
⎝ ⎠
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R P
OTAZIONI NEL IANO
Consideriamo un punto del piano cartesiano, e associamo a il complesso :
P
P ( x , y ) ( ) ( )
ϕ ϕ
= + = ⋅ +
z z x iy z cos i sen
consideriamo inoltre il complesso unitario :
u α α
= + :
u cos i sen
= ⋅
w z u vale:
Il prodotto complesso ( ) ( ) ( ) ( )
ϕ α ϕ α ϕ α ϕ α
= ⋅ = ⋅ + + + = ⋅ + + ⋅ ⋅ +
⎡ ⎤
w z u z cos i sen z cos i z sen
⎣ ⎦
Le parti reale e immaginaria di sono :
w
( ) ( )
ϕ α ϕ α ϕ α α α
⎧ = ⋅ + = ⋅ − = −
⎪ cos cos cos sen sen cos sen
X z z x y
⎨ ( ) ( )
ϕ α ϕ α ϕ α α α
= ⋅ + = ⋅ + = +
⎪⎩ sen sen cos cos sen sen cos
Y z z x y
α α
= −
⎧ cos sen
X x y
⎨ α α
= +
⎩ sen cos
Y x y
le due equazioni appena scritte costituiscono le equazioni della trasformazione che fa corrispondere
( ) α
Q X , Y
il punto , "ruotato" di un angolo rispetto a P.
al punto P ( x , y )
Esempio 3 π
Determiniamo la trasformazione che ruota i punti del piano cartesiano di .
3
Applicando le equazioni della trasformazione "rotazione" si ha :
⎧
π π
⎧ x 3
= − = −
⎪
X x cos y sen X y
⎪⎪ ⎪
3 3 2 2
→
⎨ ⎨
π π
⎪ ⎪ 3 y
= + = +
sen cos
Y x y Y x
⎪ ⎪
⎩ ⎩
3 3 2 2
D
IVISIONE ( ) ( )
= = −
il complesso . Nel piano complesso, z
Chiamiamo complesso coniugato di z a , b z a , b
z sono simmetrici rispetto all'asse reale. E' immediato verificare che :
e R
+ = ∈
z z 2 a
2 R
⋅ = ∈
z z z
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Ad ogni complesso si associa il reciproco : −
1 1 z z a ib
= ⋅ = = +
2 2 2
z z z a b
z
v ≠
Il quoziente ( ) è immediatamente definito :
z 0
z ( ) ( )
+ + −
− ac bd i ad bc
v 1 a ib
= ⋅ = ⋅ =
v v
+ +
2 2 2 2
z z a b a b
in forma trigonometrica : v
v ( ) ( )
ϕ θ ϕ θ
= ⎡ − + − ⎤
cos i sen
⎣ ⎦
z z
C
P R
OTENZE E ADICI IN
Osserviamo che : ( )
ϕ ϕ
⋅ = = +
2 2
z z z z cos 2 i sen 2
( )
ϕ ϕ
⋅ = = +
2 3 3
z z z z cos 3 i sen 3
( )
ϕ ϕ
= + ∈ N
n n
. z z cos n i sen n , n
L'ultima uguaglianza è nota come formula di De Moivre. Con essa si esprime in modo compatto
la potenza n-esima di un complesso. n
z n z
Se z è il complesso unitario, l'operazione equivale a rotazioni del complesso , ciascuna di
ϕ .
ampiezza ogni complesso z ha n radici n-esime in
Utilizziamo la formula di De Moivre per stabilire che
= n
z v
z v
C. Siano e due complessi tali che . Si ha:
( ) ( )
ϕ ϕ θ θ
+ = +
n
z cos i sen v cos n i sen n
⎧ = n
v z
⎧ n
=
⎪ ⎪
z v →
⎨ ⎨ ϕ π
2 k
ϕ θ π θ
= + = +
⎪ ⎪
⎩ n 2 k ⎩ n n
−
dove k è un intero. Diamo a k valori da 0 a :
n 1
ϕ ϕ ϕ
⎛ ⎞
θ
= → = = +
⎜ ⎟
n
k 0 ; v z cos i sen
1 1 ⎝ ⎠
n n n
ϕ π ϕ π ϕ π
+ + +
⎛ ⎞
2 2 2
θ
= → = = +
⎜ ⎟
n
k v z i
1 ; cos sen
2 2 ⎝ ⎠
n n n
....... ( ) ( ) ( )
ϕ π ϕ π ϕ π
+ − ⎛ + − + − ⎞
n n n
1 2 1 2 1 2
θ
= − → = = +
⎜ ⎟
n
k n v z i
1 ; cos sen
n n ⎝ ⎠
n n n
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= = +
Quando si ottiene la prima soluzione, per la seconda, e così via. Ne segue che
k n k n 1
l'equazione : = n
v z
in C ammette n soluzioni distinte o, in altri termini, il complesso z ha n radici n-esime in C. Tali
π
2 .
radici hanno ugual modulo e argomenti che differiscono per un multiplo di n
Sul piano complesso, le radici sono i vertici di un poligono regolare di n lati, inscritto nella
ρ = n .
circonferenza con centro nell'origine e raggio z
Figura 5
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Esempio 4 = 1
Le radici n-esime del complesso unitario z sono operatori di rotazione di ampiezza
rispettivamente : π π π π
2 2 2 2
( )
⋅ ⋅ −
0 ; ; 2 ; 3 ........... 1
n
n n n n
Il poligono rappresentativo ha un vertice nel punto (1;0) e, se è pari, un altro vertice in (-1;0).
n
Quindi per abbiamo 2 radici reali e ( -2) radici complesse, per , invece, si ha una
n pari n n dispari
-1) radici complesse:
radice reale e ( n Figura 6
6. La formula risolutiva delle equazioni di 3° grado
Vogliamo risolvere l'equazione di 3° grado :
+ + + =
3 2 0
x ax bx c
a
= −
Ponendo riduciamo l'equazione data alla sua :
forma normale
x y 3 + + =
3 0 (1)
y py q
dove : ⎧ 2
a
= − +
⎪⎪ p b
3
⎨
⎪ 2 1
= − +
3
q a ab c
⎪⎩ 27 3
a
= −
La formula è meno misteriosa di quanto possa sembrare.
x y 3 −
+ + =
1
n n
Data un'equazione di grado e primo coefficiente 1, , il coefficiente di
n a
x ax ...... 0
−
1
n è l'opposto della somma delle radici. Poiché le radici sono tre, /3 è il delle radici.
a baricentro
x 11
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Il cambio delle coordinate sarà la nuova somma delle radici, che deve essere zero, perché il nuovo
baricentro è l'origine. ≠ ≠
Torniamo all'equazione (1). Supponiamo 0 e 0 . Cerchiamo le soluzioni ponendo :
p q
= +
y u v
dove