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Successioni numeriche

Una successione numerica è una funzione f definita sui naturali e a valori reali, ossia

[math]f:N \longrightarrow R[/math]

che, a partire da un numero naturale, lo elabora restituendo un numero reale. Considerando

[math]N=\{0,1,2,3,...\}[/math]

potremmo quindi scrivere:

[math] f:0\rightarrow f(0)\\ f:1\rightarrow f(1)\\ f:2\rightarrow f(2)\\ f:3\rightarrow f(3)\\ .\\ .\\ .\\ f:n\rightarrow f(n)\\ [/math]

Tipicamente, viene dato un nome alla successione e si associa il valore di

[math]f(n)=a_n,[/math]

per

[math]n=0,1,2,3...[/math]

.

Si scrive quindi:

[math](a_n)_{n\ge 0} = (f(n))_{n\ge 0}[/math]

che definisce la legge che, ad ogni numero naturale, associa un numero reale. Esempi di successione:

[math](0,1,\frac{1}{2},\frac{1}{3},...\frac{1}{n})[/math]

è la successione che manda 0 in 0 e ad ogni altro numero naturale associa il reciproco. le successioni numeriche

[math](1,\frac{1}{2},5,-4,\sqrt{3},...)[/math]

anche è una successione numerica che non ha uno schema definito. Se una successione può essere definita mediante la sua forma analitica (come nel nostro primo esempio, in cui possiamo scrivere

[math](a_n)_{n\ge 0} = (\frac{1}{n})_{n\ge 0}[/math]

), possiamo studiare la successione un po' come facciamo per le funzioni, facendo solo attenzione a ricordare che stiamo studiando una particolare funzione che è definita sui numeri naturali. La monotonia della funzione Una successione è monotona crescente se

[math]a_n\ge a_{n-1}[/math]

, viceversa, se vale

[math]a_n\le a_{n-1}[/math]

si dirà monotona decrescente (con la disuguaglianza stretta possiamo dire che la successione è strettamente crescente o decrescente). Per studiare se una funzione è monotona crescente o decrescente basterà impostare la disuguaglianza utilizzando le espressioni analitiche e risolverla. Esempio Supponiamo di avere il generico termine della successione

[math]a_n= \frac{n^2-1}{n+1}[/math]

e di voler vedere se la successione così definita è monotona. Osserviamo che

[math]a_n= \frac{(n-1)(n+1)}{n+1}=n-1[/math]

. Imposto

[math]a_n=n-1\ge a_{n-1}=(n-1)-1=n-2[/math]

, da cui ottengo la disuguaglianza:

[math]n-1\ge n-2 ,[/math]

che è chiaramente verificata essendo

[math]n \in \mathbb{N}[/math]

. Quindi la successione è monotona crescente. Il segno della successione Per studiare il segno di una successione possiamo imporre

[math]a_n\ge 0[/math]

e valutare per quali

[math]n\in \mathbb{N}[/math]

questo è verificato, oppure applicare il principio di induzione. Esempio 1) Consideriamo la successione

[math](a_n)_{n\ge 0}[/math]

di generico termine

[math]a_n=\log(\frac{n-1}{n})[/math]

e proviamo a studiare la monotonia. Impostiamo

[math]\log(\frac{n-1}{n})\ge 0[/math]
[math]\frac{n-1}{n} \ge e^0=1[/math]
[math]n-1 \ge n ,[/math]

che non è verificata per nessun

[math]n \in \mathbb{N}[/math]

, quindi possiamo affermare che la funzione assume sempre valori reali negativi. 2) Sia

[math](a_n)_{n\ge 0}=((-1)^nn)_{n\ge 0}[/math]

. Ci chiediamo che segno abbia la successione. Osserviamo che è composta da un prodotto di due termini di cui uno sempre positivo (

[math]n\ge 0[/math]

per definizione), quindi per studiarne il segno basta chiedersi quando:

[math](-1)^n\ge 0 . [/math]

È evidente che non è possibile determinarne il segno univocamente perché, per valori di n pari, la successione assume valori >0, mentre per n dispari avrà sempre valori <0. Successioni di questo tipo vengono dette a segni alterni. 3) Prendiamo

[math](a_n)_{n\ge 0}= (n^2-2n-1)_{n\ge 0}[/math]

. Osserviamo che per

[math]n=0 \, a_0=-1<0[/math]

, per

[math]n=1 \, a_1=-2<0[/math]

, ma per

[math]n=3 \, a_3=2>0[/math]

, quindi è lecito chiedersi se tale segno venga mantenuto per ogni

[math]n\ge 3[/math]

. Proviamo a mostrarlo con il principio di induzione. La base induttiva l'ho già verificata perché so che vale per

[math]n=3[/math]

. Suppongo allora che sia valido per n e provo ad attuare il passo induttivo dimostrandolo per n+1:

[math]a_{n+1}=(n+1)^2-2(n+1)-1=n^2+2n+1-2n-2-1=\\ \ \ \ \ \ \ \ =n^2-2n-1 + 2n-1=a_n+2n-1\ge 0,[/math]

in quanto so per l'ipotesi induttiva che

[math]a_n\ge 0[/math]

e che

[math]2n-1\ge 0[/math]

per

[math]n\ge 1[/math]

. Limitatezza di una successione Una successione è limitata se esiste una costante M tale che

[math]|a_n| \le M \ \forall n[/math]

, se

[math]a_n \le M \ \forall n[/math]

si dice inferiormente limitata, se vale che

[math]a_n \ge M \ \forall n[/math]
superiormente limitata

. Naturalmente, una successione monotona è sempre limitata da una costante, dal basso se è monotona crescente, o dall'alto, se è decrescente. Anche le successioni con un segno definito sono limitate superiormente o inferiormente a seconda che siano negative o positive. Un metodo per verificare la limitatezza della funzione potrebbe essere quindi quello di mostrare che vale una tra le proprietà precedenti e concludere così che la successione è limitata. Tuttavia è possibile che ci sia una stima migliore o che non valga nessuna di queste. In questo caso come si agisce? È semplice! Si prova a vedere che valori assume la successione, e, una volta capito l'andamento della stessa, si prova a verificare l'uguaglianza. Facciamo un esempio:

[math]a_n=n^3-6,[/math]
[math]a_0=0, \\ a_1=-5;\\ a_2=2;\\ a_3=21;\\ a_4=58...\\[/math]

Sembra quindi che la successione da un certo punto in poi (in particolare

[math]n\ge 1[/math]

) cresca; potremmo quindi mostrare che è monotona, oppure provare a verificare la nostra intuizione impostando:

[math]a_n\ge -5\\ n^3-6\ge -5\\ n^3\ge 1,\\ [/math]

che è verificata per

[math]n\ge 1[/math]

. Convergenza di una successione Una successione si dice convergente quando esiste finito il

[math]\lim _{n\rightarrow \infty }{ a_n } [/math]

, qualora esista infinito la successione si dirà divergente e, in caso di non esistenza, indeterminata. NOTA: il limite deve essere fatto necessariamente e solo per

[math]n\rightarrow \infty[/math]

, in quanto

[math]+\infty[/math]

è l'unico punto di accumulazione dei numeri naturali. Esistono numerosi teoremi relativi al calcolo del limite di una successione, che ci aiutano a stabilire se una successione numerica sia o meno convergente. Tuttavia, per evitare di rendere l'appunto troppo lungo e non facilmente leggibile non verranno discussi. Riportiamo solo un esempio per maggiore chiarezza, ma lo studio del limite della successione, così come quello per le funzioni, non è banale e per una buona comprensione è necessario svolgere molti esercizi. Esempio Consideriamo

[math]a_n=\frac{n\sin(n)}{n^2+1}[/math]

. Osservo che

[math] -\frac{n}{n^2+1}\le \frac{n\sin(n)}{n^2+1}\le \frac{n}{n^2+1}, [/math]

per le proprietà del seno. Ma per

[math]n\rightarrow \infty[/math]

, entrambe le due successioni, la maggiorante e la minorante, tendono a

[math]0[/math]

, di conseguenza, per il teorema dei carabinieri, anche la successione

[math] a_n \rightarrow 0 [/math]

.

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