Concetti Chiave
- L'Innominato, incuriosito dalla gioia della gente diretta dal cardinale Federigo Borromeo, decide di incontrarlo per cercare conforto.
- Prima di partire, l'Innominato ordina di soddisfare qualsiasi desiderio di Lucia, trovata addormentata nel castello.
- Il narratore interrompe la storia per descrivere Federigo Borromeo, evidenziandone la vita improntata a povertà, umiltà e carità.
- Federigo Borromeo, arcivescovo di Milano, è noto per la sua liberalità e per aver fondato la Biblioteca Ambrosiana, accessibile a tutti.
- Nonostante la sua fama, il cardinale sostenne convinzioni oggi considerate strane e scrisse numerosi testi ormai dimenticati.
Indice
L'Innominato e il Cardinale
Poco dopo il bravo tornò al castello a riferire che tutta quella gente era diretta in un paesino dove soggiornava il cardinal Federigo Borromeo. L’Innominato si chiede stupito e incuriosito cos’abbia quell’uomo da render tanta gente allegra; inoltre spera di potergli parlare con la speranza di ascoltare da lui parole che possono consolarlo.
Così decide di andarlo a visitare. Prima di lasciare il castello, si reca da Lucia. Vista la giovane addormentata in un angolo, ordina alla vecchia di soddisfare qualsiasi desiderio che ella possa chiederle. L’Innominato, tra lo stupore e l’incredulità di tutti, giunge al paese; poi raggiunge la casa in cui era ospitato il cardinale. Spetta al cappellano crocifero annunciare al cardinale l’inattesa visita.La Vita di Federigo Borromeo
A questo punto il narratore interrompe la narrazione per fornire al lettore una descrizione sulla vita di Federigo Borromeo. Nato nel 1564 da un’illustre famiglia milanese, fin da ragazzo apprezzò gli insegnamenti cristiani basati sulla rinuncia dei piaceri terreni e sull’umiltà. Fu ordinato sacerdote dal cugino Carlo Borromeo e, nel collegio di Pavia improntò la sua vita alla povertà, rifiutando gli agi del suo ceto. Per la sua profonda dottrina e carità, fu eletto da papa Clemente VIII arcivescovo di Milano, sebbene lui non lo volesse. Anche da vescovo non mutò l’umile stile di vita. Ad esempio utilizzò parte dei beni familiari per continuare ad aiutare le persone più povere. Istituì anche la Biblioteca Ambrosiana, un luogo aperto a tutti, fatto unico per quel tempo.
Contributi e Contraddizioni del Cardinale
I biografi raccontano di lui molti esempi di liberalità, di elemosina e di affabilità, frutto di una costante disciplina sopra un’indole vivace e vigorosa. Non bisogna dimenticare però che il cardinale aderì con ferma persuasione a convinzioni che al giorno d’oggi parrebbero strane e infondate. Federigo Borromeo fu anche autore di innumerevoli scritti, tuttavia dimenticati. Infine il narratore decide di riprendere il filo della storia.
Domande da interrogazione
- Qual è la reazione dell'Innominato alla notizia della presenza del cardinal Federigo Borromeo?
- Quali sono alcuni aspetti della vita di Federigo Borromeo descritti nel testo?
- Quali contraddizioni emergono nella figura del cardinale Federigo Borromeo?
L'Innominato è stupito e incuriosito dal fatto che la presenza del cardinale renda tanta gente allegra e spera di poter parlare con lui per trovare consolazione.
Federigo Borromeo, nato nel 1564, apprezzò fin da giovane gli insegnamenti cristiani di rinuncia e umiltà, fu ordinato sacerdote e divenne arcivescovo di Milano, mantenendo uno stile di vita umile e dedicandosi alla carità.
Nonostante la sua liberalità e affabilità, Federigo Borromeo aderì a convinzioni che oggi sembrerebbero strane e infondate, e i suoi numerosi scritti sono stati dimenticati.