S4161
Ominide
1 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Manzoni descrive la carestia del 1628, causata dalla successione del Monferrato, e la conseguente crisi alimentare a Milano.
  • Il cancelliere Antonio Ferrer riduce il prezzo del pane sotto la pressione popolare, una decisione criticata da Manzoni.
  • Il ritorno di Don Gonzalo dalla guerra porta a un rialzo dei prezzi della farina, scatenando la rabbia dei cittadini.
  • Renzo si ritrova tra la folla che assale il forno ''delle grucce'' a Milano, criticando la violenza dei cittadini.
  • La folla, delusa da false voci di disordini, decide di attaccare il palazzo del vicario, mentre Renzo osserva la situazione.

Indice

  1. Capitolo XII
  2. La carestia del 1628
  3. Ribellione a Milano

Capitolo XII

La carestia del 1628

Manzoni continua la sua vicenda con un resoconto storico sulla carestia dei raccolti nel 1628 dovuta alla successione del Monferrato. La narrazione continua e il cancelliere Antonio Ferrer di fronte alla pressione del popolo, diminuisce il prezzo del pane. Una decisione che Manzoni non condivide. Don Gonzalo, governatore ritornato dalla guerra, rialza i prezzi per la farina venuta meno a causa dei cittadini che compravano più pane del dovuto.

Ribellione a Milano

Quando Renzo arriva a Milano la popolazione si sta ribellando contro i garzoni che portano il pane ai soliti ricchi clienti e li derubano.

La folla assale il forno ‘’delle grucce’’ del centro di Milano. Gli alabardieri tentano invano di allontanarli e l'intervento del capitano di giustizia è nullo. Distruggono e derubano il forno a seguito di un breve assalto. Renzo si trova nella folla poiché incuriosito da tutto quel movimento e si dirige inconsapevolmente verso il cuore del tumulto dove ascolta i pareri contrastanti dei cittadini. Il giovane si limita a criticare le azioni distruttive che la folla riserva all’intera città.

Giungono voci che ci sono nuovi disordini al

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community