Concetti Chiave
- Manzoni descrive la carestia del 1628, causata dalla successione del Monferrato, e la conseguente crisi alimentare a Milano.
- Il cancelliere Antonio Ferrer riduce il prezzo del pane sotto la pressione popolare, una decisione criticata da Manzoni.
- Il ritorno di Don Gonzalo dalla guerra porta a un rialzo dei prezzi della farina, scatenando la rabbia dei cittadini.
- Renzo si ritrova tra la folla che assale il forno ''delle grucce'' a Milano, criticando la violenza dei cittadini.
- La folla, delusa da false voci di disordini, decide di attaccare il palazzo del vicario, mentre Renzo osserva la situazione.
Capitolo XII
La carestia del 1628
Manzoni continua la sua vicenda con un resoconto storico sulla carestia dei raccolti nel 1628 dovuta alla successione del Monferrato. La narrazione continua e il cancelliere Antonio Ferrer di fronte alla pressione del popolo, diminuisce il prezzo del pane. Una decisione che Manzoni non condivide. Don Gonzalo, governatore ritornato dalla guerra, rialza i prezzi per la farina venuta meno a causa dei cittadini che compravano più pane del dovuto.
Ribellione a Milano
Quando Renzo arriva a Milano la popolazione si sta ribellando contro i garzoni che portano il pane ai soliti ricchi clienti e li derubano.
La folla assale il forno ‘’delle grucce’’ del centro di Milano. Gli alabardieri tentano invano di allontanarli e l'intervento del capitano di giustizia è nullo. Distruggono e derubano il forno a seguito di un breve assalto. Renzo si trova nella folla poiché incuriosito da tutto quel movimento e si dirige inconsapevolmente verso il cuore del tumulto dove ascolta i pareri contrastanti dei cittadini. Il giovane si limita a criticare le azioni distruttive che la folla riserva all’intera città.
Giungono voci che ci sono nuovi disordini al