Concetti Chiave
- Manzoni spiega la carestia nei "Promessi Sposi" attraverso la scarsità dei raccolti causata dal cattivo tempo e dalle guerre.
- I contadini abbandonano i campi per cercare pane attraverso la carità, mentre alcuni cercano di arricchirsi senza considerare gli altri.
- Il governo è accusato di aumentare le tasse e il prezzo del pane, causando scarsità di grano e fomentando la rivolta popolare.
- Don Gonzalo Fernandez, governatore di Milano, delega il potere al cancelliere Ferrer per abbassare i prezzi del pane, provocando il malcontento dei fornai.
- La creazione di una commissione da parte di Fernandez per rialzare i prezzi del pane porta al tumulto dell'11 Novembre 1628.
Cause della carestia
Nella digressione affrontata nel dodicesimo capitolo dei “Promessi sposi” Alessandro Manzoni va a spiegare le cause della carestia che domina il romanzo e fa sempre inesorabilmente da sfondo alle vicende e lo fa esprimendo i seguenti concetti:
1.Con la scarsità dei raccolti dovuta al cattivo tempo
2. Gli uomini che si preoccupano della guerra per la successione al ducato di Mantova,
3. I contadini abbandonano la terra e vanno a cercare il pane facendo la carità 4. Infine il desiderio di arricchirsi senza considerare le difficoltà degli altri.
Responsabilità del governo
Il popolo dà la colpa al governo perché aumenta le tasse tra cui il rincaro del prezzo del pane, che provoca quindi la scarsità del grano, e che diventa poi anche la causa della rivolta, il popolo si scaglia inoltre contro i fornai che mostravano la vera e propria tendenza a nascondere il grano, facendo quindi di conseguenza aumentare il prezzo del pane stesso. Cruciale è la figura di Don Gonzalo Fernandez, governatore di Milano che si sta occupando della guerra e che fornisce il potere al cancelliere Ferrer, il quale abbassa i prezzi del pane, questo fa ribellare i fornai che devono lavorare di più. Allora Fernandez crea una commissione che rialza i prezzi del pane e qui inizia il tumulto dell’11 Novembre 1628.