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Concetti Chiave

  • Il capitolo 12 dei Promessi Sposi descrive la carestia che colpisce Milano, aggravata dal cattivo tempo e dalla guerra per la successione al ducato di Mantova.
  • La penuria di grano provoca un aumento del prezzo del pane, suscitando l'ira della popolazione contro fornai e incettatori.
  • Il governatore delega la gestione della crisi al gran cancelliere Ferrer, che impone un prezzo del pane troppo basso, causando proteste tra i fornai.
  • L'evoluzione degli eventi sfocia in una rivolta popolare, con assalti ai forni e saccheggi, mentre le autorità tentano inutilmente di ristabilire l'ordine.
  • Renzo si trova coinvolto nella rivolta, osservando il caos e seguendo la folla che si sposta tra i vari punti di conflitto in città.

Indice

  1. Cause della carestia a Milano
  2. Reazioni popolari e misure governative
  3. Rivolta e saccheggio dei forni
  4. Renzo e la continuazione della rivolta

Cause della carestia a Milano

Il narratore illustra, con un’ampia disgressione storica, le cause della carestia che colpisce Milano. Il raccolto è scarso a causa del cattivo tempo a cui si aggiungono anche le conseguenze della guerra per la successione al ducato di Mantova per cui molti campi sono rimasti incolti e abbandonati dai contadini, i quali, invece di produrre pane per loro stessi e per gli altri, hanno dovuto procurarselo mendicando.

Inoltre, anche l’approvvigionamento per l’esercito ha contribuito a sciupare le riserve di grano tanto che la penuria ha cominciato a farsi sentire assieme a un suo effetto, il rincaro del prezzo del pane.

Reazioni popolari e misure governative

Quando la sprovvista di pane ha raggiunto una certa intensità, si è diffusa l’idea per cui di grano ce ne sia in abbondanza e che la sua scarsezza sia dovuta al fatto che non ne viene venduto abbastanza. Ciò suscita allo stesso tempo l’ira della gente contro i fornai e gli incettatori, e la speranza che, essendoci il grano, seppure nascosto, la carestia sarebbe finita.

Il governatore di Milano, don Gonzalo de Cordova, è impegnato nella guerra e delega la soluzione del problema al gran cancelliere Antonio Ferrer. Costui, cedendo alle pressioni del popolo, impone un limite di prezzo al pane, che è tuttavia troppo basso. I fornai non possono lavorare in perdita. Le loro proteste inducono don Gonzalo a nominare una commissione, che decide un nuovo rialzo dei prezzi del prezioso alimento.

Rivolta e saccheggio dei forni

Quest'ultimo provvedimento suscita un fortissimo malcontento. La sera precedente l’arrivo di Renzo in città, la folla, trasportata da una rabbia comune, riempie le piazze e le strade con propositi bellicosi. L’indomani mattina, quando i garzoni escono dai forni con il pane appena sfornato che devono distribuire nelle case dei ricchi, vengono assaliti e depredati dalla gente. I rivoltosi prendono poi d’assalto il “forno delle grucce”. Qui arriva, in soccorso dei lavoratori del forno, il capitano di giustizia, fiancheggiato dagli alabardieri. Egli tenta, invano, di riportare la calma, mentre i fornai si difendono lanciando pietre, che determinano la morte di due ragazzi. Ciò fa accrescere il furore della folla che riesce a sfondare la porta e a fare razzia del pane e della farina. Anche altre botteghe vengono prese di mira.

Renzo e la continuazione della rivolta

Quando il saccheggio al forno delle grucce si sta per esaurire, sopraggiunge Renzo. Egli ascolta i commenti che la gente esprime sulle cause e sui responsabili della carestia e quando giunge al forno, osserva lo stato in cui è stato ridotto. Nota che vi sono ancora alcuni che fanno razzia delle suppellettili del forno e che si dirigono verso piazza del Duomo per bruciarle.

La rivolta della folla pare estinta quando si sparge la voce che è cominciato l’assalto a un altro forno, al Cordusio. Renzo segue la massa, ma, giunti sul luogo, la bottega appare ben difesa per cui i rivoltosi esitano di attaccare. Si sparge nel frattempo un’altra voce che invita ad assaltare la casa del vicario di provvisione.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le cause principali della carestia a Milano?
  2. La carestia a Milano è causata da un raccolto scarso dovuto al cattivo tempo e dalla guerra per la successione al ducato di Mantova, che ha lasciato molti campi incolti. Inoltre, l'approvvigionamento per l'esercito ha ridotto le riserve di grano, causando un aumento del prezzo del pane.

  3. Come ha reagito il governo di Milano alla crisi del pane?
  4. Il governatore di Milano ha delegato la soluzione al gran cancelliere Antonio Ferrer, che ha imposto un limite di prezzo al pane. Tuttavia, il prezzo era troppo basso per i fornai, portando a proteste e alla nomina di una commissione che ha deciso un rialzo dei prezzi.

  5. Cosa ha scatenato la rivolta e il saccheggio dei forni?
  6. La rivolta è stata scatenata dal malcontento per il rialzo dei prezzi del pane. La folla, in preda alla rabbia, ha assalito i garzoni che distribuivano il pane e ha preso d'assalto il "forno delle grucce", nonostante l'intervento del capitano di giustizia e degli alabardieri.

  7. Qual è stato il ruolo di Renzo durante la rivolta?
  8. Renzo è arrivato mentre il saccheggio al forno delle grucce stava per finire. Ha ascoltato i commenti della gente sulle cause della carestia e ha osservato lo stato del forno. Ha seguito la folla verso un altro forno al Cordusio, ma l'attacco è stato esitante a causa della buona difesa del luogo.

  9. Quali sono state le conseguenze della rivolta?
  10. La rivolta ha portato al saccheggio di diversi forni e alla morte di due ragazzi, aumentando il furore della folla. Si è diffusa la voce di un assalto alla casa del vicario di provvisione, indicando un'escalation della violenza e del disordine pubblico.

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