alan29
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Concetti Chiave

  • Il capitolo 10 di "I Promessi Sposi" ruota attorno alla figura di Gertrude, costretta dal padre a entrare in convento, un destino che accetta con riluttanza.
  • Nonostante i tentativi di rinviare la decisione, la pressione familiare costringe Gertrude a dichiarare una falsa vocazione religiosa, sperando di evitare la rabbia paterna.
  • Nel monastero, Gertrude vive una vita priva di soddisfazioni, sviluppando risentimento verso le consorelle e indulgendo in una relazione proibita con Egidio, un giovane laico.
  • La relazione clandestina con Egidio porta a un tragico evento: l'assassinio di una conversa, avvenimento che rimane nascosto grazie ai legami di Egidio e alla complicità di Gertrude.
  • Incontrando Agnese e Lucia, Gertrude si mostra interessata alle disavventure di Lucia con Don Rodrigo, offrendo protezione alle due donne nel monastero.

Indice

  1. Riflessioni sull'animo giovanile
  2. La decisione di Gertrude
  3. Preparativi e riflessioni
  4. L'ingresso al convento
  5. Esame e accettazione
  6. Vita monastica e rimpianti
  7. Relazione clandestina e segreti
  8. Incontro con Agnese e Lucia

Riflessioni sull'animo giovanile

Il decimo capitolo si sviluppa l’11 novembre 1628, e mantiene ancora un flashback che riflette un ampio arco di tempo. Si apre con un’ osservazione personale da parte dell’autore in cui afferma che ci sono momenti in cui l’animo dei giovani è particolarmente vulnerabile e che a volte se ne approfitti al fine dei propri scopi.

Il padre comprende l’importanza di quella occasione leggendo la lettera, e ordina a Gertrude di raggiungerlo, che si inginocchia piangendo e chiedendo il perdono. Al che il principe aggiunge esclamando che il perdono va meritato tramite le azioni e che, se mai avesse avuto intenzione di far condurre una vita diversa alla figlia, in seguito al suo comportamento gli è stato fatto capire che era sconveniente.

La decisione di Gertrude

Gertrude lascia sfuggire un affermazione che il padre percepisce come un sì alla volontà di prendere il velo; chiama allora la madre e il fratello maggiore, per comunicargli felicemente la decisione non molto affermata della figlia di entrare in convento. Si affrettano quindi a congratularsi con la ragazza, il quale ascolta il padre comunicarle che sarà la prima monaca del convento e che diventerà badessa appena possibile. Addirittura il principe è dell’idea di far entrare già quel giorno stesso Gertrude nel convento, ma la figlia, speranzosa di poter nel frattempo modificare qualche cosa, riesce a rimandare l’entrata all’indomani. Nonostante il principe si rechi subito nel vicario delle monache al fine di stabilire il giorno dell’esame a cui la figlia sarà sottoposta per verificarne la sincerità della vocazione.

Preparativi e riflessioni

Per il resto della giornata Gertrude si vede impegnata in diverse altre faccende che gli impediscono di riflettere bene sul grande passo che sta per compiere. Viene portata nelle stanze della madre per essere pettinata e acconciata, pranza insieme a parenti ed altri, fatti venire apposta per l’occasione, e riceve tanti complimenti fino al punto di essere appellata come “sposina”. Dopo pranzo fa invece a fare un giro in carrozza lungo la strada principale di Milano, dove incontra altri nobili. E continua poi a ricevere la visita al palazzo di numerosi parenti, amici e nobili, arrivati felicemente per la decisione della giovane di entrare in convento. Il che deve rispondere pure a malincuore facendo buon viso. Finita la cena Gertrude pensa di poter approfittare della benevolenza del padre che sembra essersi acquisita pregandolo di allontanare da lei la cameriera, e il principe si dimostra ben accetto ad accogliere le sue richieste ed a promettere richiami alla domestica. Alla figlia le viene assegnata in seguito un’altra domestica anziana che inizialmente non esita a congratularsi anche lei per la scelta di vita della giovane e le aggiunge altre cose circa i vantaggi che avrà appartenendo ad una famiglia di un certo calibro. La donna continua a parlare mentre già Gertrude è dormiente, vittima di brutti sogni.

L'ingresso al convento

Il mattino seguente la giovane è svegliata molto presto dalla cameriera, che la invita ad affrettarsi poiché la stanno aspettando i suoi familiari. È quindi condotta in una sala insieme agli altri dove le viene offerta una tazza di cioccolata, gesto che simboleggia una certa maturità. Prima di raggiungere il convento di Monza, dove è attesa dalla badessa, il principe raccomanda alla figlia di tenere un determinato comportamento e di rivolgere la richiesta di essere ammessa al convento con tono sicuro e affermato, per non suscitare dubbi e incertezze. Parte allora per Monza in carrozza, insieme ai genitori e dal fratello, e l’ingresso in città è accompagnato da un accorrere di gente radunata intorno alla nobile famiglia. Arrivata all’ingresso del convento, dove la aspetta la badessa, sono presenti anche tutt’attorno le monache del chiostro, e alla domanda della superiora di cosa sia venuta a chiedere in quel luogo, Gertrude viene presa da delle incertezze tanto che è sul punto di dire una cosa diversa da quella prefissata e quella che tutti si aspettano, ma poi lo sguardo severo del padre rimuove in lei ogni problematica e la giovane pronuncia alla badessa la supplica per ottenere l’abito monacale in quel convento. La superiora le promette che la richiesta sarà presa in considerazione insieme alle altre monache, e nel frattempo si complimentano con la giovane per la decisione ferma presa. Alla “sposina” vengono offerti anche dei dolci e conferisce in privato con il principe dicendogli, in modo imbarazzato, che, se mai avesse forzato la scelta della figlia, si incorrerebbe nella scomunica. Poco dopo la famiglia si congeda dal convento approntandosi a far ritorno a Milano.

Esame e accettazione

All’indomani Gertrude si alza di buon’ora in attesa del vicario delle monache che verrà ad esaminarla; tuttavia, la giovane pensa in che modo possa sottrarsi ed evitare quel passo “delicato” e decisivo, quando il padre la fa chiamare, esortandola a completare l’opera intrapresa e a non guastare il tutto dimostrandosi esitante nei confronti del vicario. Altrimenti ciò andrebbe a discapito della famiglia e del principe stesso, il quale sarebbe successivamente costretto a rivelare il “fallo” commesso dalla figlia, aggiungendo infine altri suggerimenti e rinnovando le promesse di una vita piena di privilegi all’interno del monastero. Il vicario è abbastanza convinto dell’intenzione di Gertrude, anche a causa delle lodi del principe, tanto che pure il prete inizia a chiederle se per caso non abbia subito minacce o obblighi al fine di fare questa scelta. La giovane inizialmente ci riflette bene sicché vorrebbe dire la verità, ma per non scendere in dettagli imbarazzanti, afferma di far ciò per sua volontà. Inserisce perfino di aver avuto da sempre questo desiderio e nega che a spingerlo sia stata qualche delusione, lasciando trasparire un po' il turbamento del suo animo. Gertrude è a conoscenza che il vicario potrebbe non inserirla nel convento, ma non potrebbe far niente per proteggerla in caso dalla rabbia del padre, e convince quindi il prete della bontà della sua vocazione. Il vicario si imbatte puramente a caso nel principe, che si limita a lodare il nobile della disposizione della figlia, che lo solleva da eventuali incertezze.

Vita monastica e rimpianti

Nei successivi giorni Gertrude è indaffarata dalle visite, ricevimenti e spettacoli che riceve in occasione di quei mille ripensamenti, specie al pensiero di quella vita a cui dovrà astenersi per andare a chiudersi per sempre in quel solitario chiostro. In ogni modo non ha il coraggio di cambiare il destino, soprattutto per paura della reazione del padre. Intanto si svolge la parte riguardante l’accettazione di Gertrude nel convento, che ovviamente ha esito positivo. La giovane chiede di entrare nel convento il prima possibile, persino per sottrarsi a quel supplizio di feste e ricevimenti in suo onore, che le causano molta sofferenza. Dopo dodici mesi di noviziato giunge finalmente il momento di pronunciare in maniera solenne i voti e le decisioni, che Gertrude sceglie divenendo così monaca per sempre. L’autore qua si adopera per specificare che la religione cristiana può dare consolazione a chiunque si rivolga ad essa con animo puro, perciò Gertrude potrebbe diventare una monaca santa e devota, se solo accettasse lo stato d’animo in cui si trova. Nonostante, appena indossato il velo, la giovane prova rimorso per la vita che è costretta a trascorrere, invidiando la sorte di chiunque altra donna sia libera di godere i doni della vita. Inoltre detesta le consorelle che hanno svolto una parte del complotto, alle quali rivolge numerosi dispetti e sgarbi, e disprezzando chi si mostra amabile nei suoi confronti. Provando addirittura poca soddisfazione dall’essere considerata nel convento come “la Signora”.

Relazione clandestina e segreti

Poco tempo dopo l’ingresso in monastero, Gertrude diventa maestra delle educande, riflettendo sul fatto che molte di loro sono destinate a quel tipo di vita che a lei è stato negato, perciò quasi le opprime trattandole duramente come a far loro scontare la lieta esistenza che le attenderà. In altre occasioni invece è presa da uno stato d’animo opposto, alimentato dell’odio verso il chiostro e per le regole monastiche, arrivando a farsi beffe delle altre consorelle o della badessa.

Gertrude trascorre così diversi anni, non trovando svaghi o distrazioni dalla monotona vita all’interno del chiostro, fino al momento in cui le si presenta davanti un’occasione leggermente insidiosa. La monaca ha il privilegio di alloggiare in un quartiere annesso al convento, vicino ad una abitazione laica dove vive Egidio, un ragazzo scapestrato e irresponsabile che non rispetta e si beffe della giustizia e delle leggi, grazie alle sue amicizie potenti. Egli ha una finestrella rivolta sul chiostro, e un bel giorno nota Gertrude intenta in una passeggiata solitaria in un cortile appartato ed avendo il coraggio di rivolgergli la parola senza badare all’empietà, la monaca inizia con questo giovane uomo una relazione clandestina. Inizialmente è molto felice di questa sua nuova condizione ed anche le altre consorelle notano in lei un cambiamento radicale nei loro confronti, senza sapere che si tratta di una forma di ipocrisia per nascondere la terribile verità che ci sta dietro. Un giorno tuttavia, la “Signora” ha una discussione accesa con una delle converse e la maltratta in modo eccessivo: a questo punto la donna si lascia sfuggire il fatto che lei è a conoscenza di un segreto della monaca e che, se vorrà, ha l’intenzione di svelare tutto al momento giusto. Gertrude è di certo molto turbata, e non passa molto tempo prima che l’intesa svanisca nel nulla, fino a quando non viene scoperto un buco nel muro che dà sull’orto e da cui si lasci credere che sia fuggita da lì. Vengono effettuate diverse ricerche nei luoghi originari e nativi della conversa ma senza portare ad alcun risultato ed osserva qui l’autore che, anziché cercare in un ampio raggio, si sarebbe dovuti rimanere nelle zone del convento (difatti, la conversa è stata uccisa da Egidio sotto complicità di Gertrude e il corpo è stato sepolto proprio nel convento). Si sparge in seguito la voce che la conversa è forse fuggita in Olanda e non si discute più di lei, nonostante la monaca sia ancora tormentata dal ricordo della donna e preferirebbe ritrovarsela viva davanti che sentirne parlare.

Incontro con Agnese e Lucia

È trascorso più o meno un anno da quei terribili avvenimenti, quando Agnese e Lucia si presentano dinanzi a Gertrude con il loro colloquio privato e nel cui la “Signora” avanza domande riguardo la persecuzione subita da Lucia da parte di Don Rodrigo, trovando strano la repulsione che la giovane prova nei confronti del signorotto, come se si trattasse di un argomento familiare per la monaca. Appena riesce a tornare dalla madre, Lucia le confida l’imbarazzo per quelle domande, e la madre le spiega che i signori sono fatti in quel modo e perciò non deve farci troppo caso. In realtà Gertrude prende sul serio il caso di Lucia, dimostrandosi intenzionata a proteggerla, così lei e la madre vengono alloggiate nella stanza della fattoressa e adibite al servizio del monastero. Agnese e Lucia sono motivate nell’aver trovato questo tipo di protezione e apprezzerebbero se la loro presenza lì rimanesse segreta. L’autore ritorna dunque alla sera prima quando il signorotto aspetta l’esito della spedizione al fine di favorire il rapimento di Lucia.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del decimo capitolo?
  2. Il decimo capitolo si concentra sulle riflessioni sull'animo giovanile, evidenziando la vulnerabilità dei giovani e come questa possa essere sfruttata per scopi personali, come nel caso di Gertrude e la sua decisione di entrare in convento.

  3. Come viene presa la decisione di Gertrude di entrare in convento?
  4. La decisione di Gertrude di entrare in convento è percepita dal padre come un sì, nonostante la sua esitazione. La famiglia si affretta a congratularsi con lei, e il padre organizza immediatamente il suo ingresso nel convento.

  5. Quali sono i sentimenti di Gertrude riguardo alla vita monastica?
  6. Gertrude prova rimpianti e insoddisfazione per la vita monastica, invidiando la libertà delle altre donne e disprezzando le consorelle che hanno partecipato al complotto per farla entrare in convento.

  7. Cosa accade nella relazione clandestina di Gertrude?
  8. Gertrude inizia una relazione clandestina con Egidio, un giovane irresponsabile. La relazione porta a tensioni e segreti, culminando in un omicidio di cui Gertrude è complice.

  9. Come si sviluppa l'incontro tra Gertrude, Agnese e Lucia?
  10. Gertrude incontra Agnese e Lucia, mostrando interesse per la persecuzione subita da Lucia. Decide di proteggerle, offrendo loro alloggio e servizio nel monastero, mentre si occupa del loro caso con serietà.

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