Concetti Chiave
- La storia dei Promessi Sposi è una narrazione che rivaluta le vicende di persone comuni, messe in contrasto tra bontà e malvagità.
- L'autore anonimo, consapevole delle limitazioni del suo linguaggio, decide di trascrivere la storia usando un linguaggio più moderno.
- Manzoni si impegna a verificare la veridicità degli eventi narrati attraverso approfondite ricerche storiche.
- Il romanzo è ambientato in una Lombardia governata dal Re cattolico, paragonata a un cielo trasformato in inferno per la presenza di malvagità.
- Nonostante il timore delle critiche, Manzoni ritiene che la storia meriti di essere divulgata e tradotta per i lettori contemporanei.
La Guerra Contro il Tempo
La storia può essere definita una guerra contro il tempo, poiché richiama in vita gli anni passati e li schiera in battaglia. Gli storici si occupano sempre e solo delle azioni dei grandi personaggi. L’anonimo non si ritiene all’altezza di argomenti di quel genere. È venuto a conoscenza, però, di una grande storia degna di essere ricordata, anche se è capitata a gente semplice. In questa storia si scontreranno vicende di bontà e di malvagità. L’autore compara la Lombardia dell’epoca, governata dal Re cattolico al Cielo: come il cielo diventa inferno, anche in quella regione i demoni avevano portato la malvagità.
Il Dilemma di Manzoni
A questo punto interviene Manzoni che si chiede se, una volta trascritto l’intero manoscritto, ci fosse stato qualcuno disposto a leggerlo, dal momento che usava un linguaggio molto difficile. Manzoni pensa anche che la storia è molto bella e sarebbe un peccato non divulgarla, quindi decide di trascriverla nel linguaggio moderno. L’autore vuole assicurarsi, però, che tutto ciò che si dice nel manoscritto sia realmente accaduto, quindi dichiara di aver svolto numerose ricerche che confermano ciò che il manoscritto racconta. Dice, inoltre, che si fermerà durante la narrazione in alcune parti, per descrivere al lettore la realtà dell’epoca in cui è ambientato il racconto.
Le Critiche e le Scelte
Manzoni è preoccupato anche per le critiche che potrebbe ricevere traducendo il manoscritto nella lingua più vicina a quella usata dai lettori; immagina anche di raccogliere tutti gli argomenti a favore delle sue scelte, ma essi formerebbero un altro intero libro; l’autore pensa che ciò possa essere ridicolo e sia sufficiente la lettura di un solo libro per volta.