Daniele
Genius
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Concetti Chiave

  • La conversione al cattolicesimo di Manzoni ha frenato lo sviluppo delle sue iniziali idee giacobine e ateo-illuministiche.
  • Manzoni ha trasferito l'aspirazione politica verso una cultura realistica, abbracciando una letteratura al contempo realistica e poetica.
  • Il suo impegno si è concentrato sulla valorizzazione del "vero storico" piuttosto che su un attivo coinvolgimento politico.
  • Manzoni ha evidenziato i limiti della religione nel negare valore alla politica rivoluzionaria e nel giustificare l'oppressione.
  • Nonostante il suo moralismo, Manzoni non ha mai sostenuto le idee clericali del suo tempo.

Indice

  1. L'influenza della conversione religiosa
  2. Il connubio tra realismo e poesia
  3. Limiti della religione e moralismo

L'influenza della conversione religiosa

Il Manzoni era partito bene con quelle sue idee giacobine e ateo-illuministiche, ma la conversione al cattolicesimo ne ha ostacolato fortemente lo sviluppo.

Probabilmente egli aveva capito, a Parigi, che cultura e politica devono marciare insieme per essere entrambe vere, autentiche, ma siccome il suo personale temperamento gli impediva di condividere, sino in fondo, in maniera partecipata, le idee e le esigenze della politica democratica e rivoluzionaria, egli preferì puntare la sua attenzione sulla cultura, trasferendo su questa le qualità realistiche di quella politica più vicina alle aspirazioni popolari.

Il connubio tra realismo e poesia

Conseguentemente la sua letteratura diventò, allo stesso tempo, realistica e poetica, storicistica e romanzata. Connubio, questo, che al Manzoni piaceva e dispiaceva, proprio perché egli si rendeva conto che con esso non si potevano soddisfare appieno le esigenze del vero. la figura dello scrittore Alessandro ManzoniEsigenze che possono e debbono essere soddisfatte coll'impegno politico attivo, a favore della democrazia, oltre che coll'impegno culturale e sociale. Il Manzoni - come noto - si limitò a circoscrivere ideologicamente tale impegno alla valorizzazione del "vero storico", volgendo sì lo sguardo al presente, ma come intellettuale culturalmente, non politicamente impegnato.

Limiti della religione e moralismo

La sua esperienza, ancora una volta, ha dimostrato i limiti della religione, che sono appunto quelli di negare valore, da un lato, alla politica rivoluzionaria, giustificando, dall'altro, l'oppressione esistente. Di qui il suo accentuato moralismo, la sua idea paternalistica di "provvidenza", la sottile quanto fastidiosa ironia nei confronti del "male" e di chi cerca di opporvisi con mezzi propri, senza rimettersi nelle mani di dio. Al Manzoni tuttavia bisogna riconoscere un pregio, quello di non aver mai abbracciato le idee clericali del suo tempo.

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