Concetti Chiave
- Nel 1865, la capitale d'Italia fu trasferita a Firenze e fu istituita una commissione linguistica presieduta da Manzoni per promuovere una lingua unitaria.
- Una lingua unitaria è essenziale per superare la frammentazione causata dai numerosi dialetti italiani, un concetto discusso da oltre cinque secoli.
- Esempi storici come il latino nell'antica Roma e il francese in Francia dimostrano il successo nell'adottare un dialetto come lingua comune.
- Il toscano è proposto come lingua comune per l'Italia, grazie alla sua importanza culturale e alla produzione di opere significative.
- La lingua fiorentina è considerata la più adatta come lingua comune, essendo un dialetto del toscano con caratteristiche particolarmente favorevoli.
Indice
Trasferimento della Capitale e Commissione Linguistica
Nel 1865 la capitale dell'Italia venne trasferita a Firenze e il ministro della pubblica istruzione Broglio nominò una commissione per diffondere una buona lingua unitaria, che era presieduta da Manzoni che scrive a riguardo questa relazione.
Ecco il riassunto:
Importanza di una Lingua Unitaria
Una nazioni in cui si ha una varietà di dialetti è ostacolata, e quindi è importante sostituire a quei dialetti una lingua unica, comune. Per ormai cinque cento anni però si discute quale sia questa lingua. Questo però non vuol dire che questa lingua non esiste o che il problema non ha soluzione: siamo convinti che un dialetto comune ha sempre esistito, ma non ha avuto la possibilità di affermarsi per circostanze politiche sfavorevoli.
Esempi Storici di Lingue Unitarie
Infatti la cosa migliore è prendere come lingua comune uno dei vari dialetti, come era già stato fatto altre volte:
1. Nella Roma antica il latino, lingua parlata inizialmente solo a Roma venne in seguito applicata a tutto l'impero.
2. Anche in Francia successe la stessa cosa: il francese come lo conosciamo ora veniva parlato prima del 1000 d.C. solo a Parigi, nell'Ille de France, e i seguito è stato introdotto con successo in tutto il regno.
Pensando a questi due esempi è ridicola l'accusa di propensione esclusiva per una particolare città (municipalismo): infatti, senza municipalismo oggi non ci sarebbe né il latino, né il francese.
Il Toscano come Lingua Comune
Il toscano si presta a costituire una lingua comune non solo per la sua particolare "virtù", ma anche per in toscano sono stati tante scritte opere fondamentali per la cultura italiana ed espressi concetti comuni. Chi per ora ha negato al toscano il diritto di diventare la nuova lingua comune, ha comunque quasi sempre ammesso che il toscano sia una lingua speciale, pressoché superiore agli altri dialetti e quindi ipotizzano di inventare una lingua composta di vari dialetti, tra cui anche il toscano, senza mai realizzare questa cosa.
Conclusione sulla Lingua Fiorentina
Infine c'è da osservare che il toscano d per sé non è una lingua unica, ma un insieme di dialetti poco differenti tra di loro: infatti la lingua più adatta è il fiorentino.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza di avere una lingua unitaria in una nazione?
- Quali esempi storici vengono citati per sostenere l'adozione di una lingua comune?
- Perché il toscano è considerato adatto come lingua comune?
- Qual è la conclusione riguardo alla lingua fiorentina?
Una lingua unitaria è fondamentale per superare gli ostacoli creati dalla varietà di dialetti, permettendo una comunicazione efficace e coesione nazionale.
Vengono citati il latino nell'antica Roma e il francese in Francia, entrambi inizialmente dialetti locali che si sono imposti come lingue comuni.
Il toscano è considerato adatto per la sua "virtù" e perché molte opere fondamentali della cultura italiana sono state scritte in questa lingua.
La conclusione è che il fiorentino, parte del toscano, è la lingua più adatta a diventare la lingua comune, essendo un dialetto con poche differenze interne.