Noel
di Noel
Sapiens Sapiens
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Concetti Chiave

  • "L'ultima legione" di Valerio Massimo Manfredi è un romanzo storico fantastico ambientato nel 476 d.C., pubblicato da Mondadori nel 2002.
  • La trama segue il soldato Aurelio Ventidio in una missione per salvare l'imperatore Romolo dopo un attacco barbarico alla legione Nova Invicta.
  • Il romanzo mescola eventi storici, profezie e elementi di fantasia, culminando in un finale avvincente.
  • Un aspetto critico riguarda l'eccessiva attenzione alle descrizioni paesaggistiche a scapito dello sviluppo psicologico dei personaggi.
  • Nonostante alcune carenze, la narrazione riesce a coinvolgere il lettore, risultando interessante e appassionante.

TITOLO:L'ultima legione

ANNO DI PUBBLICAZIONE:2002

CASA EDITRICE:Mondadori

GENERE:Storico fantastico

AUTORE:Valerio Massimo Manfredi

Indice

  1. L'attacco dei barbari
  2. La missione di Aurelio
  3. Commento sul romanzo

L'attacco dei barbari

476 d.c: un gruppo di barbari, mandati da Odoacre, attacca la legione Nova Invicta.

I romani impiegano tutte le loro forze per difendersi, ma invano, così il soldato Aurelio Ventidio viene mandato a cercare rinforzi.

Dopo un lungo ed estenuante viaggio, arriva alla villa di Oreste, ma ad attenderlo c'è solo un orrendo massacro; l'unico sopravvissuto alla carneficina è il comandante, ormai in fin di vita, che prima di esalare il suo ultimo respiro, lo prega di salvare il figlio:l'imperatore Romolo.

La missione di Aurelio

Aurelio trova nelle ultime parole di Oreste l'ideale e l'obbiettivo che da quel giorno accompagneranno la sua vita.

Ha inizio così una missione che impegnerà il legionario in un disperato viaggio attraverso l'Europa, ormai devastata dalle incessanti guerre.

COMMENTO:

Commento sul romanzo

Secondo me,lo scrittore ha impostato il romanzo in un modo originale,riuscendo a coinvolgere anche i più giovani lettori,nonostante si tratti di argomenti storici a noi molto lontani.

Nel romanzo sono presenti eventi realmente accaduti,profezie e,alla fine,uno sprazzo di fantasia che diventa la cornice di un bel finale.

A mio parere nella narrazione vi sono tuttavia alcuni aspetti negativi: l'autore si è soffermato troppo nelle descrizioni pesaggistiche,tralasciando componenti fisiche e psicologiche dei singoli personaggi.

Per fare un confronto,il Manzoni,nei Promessi Sposi,descrive lo stato d'animo dei personaggi,il loro modo di esprimersi,di parlare e di reagire di fronte alle varie situazioni; Manfredi non trasmette tutto questo.

Si riesce bene a sentire la presenza del paesaggio,che è descritto nei minimi particolari,ma talvolta ci si dimentica della sua esistenza.

Tutto sommato la storia ti incuriosisce, essendo il romanzo coinvolgente e appassionante.

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