Mongo95
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Concetti Chiave

  • Il dialogo tra Moro, Itlodeo e un umanista è ambientato nel '500 ad Anversa e utilizza il racconto di un viaggio fantastico per esplorare temi politici contemporanei.
  • Utopia è un'isola immaginaria che rappresenta un ideale di società perfetta, in contrasto con l'Inghilterra reale, suggerendo come questa dovrebbe migliorare.
  • Itlodeo critica il ruolo dei consiglieri dei re, sostenendo che devono dire ciò che il sovrano vuole sentire, rendendo impossibile un vero consiglio filosofico.
  • La narrazione utilizza la satira e l'ironia per esporre la natura irrazionale delle politiche correnti, con Utopia come esempio di saggezza razionale.
  • Utopia propone l'abolizione della proprietà privata e del denaro come base per un benessere sociale mai visto in Europa, sfidando le convenzioni politiche esistenti.

Indice

  1. Dialogo tra Moro e Itlodeo
  2. Utopia e l'Inghilterra
  3. Il consiglio filosofico di Itlodeo
  4. La critica alle corti reali
  5. La metafora dell'isola inglese
  6. La costituzione di Utopia

Dialogo tra Moro e Itlodeo

È un dialogo tra Moro stesso, Itlodeo, il marinaio che affronta il viaggio a Utopia (la figura dell’esploratore, ma anche il saggio come figura socratica) e un umanista. Tutto ambientato nei primi del ‘500 ad Anversa, dove Moro aveva vissuto per alcuni anni impegnato in faccende diplomatiche.

Utopia e l'Inghilterra

Utopia, l’isola in questione, potrebbe essere un non luogo, oppure un mondo che se esistesse sarebbe il migliore dei mondi possibili.

Il tutto nel racconto è reso come resoconto di un viaggio fantastico, accompagnato però da (presunte) prove storiche che testimonierebbero il contrario. Questa incertezza di fondo consente di esprimere concetti molto seri riguardo la situazione politica contemporanea, sotto il filtro letterario della finzione narrativa. Difficile è quindi cogliere la differenza tra serietà e ironia. Alla fine la vera isola di cui si parla non è quella immaginaria di Utopia, ma quella storica dell’Inghilterra. La prima è proiezione immaginaria e capovolta di quel che sarebbe la migliore se davvero volesse essere migliore. Ciò che accada a Utopia dovrebbe essere ciò che dovrebbe accadere in Inghilterra se il potere politico fosse interessato al bene sociale.

Il consiglio filosofico di Itlodeo

Nel preambolo, Itlodeo si trova costretto a parlare dell’Inghilterra, dovendo rispondere a domanda precisa di Moro. Quest ultimo ha infatti bisogno di dare indizi al lettore che in realtà vuole parlare esattamente di questo argomento. La domanda riguarda potere politico e consiglio filosofico. Moro si stupisce del fatto che mai una persona con le sue capacità (Itlodeo) continui a voler fare il marinaio e non il consigliere di un re.

La critica alle corti reali

La risposta è che tra servizio e servitù la differenza è minima: in tutti i suoi viaggi ha imparato che presso le corti di re e politici, se si vuole davvero essere consiglieri bisogna consigliare quello che il re vuole sentire. Se ci si vuole dedicare alla sapienza, quindi non si può farlo in questo ambiente. Si fa l’esempio di una cena in cui si parla della pena di morte, proposta per chi viene scoperto a rubare del cibo. Itlodeo, in quell’occasione, narra che i consiglieri comunque dicono al re quello che vuole sentire, lontani dalla realtà fattuale, proponendo di inasprire le pene. E quando questo consiglio viene accettato, tutti quanti diventano accondiscendenti. È così che funziona alle corti, per questo Itlodeo non intende diventare un consigliere.

La metafora dell'isola inglese

In un’altra occasione si utilizza per l’Inghilterra la metafora dell’isola in cui tutte le cose vanno al contrario, per esempio le pecore diventano bestie feroci. Quindi Utopia si offre come riflesso razionale dell’irrazionale situazione data.

La costituzione di Utopia

Itlodeo non si propone quindi a impegnarsi politicamente, ma offre a Moro appunto l’esempio di Utopia, con una costituzione che ha saputo garantire il benessere sociale, mai vista in Europa. Il suo elemento fondante è l’abolizione della proprietà privata e del denaro. Fino a che essi esistono, è impossibile che la politica si rivolga all’interesse comune e non a quello dei singoli. In seguito quindi parte il discorso su cosa facciano gli abitanti di Utopia per vivere bene.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo di Itlodeo nel dialogo e perché sceglie di non diventare consigliere di un re?
  2. Itlodeo rappresenta l'esploratore saggio e sceglie di non diventare consigliere di un re perché ritiene che nelle corti si debba consigliare solo ciò che il re vuole sentire, limitando la vera saggezza.

  3. Come viene utilizzata l'isola di Utopia nel racconto?
  4. L'isola di Utopia è usata come proiezione immaginaria di un mondo ideale, riflettendo in modo critico la situazione politica dell'Inghilterra e suggerendo come dovrebbe essere se il potere politico fosse orientato al bene sociale.

  5. Qual è la critica principale che emerge riguardo al potere politico contemporaneo?
  6. La critica principale è che il potere politico è più interessato agli interessi dei singoli piuttosto che al bene comune, e che i consiglieri spesso dicono solo ciò che il re vuole sentire, ignorando la realtà.

  7. Quali sono gli elementi fondanti della costituzione di Utopia che garantiscono il benessere sociale?
  8. Gli elementi fondanti della costituzione di Utopia sono l'abolizione della proprietà privata e del denaro, ritenuti essenziali per orientare la politica verso l'interesse comune.

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