Concetti Chiave
- La storia è narrata in prima persona da Selin, una giovane di origine turca al suo primo anno ad Harvard, alter ego dell'autrice.
- Il racconto si svolge nel 1995 e segue Selin mentre si destreggia tra coinquiline eccentriche, amori non corrisposti e nuove forme di comunicazione come l'email.
- Il romanzo è diviso in due parti: la vita universitaria di Selin e il suo viaggio estivo in Europa e Turchia.
- La storia è arricchita da riflessioni sulla lingua e le parole, con citazioni di nomi e luoghi iconici come Nirvana e Parigi.
- Il libro è descritto come carino e leggero, con un tono strano, ma non viene consigliato come lettura obbligatoria.
L'autrice racconta in prima persona la storia di Selin, una giovane ragazza di origine turca, alle prese con il primo anno di università ad Harvard.
Ragazza intelligente, colta, pronta a domandarsi il perché delle cose, può essere considerata alter ego della Batuman.
Vita universitaria di Selin
É il 1995 e Selin si aggira tra coinquiline strampalate, amori non ricambiati, corsi di linguistica, letteratura russa e arte.
E per la prima volta si approccia ad un nuovo modo di comunicare che è l'email, il quale le permetterà di farsi travolgere da una tormentata relazione con Ivan, giovane ragazzo ungherese e brillante studente di matematica.
Il libro si può dividere in due parti: nella prima parte viene raccontata la sua vita in università.
Viaggio e riflessioni linguistiche
Nella seconda parte, concluso il primo anno universitario, inizia il suo viaggio, prima a Parigi, poi in Ungheria per insegnare inglese e infine in Turchia a trovare le sue zie e sua madre.
La peculiarità del libro sono sicuramente le riflessioni sulla lingua e sulle parole. L'autrice per mano di Selin cita importanti e iconici nomi e luoghi.
Ci sono i Nirvana, Parigi, le sperdute campagne ungheresi e il Danubio. Ci sono sorprendenti scambi di battute con le zie e le coinquiline.
Riflessioni finali sul libro
In conclusione è un libro carino e leggero, ma abbastanza strano. Credo che debba essere letto, ma non lo consiglio come romanzo.