Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Vitangelo Moscarda, il protagonista, scopre che la percezione degli altri su di lui differisce dalla sua auto-percezione, causando una crisi d'identità.
  • La rivelazione della moglie sul suo aspetto fisico innesca una serie di riflessioni che portano Moscarda a rendersi conto di essere visto in cento modi diversi.
  • Moscarda decide di distruggere le idee prefissate che gli altri hanno su di lui, intraprendendo azioni drastiche come dilapidare il suo patrimonio e separarsi dalla moglie.
  • Alla fine, Moscarda si ritira in un ospizio da lui fondato, trovando pace nel vivere senza ricordi e rinascendo in ogni momento presente.
  • Luigi Pirandello, nato a Girgenti, fu un autore prolifico, noto per la sua produzione di articoli, saggi, novelle, romanzi e opere teatrali.

Indice

  1. La scoperta del naso
  2. La percezione degli altri
  3. La follia di Moscarda
  4. La vita di Pirandello

La scoperta del naso

Il romanzo è del 1926. Vitangelo Moscarda, il protagonista, che la moglie chiama con il nomignolo di Gengé, scopre che il suo naso è leggermente piegato verso destra: glielo comunica un giorno, casualmente, la moglie. Lui era sempre stato convinto di avere un naso regolare e diritto… Ma non basta: ha le sopracciglia ad accento circonflesso, le orecchie attaccate male, delle imperfezioni al dito mignolo e alla gamba destra.

Non se n’era mai accorto. Si rende dunque conto, con meraviglia e stizza, che sua moglie lo vede in modo diverso da come lui è abituato a vedersi. Anche il soprannome gli suona ora dichiaratamente beffardo.

La percezione degli altri

La vicenda potrebbe finire qui, con un momento di irritazioni e una piccola ferita nell’amor proprio da dimenticare in fretta. Invece inizia una serie di scoperte che porterà lontano. Moscarda si accorge infatti che anche gli altri suoi concittadini lo vedono ciascuno a suo modo: per ognuno di quelli che lo conoscono egli è una persona diversa. Credeva di essere “uno” e si accorge di essere “centomila”, dunque come dire “nessuno”.

La follia di Moscarda

Vitangelo Moscarda si incammina così sulla strada della follia. Vuole distruggere l’idea che gli altri hanno di lui, sconvolgendo la propria vita: dilapida il suo patrimonio per liberarsi della fama di usurario, si fa abbandonare dalla moglie, viene considerato pazzo, è gravemente ferito da una donna con un colpo di rivoltella. Infine va a vivere lontano dalla città, nell’ospizio per poveri da lui stesso fondato in penitenza dei suoi peccati. Almeno è riuscito a tranquillizzarsi: non è proprio più “nessuno” e può vivere senza ricordi, rinascendo ogni attimo.

La vita di Pirandello

Pirandello nato a Girgenti (antico nome di Agrigento) da una famiglia benestante, studiò a Palermo e a Roma e si perfezionò in filologia in Germania, a Bonn. Fu un autore prolifico. Scrisse articoli, saggi, numerosissime novelle, romanzi e opere teatrali.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'evento scatenante che porta Vitangelo Moscarda a riflettere sulla sua identità?
  2. L'evento scatenante è quando la moglie di Vitangelo Moscarda gli fa notare che il suo naso è leggermente piegato verso destra, portandolo a scoprire che gli altri lo vedono diversamente da come lui si percepisce.

  3. Come reagisce Vitangelo Moscarda alla scoperta delle diverse percezioni che gli altri hanno di lui?
  4. Vitangelo Moscarda reagisce cercando di distruggere l'idea che gli altri hanno di lui, sconvolgendo la sua vita, dilapidando il suo patrimonio, facendosi abbandonare dalla moglie e venendo considerato pazzo.

  5. Qual è l'esito finale del percorso di Vitangelo Moscarda?
  6. L'esito finale è che Vitangelo Moscarda va a vivere lontano dalla città, in un ospizio per poveri da lui fondato, riuscendo a tranquillizzarsi e vivendo senza ricordi, rinascendo ogni attimo.

Domande e risposte

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