Concetti Chiave
- Il contesto storico del libro è l'inverno del 1946, nel sud Italia, un periodo caratterizzato da gravi difficoltà economiche post-belliche.
- Il Partito Comunista promuove un'iniziativa per portare i bambini del sud al nord Italia, per salvarli dalla povertà e offrire loro una vita migliore.
- Nonostante i dubbi e le paure iniziali delle famiglie, l'iniziativa viene accettata e si rivela un successo, migliorando significativamente le condizioni di vita dei bambini coinvolti.
- Il libro narra il ritorno di alcuni bambini alle loro case natie, descrivendo le difficoltà di riadattamento e la scelta di alcuni, come Amerigo, di tornare al nord.
- Le emozioni e i legami affettivi sono temi centrali, evidenziati da momenti toccanti come il regalo di un violino ad Amerigo e la sua percezione di estraneità nella sua città natale.
Indice
- Il treno dei bambini - Viola Ardone - Contesto storico
- Situazione economica del Sud Italia
- L'iniziativa del Partito Comunista
- Dubbi e paure delle famiglie
- Accettazione dell'offerta
- Il viaggio dei bambini
- Ritorno alle case natie
- Momenti emotivi del libro
- Il regalo di compleanno
- Anaffettività della madre
- Commento al libro
Il treno dei bambini - Viola Ardone - Contesto storico
Le vicende si svolgono nell’inverno del 1946, periodo della storia segnato dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Ci troviamo al sud Italia, luogo in cui molte famiglie vivono in una condizione economica particolarmente difficile.
Situazione economica del Sud Italia
In molte sono le famiglie che non dispongono di possibilità economiche per poter badare e assistere i figli; alcuni non hanno soldi per vivere, altri non hanno scarpe o vestiti da indossare. La situazione è davvero complicata.
L'iniziativa del Partito Comunista
Il Partito Comunista propone un’iniziativa: organizzare la partenza di un treno che avrebbe portato i bambini dal sud al nord Italia, per strapparli dal periodo di miseria che il meridione stava vivendo.
Dubbi e paure delle famiglie
Inizialmente, non tutte le famiglie erano favorevoli all’iniziativa, poiché alcuni sostenevano che i bambini sarebbero stati mandati in Siberia a faticare o, per di più, che sarebbero stati uccisi ancor prima di partire, instaurando degli esplosivi nei treni. Ma una cosa era certa: se non fosse avvenuto ciò, rimaneva un’ottima iniziativa per poter garantire ai bambini una vita migliore, più confortevole e più agiata.
Accettazione dell'offerta
Nonostante la paura nei confronti di questa iniziativa, le famiglie hanno accettato l’offerta e hanno subito fatto partire i propri figli. A parer mio, questa è un’ottima iniziativa e un grande gesto di solidarietà da parte delle famiglie del nord e del Partito Comunista.
Il viaggio dei bambini
Sicuramente, non è stato un viaggio facile per i bambini; lasciare la propria famiglia a quella giovane età è doloroso e pauroso. La cosa positiva è che questa proposta ha avuto un grande successo: ha migliorato le condizioni di vita di molti bambini, ha permesso loro di andare a scuola, di istruirsi, di avere un piatto in tavola ogni giorno. Insomma, ha davvero migliorato la situazione.
Ritorno alle case natie
Dopo un po’ di tempo, alcuni bambini, tra cui Amerigo, hanno fatto ritorno nelle loro case natie e, altri, come Mariuccia, sono rimasti a vivere al nord. Non è stato semplice per Amerigo riadattarsi alla vita di un tempo. Rivivere una vita molto più difficile lo spinse a rimettersi in viaggio per tornare da quell’amorevole famiglia del nord che l’aveva ospitato facendolo sentire a suo agio, proprio come a casa. Arrivato, tutti lo accolsero con grande entusiasmo.
Momenti emotivi del libro
Nel libro, ci sono delle parti che mi hanno particolarmente colpita e che mi hanno, quasi, emozionata. Mi riferisco al momento in cui, dopo molti anni, Amerigo ritorna a Napoli per celebrare i funerali della madre. Inizia a girare per i vicoli della città, e si sente un estraneo nella sua terra d’origine. Sente di non appartenere più a quella città, a quelle persone, a quelle abitudini, a quella vita. Non vede l’ora di fuggire da quel posto.
Il regalo di compleanno
Inoltre, mi è piaciuta molto la scena in cui, per il suo compleanno, viene regalato ad Amerigo un violino da Alcide. Il modo in cui la scrittrice descrive le emozioni di Amerigo alla vista del regalo, mi fanno capire quanto un piccolo gesto d’amore possa rallegrare l’animo dei più sfortunati.
Anaffettività della madre
Non c’è una parte del libro che non mi è piaciuta, ma ho trovato molto triste l'anaffettività che la madre Antonietta prova verso suo figlio.
Commento al libro
Trovo che il libro sia scritto bene, il testo è molto scorrevole e i contenuti, anche se tristi, sono espressi in modo chiaro. Consiglio la lettura ai ragazzi, perché essa aiuta a capire quanto sia importante apprezzare quello che la vita ci offre ogni giorno, e per imparare a lamentarci di meno delle cose di cui dobbiamo essere felici e orgogliosi di avere.Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico in cui si svolge "Il treno dei bambini"?
- Qual era l'iniziativa proposta dal Partito Comunista?
- Quali erano i dubbi delle famiglie riguardo all'iniziativa del treno?
- Come ha influito il viaggio sui bambini?
- Quali sono i momenti emotivi più significativi del libro?
Le vicende si svolgono nell'inverno del 1946, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, in un Sud Italia economicamente provato.
Il Partito Comunista propose di organizzare un treno per portare i bambini dal sud al nord Italia, per sottrarli alla miseria del meridione.
Le famiglie temevano che i bambini potessero essere mandati in Siberia a lavorare o che i treni potessero essere sabotati con esplosivi.
Il viaggio ha migliorato le condizioni di vita di molti bambini, permettendo loro di andare a scuola e avere una vita più agiata.
Momenti significativi includono il ritorno di Amerigo a Napoli per i funerali della madre e il regalo di un violino per il suo compleanno, che evidenzia l'importanza dei piccoli gesti d'amore.