Concetti Chiave
- "Uno studio in rosso" è il primo romanzo di Sherlock Holmes, pubblicato nel 1887, e introduce l'uso della lente di ingrandimento come strumento d'indagine.
- La storia inizia con l'incontro tra Holmes e Watson, che condividono un appartamento a Baker Street, e vengono coinvolti in un caso di omicidio.
- Le indagini sono complicate dalla parola "rache" trovata accanto al cadavere, che viene interpretata diversamente da Holmes e Scotland Yard.
- Il colpevole, Jefferson Hope, è motivato da una vendetta personale legata a eventi passati con i Mormoni e riesce a compiere due omicidi prima di essere catturato.
- Nonostante Holmes risolva il caso, i meriti vengono attribuiti a Lestrade e Gregson, mentre Watson evidenzia il vero contributo di Holmes nel finale.
Recensioni di libri scritti da voi
• Uno studio in rosso è il primo di una lunga serie di romanzi realizzati dallo scrittore Sir Arthur Conan Doyle che hanno come protagonista il celebre Sherlock Holmes così come ci viene presentato nei telefilm e nelle note pellicole cinematografiche. Questo romanzo è stato pubblicato nell’anno 1887. Il romanzo per la prima volta comparve nella rivista Beeton's Christmas Annual come una delle tante storie pubblicate all’interno della rivista insieme a quelle di altri autori.
L’anno seguente invece fu pubblicato come romanzo poliziesco a sé. Della storia presente nella rivista ne sono sopravvissute circa undici copie, tutte di inestimabile valore, mentre per quanto riguarda la storia de Uno studio in rosso sarebbe stato il primo lavoro poliziesco in assoluto in cui sarebbe stata usata per la prima volta la lente di ingrandimento quale strumento d’indagine vera e propria.
Incontro tra Holmes e Watson
• La storia inizia nell’anno 1878 con John Watson, ex medico militare rientrato a Londra dopo i combattimenti in Afghanistan, che sta cercando un alloggio economico da prendere in affitto. Parlerà di ciò al suo amico e anche collega Stamford, il quale gli comunicherà che Sherlock Holmes sta cercando qualcuno per dividere l’affitto dell’appartamento sito al 221B di Baker Street. Dopo essersi conosciuti, Holmes e Watson iniziano a comprendere quali sono i loro difetti e iniziano a condividere insieme l’appartamento.
Durante il giorno Holmes riceve tantissime persone nella loro abitazione, pertanto spiega al coinquilino che lui è un investigatore privato e che quelli che riceve sono suoi clienti. Il postino reca ad Holmes una lettera in cui Scotland Yard lo informa del fatto che nella capitale sarebbe avvenuto un nuovo omicidio e chiede a Watson di accompagnarlo nel luogo del delitto per indagare insieme. Quando arrivano sul luogo del delitto, i due notano che sulle labbra della vittima, Enoch J. Drebber, si sente un odore acidulo, come se questi fosse stato costretto a ingerire veleno.

Indagini e scoperte iniziali
• Le indagini iniziano e i due investigatori di Scotland Yard Lestrade e Gregson trovano delle vere e proprie difficoltà nel portare avanti il caso, considerando che non riescono a capire il significato della parola che è presente accanto al cadavere della vittima, ovvero rache. (loro pensano che derivi dal tedesco e che significhi vendetta)
Holmes e Watson seguono invece per conto loro una pista che li porterebbe a pensare che Rache sarebbe un modo di indicare il nome Rachel. Dopo tutta una serie di calcoli, Holmes afferma che l’assassino agirà nuovamente commettendo un nuovo omicidio, ovvero quello del signor Stangerson, il segretario di Drebber. Dopo aver interrogato il poliziotto che ha rinvenuto il cadavere della vittima, l’investigatore decide di pubblicare un’inserzione in vari giornali, sperando in una risposta dell’assassino. In realtà all’inserzione risponde una donna anziana che racconterà come la fede appartenga a sua figlia. In realtà questa signora, dopo essere stata inseguita da Holmes, si rivela essere un acrobata travestito e difficile da catturare. I giorni passano e come previsto dall’investigatore anche Stangerson viene ucciso con una pugnalata al cuore presso l’Halliday Private Hotel. Anche in questo secondo omicidio viene ritrovata la parola rache. L’arma del delitto in questo caso è una piccola scatola con due pillole dentro, pertanto Holmes ne deduce che l’assassino di Stangerson sia sempre lo stesso che ha commesso il primo delitto. Dopo aver effettuato un test su un cane, egli comprende come solo una delle due pillole ha causato la morte di Stangerson, mentre l’altra non era in grado di provocare la morte di qualcuno.
Confessione di Jefferson Hope
• Mentre le indagini proseguono, nella stanza di Holmes entra un vetturino che chiede proprio dell’investigatore privato. Quest’ultimo fa entrare il vetturino in camera con la scusa di aiutarlo a sistemare i suoi bagagli e lo ammanetta. L’uomo ammanettato si chiama Jefferson Hope e avrebbe ucciso sia la prima sia la seconda vittima. Hope inizia a scatenare una zuffa bloccata grazie ai due investigatori di Scotland Yard: Lestrade e Gregson.
L’assassino inizia a raccontare il perché avrebbe commesso i due omicidi. Afferma come John Ferrier e sua figlia adottiva Lucy sarebbero rimasti soli nel deserto senza cibo e senz'acqua e come sarebbero stati aiutati dai membri della comunità di Mormoni che aveva fondato la città di Salt Lake City. John Ferrier diventa un ricco imprenditore, mentre sua figlia avrebbe attirato l’attenzione di numerosi giovani della città. Lucy però si innamora di John Hope, un giovane cercatore d’oro che attira la simpatia del padre, in quanto il padre di Hope era un suo amico di vecchia data. Purtroppo la situazione nei loro confronti inizia a diventare complicata soprattutto perché i cosiddetti Gentili (non mormoni) iniziano a subire la repressione da parte dei Mormoni.
Per evitare che Lucy sposi un uomo che non ama, Ferrier e Hope iniziano una lunga fuga attraverso le Salt Lake Mountains, però questa fuga viene stroncata sul nascere e Ferrier viene ucciso. Lucy, a questo punto, sposerà uno dei pretendenti che non ama, ovvero Drobber. La ragazza morirà di lì a poco e quindi inizia la vendetta di Hope intenzionato ad uccidere sia Drobber sia Stangerson che sono usciti dalla comunità di Mormoni. Mantenendosi con dei lavori saltuari, Hope continua la sua caccia ai due uomini, giungendo fino alla città di Londra dove li scoverà e ucciderà con una pillola mortale. Per depistare le indagini ha scritto accanto ai cadaveri la parola Rache. Hope muore nella sua cella ancora prima di venire giudicato nell'ambito di un giusto processo per aver causato la morte di Drobber e di Stangerson.
I meriti per la risoluzione del caso vengono attribuiti a Lestrade e Gregson, gli investigatori di Scotland Yard e non a Sherlock Holmes, il quale non sembra essere invidioso per questo fatto. Sarà Watson ad affermare, nella parte finale del libro, che è stato il suo amico investigatore in realtà a portare a termine l’indagine con successo e non Lestrade e Gregson e che lo stesso Holmes sia consapevole di questo.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza di "Uno studio in rosso" nella carriera di Sir Arthur Conan Doyle?
- Come avviene l'incontro tra Sherlock Holmes e John Watson?
- Qual è il significato della parola "rache" trovata accanto ai cadaveri?
- Chi è l'assassino e qual è il suo movente?
- Chi riceve il merito per la risoluzione del caso e qual è la reazione di Holmes?
"Uno studio in rosso" è il primo romanzo di Sir Arthur Conan Doyle con protagonista Sherlock Holmes, pubblicato nel 1887, e segna l'inizio di una lunga serie di storie poliziesche.
L'incontro avviene nel 1878 quando Watson, rientrato a Londra, cerca un alloggio economico e viene presentato a Holmes da Stamford per condividere l'appartamento al 221B di Baker Street.
La parola "rache" è inizialmente interpretata come "vendetta" in tedesco, ma Holmes e Watson sospettano che possa riferirsi al nome Rachel.
L'assassino è Jefferson Hope, che uccide per vendicare la morte di Lucy Ferrier, costretta a sposare un uomo che non amava, e il suo padre adottivo, John Ferrier.
I meriti vengono attribuiti a Lestrade e Gregson di Scotland Yard, ma Watson sottolinea che è stato Holmes a risolvere il caso, e Holmes non mostra invidia per il mancato riconoscimento.