Mika
di Mika
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Concetti Chiave

  • Giulio Cesare è una tragedia di Shakespeare basata sulle "Vite parallele" di Plutarco, divisa in cinque atti che coprono dalla vita di Cesare alla sua morte e alla guerra di Filippi.
  • La congiura contro Cesare è orchestrata principalmente da Bruto e Cassio, con altri congiurati che temono la sua ascesa a dittatore.
  • Cesare è descritto come sicuro di sé e coraggioso, ignorando i presagi di morte, mentre Marco Antonio si rivela determinato e strategico.
  • Bruto è ritratto come un personaggio determinato e deciso, che non esita nei momenti cruciali, compreso il suo suicidio alla fine della battaglia di Filippi.
  • L'opera è un testo teatrale composto da dialoghi, che rende la lettura scorrevole ma a tratti più complessa nella comprensione della trama.

Giulio Cesare è un'opera molto importante di Shakespeare; egli, per scrivere questa tragedia, si è documentato molto e ha utilizzato, come fonte principale, le "vite parallele" di Plutarco. Questa tragedia è divisa in cinque atti; i primi due sono principalmente descrittivi della vita di Cesare, Antonio e Bruto, il terzo riguarda la congiura, e gli ultimi due riguardano la guerra a Filippi e la vita di Bruto.

Indice

  1. La congiura contro Cesare
  2. L'assassinio di Cesare
  3. I funerali e la reazione del popolo
  4. Caratterizzazione dei personaggi principali
  5. Aspetti teatrali e narrativi

La congiura contro Cesare

Cesare conduce una vita tranquilla quando mancano pochi giorni alle idi di marzo; infatti egli non sa che Bruto e Cassio, proprio per quella data hanno organizzato una congiura.

In realtà Bruto e Cassio sono i principali organizzatori, ma a loro si sono uniti anche Casca, Trebonio, Ligario, Decio Bruto, Metello Cimbro e Cinna. Essi dicono di voler uccidere Cesare poiché lo temono e hanno paura che egli aumenti il proprio potere fino a diventare un dittatore. Giulio Cesare di William Shakespeare

L'assassinio di Cesare

Il giorno delle idi di marzo, Cesare sta per recarsi al senato, quando la moglie cerca di convincerlo a rimanere a casa, poiché aveva fatto un sogno in cui vi erano importanti segnali, che le fanno capire che quel giorno Cesare deve stare in casa. Egli sta per cedere, quando entra Decio, uno dei congiurati, che ha il compito di accompagnarlo in senato; egli lo convince ad uscire rendendo stupido e insensato il sogno della moglie. Cesare, in seguito, raggiunge il senato dove si teneva una seduta; qui viene affiancato dai congiurati e ucciso. Subito i senatori e il popolo fuggono in tutte le direzioni e rimangono vicini i congiurati.

I funerali e la reazione del popolo

In seguito si svolgono i funerali di Cesare, in cui il popolo romano chiede delle spiegazioni; inizialmente parla Bruto che dice di aver ucciso Cesare per il bene di Roma, poi parla Marco Antonio il quale convince il popolo romano che Cesare non era ambizioso, come dice Bruto, e subito il popolo vuole insorgere contro i congiurati. Il romanzo si conclude con una battaglia nella pianura di Filippi di Antonio e Ottavio contro i congiurati; Antonio e i suoi vincono e sul finire della battaglia, Bruto si uccide con la propria spada.

Caratterizzazione dei personaggi principali

Per quanto riguarda i personaggi occorre soffermarsi sulla figura di Cesare; egli durante il racconto ci appare molto sicuro di se e molto coraggioso. Egli non teme la morte, neanche quando gli viene prevista dagli auguri e dalla moglie; infatti ci dice "I paurosi muoiono mille volte prima della loro morte: ma l'uomo di coraggio non assapora la morte che una volta. La morte è conclusione necessaria: verrà quando vorrà". Marco Antonio invece ci appare con un carattere più debole e moderato, anche se poi al momento giusto si dimostra determinato ed esperto. Bruto è un altro personaggio interessante poichè si presenta subito molto determinato anche in situazioni importanti. Egli non esita mai, sia quando deve organizzare la congiura, sia all'uccisione di Cesare e infine anche in punto di morte quando dice "Stratone, tieni questa mia spada; volta la faccia mentre io mi ci butto sopra".

Aspetti teatrali e narrativi

Un altro aspetto che bisogna sottolineare è che questo è un testo teatrale, e quindi è composto interamente da dialoghi. Questo da un lato rende la lettura molto più veloce e scorrevole, dall'altro rende, in alcuni punti, più difficile la comprensione della trama. Questa tragedia mi è sembrata interessante soprattutto per alcuni aspetti: innanzitutto per i continui cambiamenti di scena e di contesto, resi comunque chiari e facilmente comprensibili dall'abilità narrativa di Shakespeare. Inoltre mi è piaciuto come Shakespeare adatti i dialoghi ai singoli personaggi; infatti appena prende la parola Cesare ci si accorge del tono autoritario del suo discorso, mentre quando parlano i servi o altre persone meno importanti, il tono diventa più semplice e sottomesso.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la fonte principale utilizzata da Shakespeare per scrivere "Giulio Cesare"?
  2. Shakespeare ha utilizzato le "vite parallele" di Plutarco come fonte principale per scrivere la tragedia "Giulio Cesare".

  3. Come è strutturata l'opera "Giulio Cesare"?
  4. L'opera è divisa in cinque atti: i primi due descrivono la vita di Cesare, Antonio e Bruto; il terzo riguarda la congiura; gli ultimi due trattano la guerra a Filippi e la vita di Bruto.

  5. Qual è il ruolo di Bruto e Cassio nella congiura contro Cesare?
  6. Bruto e Cassio sono i principali organizzatori della congiura contro Cesare, temendo che egli possa diventare un dittatore.

  7. Come reagisce il popolo romano dopo l'assassinio di Cesare?
  8. Dopo l'assassinio di Cesare, il popolo romano chiede spiegazioni durante i suoi funerali; inizialmente Bruto giustifica l'atto, ma Marco Antonio convince il popolo che Cesare non era ambizioso, incitando così il popolo contro i congiurati.

  9. Quali sono le caratteristiche principali dei personaggi di Cesare, Marco Antonio e Bruto?
  10. Cesare appare sicuro di sé e coraggioso, Marco Antonio è inizialmente debole ma poi determinato, mentre Bruto è determinato e non esita nelle sue decisioni, anche in punto di morte.

Domande e risposte

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