Concetti Chiave
- Robert John Aumann, matematico israeliano, ha vinto il premio Nobel per l'economia nel 2005 insieme a Thomas Schelling per la loro analisi della Teoria dei Giochi.
- Aumann ha lavorato a negoziati internazionali, come quelli di Ginevra per il disarmo, applicando modelli di giochi ripetuti con informazioni incomplete.
- Il suo lavoro esplora la Teoria dei Giochi non solo come disciplina tecnica, ma anche come mezzo per comprendere il comportamento umano e le interazioni sociali.
- La Teoria dei Giochi viene descritta come 'teoria della decisione interattiva', analizzando decisioni influenzate reciprocamente tra i partecipanti.
- Aumann sottolinea che le teorie scientifiche servono a organizzare pensieri e osservazioni in modo utile, piuttosto che perseguire una verità assoluta.
Indice
Contributi di Aumann alla consulenza
” Negli anni sessanta Aumann ha un'azienda di consulenza chiamata Mathematica fondata da O. Morgenstern e H. Kuhn. “Avevamo a che fare con i negoziati di Ginevra per il disarmo, scrive Aumann, una serie di negoziati con l'Unione Sovietica sul tema del controllo degli armamenti e del disarmo. Maschler ed io rimanemmo molto colpiti dal fatto che questi negoziati si svolgevano a più riprese; un modello che si sarebbe adattato loro perfettamente era quello dei giochi ripetuti… giochi ripetuti con informazioni incomplete. Non sapevamo quante armi possedesse l'Unione Sovietica, né i suoi cittadini sapevano quante armi fossero in nostro possesso.
Riflessioni sulla teoria dei giochi
” In questo libretto di 80 pagine Aumann parla di sé, della sua storia, delle ricerche sulla Teoria dei Giochi e soprattutto esprime il suo punto di vista filosofico sul ruolo di questa Teoria sia come disciplina tecnica, di applicazione efficace della matematica, sia come disciplina conoscitiva del mondo e dell'uomo.
Applicazioni e limiti della teoria
La teoria dei giochi è una branca della matematica applicata, generalmente usata nelle scienze politiche, sociali, economiche, più recentemente anche nella biologia e nell'informatica, che tenta di cogliere dal punto di vista matematico il comportamento in situazioni strategiche, nelle quali il successo di un individuo nel fare delle scelte dipende dalle scelte degli altri. Inizialmente fu sviluppata per analizzare le situazioni di competizione in cui un individuo riesce a spese di un altro, i cosiddetti giochi a somma zero, ma è poi stata sviluppata per trattare una vasta classe di interazioni, classificate secondo diversi criteri. Si potrebbe descrivere in maniera più appropriata come 'teoria della decisione interattiva' poiché s'interessa principalmente del comportamento di chi prende le decisioni, i giocatori, le cui decisioni si influenzano a vicenda. Il termine deriva dalla somiglianza formale di questi problemi con i giochi di società: scacchi, bridge, poker… e sottolinea la natura razionale, fredda e calcolatrice di questa analisi.
La natura umana e la razionalità
In realtà, scrive Aumann, l'uomo razionale è una specie mitologica, il suo consanguineo più prossimo nella vita reale è l'homo sapiens che è spesso guidato da motivazioni psicologiche inconsce o anche perfettamente consce ma totalmente irrazionali. Spesso è un autentico stupido e anche quando è intelligente è spesso stanco, affamato, distratto, arrabbiato, ubriaco, incapace di pensare sotto pressione, guidato più dalle emozioni che dalla razionalità.
Scienza e verità secondo Aumann
Così non possiamo aspettarci che la teoria dei giochi o quella economica siano descrittive nello stesso senso della fisica o dell'astronomia. La razionalità è infatti solo uno dei molti fattori che influenzano il comportamento umano. Dobbiamo abituarci all'idea che l'economia non è l'astronomia, la teoria dei giochi non è la fisica. Le scienze, continua Aumann, sono figli delle nostre menti, dobbiamo permettere loro di svilupparsi naturalmente e non forzarle in schemi che non sono adatti per loro. Dal mio punto di vista, continua l'autore, le teorie scientifiche non devono essere considerate in termini di 'vero' o 'falso'. Nella definizione di una teoria, non stiamo provando a raggiungere la verità, o ad approssimarci ad essa, piuttosto stiamo provando a organizzare i nostri pensieri e le nostre osservazioni in maniera utile. In altre parole, la verità non è l'unico criterio per applicare la scienza; tant'è che la meccanica newtoniana continua ad essere usata come modello anche dopo essere stata screditata dal punto di vista della verità dalla relatività einsteiniana. Pertanto, quando nella Teoria dei Giochi ci poniamo il problema di massimizzare l'utile non dobbiamo chiederci se ciò è plausibile, se gli uomini si comportano effettivamente così, ma dobbiamo indagare su quali legami questo fatto crea e dove essa ci porta. La home page dell'autore http://www.ma.huji.ac.il/~raumann/ Il sito dell'editore http://www.direnzo.it/
Domande da interrogazione
- Qual è stato il contributo di Robert John Aumann alla Teoria dei Giochi?
- In che modo Aumann ha applicato la Teoria dei Giochi ai negoziati internazionali?
- Come descrive Aumann la razionalità umana in relazione alla Teoria dei Giochi?
- Qual è la visione di Aumann sulle teorie scientifiche?
- Qual è l'importanza della Teoria dei Giochi secondo Aumann?
Robert John Aumann ha migliorato la comprensione del conflitto e della cooperazione attraverso l'analisi della Teoria dei Giochi, per cui ha ricevuto il premio Nobel per l'economia nel 2005.
Aumann ha applicato la Teoria dei Giochi ai negoziati di disarmo con l'Unione Sovietica, utilizzando il modello dei giochi ripetuti con informazioni incomplete per analizzare le dinamiche di questi incontri.
Aumann sostiene che l'uomo razionale è una specie mitologica e che il comportamento umano è spesso guidato da motivazioni irrazionali, rendendo la Teoria dei Giochi non completamente descrittiva del comportamento umano.
Aumann ritiene che le teorie scientifiche non debbano essere considerate in termini di 'vero' o 'falso', ma piuttosto come strumenti per organizzare pensieri e osservazioni in modo utile.
Secondo Aumann, la Teoria dei Giochi è importante per esplorare i legami e le conseguenze delle decisioni strategiche, senza necessariamente riflettere il comportamento reale degli individui.