Concetti Chiave
- "La ragazza delle arance" di Jostein Gaarder è un romanzo adatto ai preadolescenti, noto per la sua semplicità e profondità.
- La trama ruota attorno alla lettera di un padre defunto, indirizzata al figlio Georg, che affronta il tema del senso della vita.
- Il libro esplora il rapporto tra vita e morte, ponendo domande essenziali come "Perché viviamo?" e "Ne vale la pena?".
- Il romanzo invita a vivere il presente e cogliere l'attimo, sottolineando la fugacità della vita.
- La storia d'amore all'interno del racconto è fiabesca e magica, rappresentando la genuinità e il mistero della vita stessa.
Nonostante Jostein Gaarder, uno scrittore norvegese, sia particolarmente conosciuto per "Il mondo di Sophia", anche "La ragazza delle arance" è un libro apprezzabile, piacevole e particolarmente adatto al target della preadolescenza.
La lettera del padre di Georg
Georg trova la lettera di suo padre, morto quando lui era molto piccolo, scritta prima di morire e indirizzata proprio a lui.
Il tema centrale della vita
Il tema centrale è la vita; vita che va a braccetto con la morte. L'autore tratta con estrema semplicità (che non è sinonimo di superficialità) temi molto articolati e intricati quali il senso della vita.
L'intero racconto conduce a quest'unico, semplice, primordiale ma necessario interrogativo: perché viviamo? Ne vale la pena? E questo interrogativo viene proprio dalla lettera del padre di Georg che, proprio quando ha trovato la felicità, si trova di fronte la morte. E allora, che senso avrebbe la vita?
"La ragazza delle arance" è un romanzo genuino, interessante nella sua semplicità, è un "invito al carpe diem", a cogliere l'attimo e a vivere pienamente, nella consapevolezza che la vita è fugace e dobbiamo fare il possibile per viverla fino in fondo. Questa è la tematica di fondo, la cui cornice è una storia d'amore quasi fiabesca e magica, misteriosa e genuina, proprio come dovrebbe essere la vita.