Concetti Chiave
- Helen Keller, cieca e sordomuta, esplora il mondo attraverso il tatto e l'olfatto, sensi fondamentali per la percezione spaziale e la connessione con l'ambiente.
- La sua autobiografia, "La storia della mia vita", racconta il percorso di crescita e apprendimento grazie all'incontro con la maestra Anna Sullivan.
- Anna Sullivan introduce Helen al linguaggio attraverso un alfabeto manuale e il Braille, aprendo nuove possibilità di comunicazione e conoscenza.
- Il libro descrive una vita di lotte quotidiane, scoperte sensoriali e intellettuali, mostrando come Helen trasforma le difficoltà in forza.
- Oltre a diventare giornalista e scrittrice, Helen si impegna nella lotta per i diritti delle persone disabili e delle donne, influenzando positivamente la società.
Recensione del romanzo Le prime parole di Helen di Helen Keller con analisi breve della storia raccontata.
L'importanza del tatto
A sette anni Helen, bimba cieca e sordomuta, ancora non sa associare gli oggetti alle parole. Ella riconosce il mondo che la circonda soprattutto grazie al tatto, il primo senso che s’accende nel bambino e spesso l’ultimo che si spegne alla fine della nostra vita. Tatto e olfatto sono i primi sensi che si risvegliano in noi, in una fase addirittura prenatale, e ci permettono un iniziale contatto con il mondo e con le persone che si prendono cura di noi. Al tatto è legata la percezione di noi stessi, poiché ci consente di stabilire la nostra collocazione nello spazio, i nostri movimenti, la posizione dei nostri arti, ed è questo senso che ci permette di orientarci in una realtà tridimensionale, fatta di contorni e di profondità.
L'incontro con Anna Sullivan
La storia della mia vita è l’autobiografia di Helen Keller e narra la tenacia e il coraggio di una bambina disabile nella lenta conquista del linguaggio e del sapere. L’evento destinato a cambiare la vita di Helen è l’’incontro con Anna, una maestra sensibile e paziente, che le insegna a esprimersi usando dapprima uno speciale alfabeto manuale e, in seguito, il Braille, sistema fondato su caratteri alfabetici in rilievo. Dalle pagine del libro emerge una vita ricca, di lotte quotidiane e di continue scoperte, di piaceri intellettuali e di forti sensazioni. Alcune percezioni sensoriali sono ovviamente esaltate al massimo: il mondo di Helen non è fatto di sole astrazioni, ma anche di intense emozioni date dai profumi e dagli oggetti.
La vita di Helen Keller
Helen Keller nacque in Alabama, e all’età di diciotto mesi fu colpita da una malattia, forse la scarlattina, che la rese cieca e sordomuta. Sette anni dopo conobbe la maestra Anna Sullivan che riuscì a trarla dal suo isolamento, insegnandole il linguaggio e la curiosità verso il mondo esterno. Desiderosa d’imparare, riuscì, nonostante il suo handicap, a frequentare l’università. Diventata giornalista e scrittrice combatté contro l’indifferenza della gente nei confronti dei disabili e fu attiva nella lotta per i diritti delle donne. Le sue opere più conosciute sono La storia della mia vita e Il mondo in cui vivo.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del romanzo "Le prime parole di Helen" di Helen Keller?
- Chi ha avuto un ruolo cruciale nella vita di Helen Keller e come l'ha aiutata?
- Quali sono alcune delle opere più conosciute di Helen Keller?
Il tema principale del romanzo è la tenacia e il coraggio di Helen Keller nella conquista del linguaggio e del sapere, nonostante le sue disabilità.
Anna Sullivan ha avuto un ruolo cruciale nella vita di Helen Keller, insegnandole a esprimersi attraverso un alfabeto manuale speciale e il Braille, aiutandola a uscire dall'isolamento.
Le opere più conosciute di Helen Keller sono "La storia della mia vita" e "Il mondo in cui vivo".