Concetti Chiave
- Theodore Boone, a 13-year-old, is deeply immersed in the legal world of Strattenburg, influenced by his lawyer parents.
- Theo spends his afternoons at Boone & Boone law firm, nurturing his dream of becoming a lawyer, and provides legal advice to schoolmates.
- The community follows a high-profile murder trial where Peter Duffy is accused of killing his wife in their luxurious home.
- Despite strong suspicion against Duffy, the prosecution struggles to gather sufficient evidence to convict him.
- Theo encounters a crucial yet silent witness who knows the truth about the murder but is unable to testify.
Theodore Boone, La prima Indagine
Ha appena 13 anni ma frequenta già le aule del palazzo della giustizia di Strattenburg. Theodore Boone è quel che si direbbe un figlio d’arte: il padre è un avvocato immobiliarista e la madre invece è specializzata in separazioni e divorzi. E lo zio Ike ex avvocato, è un ottimo consigliere per il nipote. Theo non ha né fratelli né sorelle, ma ha un’amica, April Finnemore e un cane di nome Giudice. Ha scelto Theo questo strano nome, un chiaro segno della sua passione per la giurisprudenza.
Infatti ama trascorrere i pomeriggi nello studio legale Boone&Boone, è lì che ha maturato il suo sogno di diventare un avvocato.Dà già consulenze legali ai suoi compagni di scuola o alla segretaria del Preside.
Al tribunale il suo nome è familiare anche Henry Gantry, il giudice del processo più seguito da tutta la comunità cittadina: l’assassino di una donna.
Un uomo, Peter Duffy, è accusato dell’omicidio della moglie, strangolata nella propria abitazione, una lussuosa villa immersa nel verde e nei boschi di Wavery Creek, un magnifico campo da golf.
Tutti sospettano che Duffy sia colpevole, ma l’accusa fatica a mettere insieme le prove giuste per inchiodare l’omicida. La tensione cresce intorno al processo e quanto all’avvocato dell’accusa non ha più carte da giocare, Theo si ritrova a fare i conti con uno “scomodo” testimone: qualcuno che sa come sono andate le cose, che ha visto l’omicida nel luogo del delitto, ma che non può parlare.