Concetti Chiave
- "Lettera a una professoressa" è un libro collettivo scritto dagli allievi della scuola di Barbiana sotto la guida di don Lorenzo Milani, pubblicato nel 1967.
- L'opera accusa la scuola selettiva di perpetuare ingiustizie sociali, favorendo i ricchi e penalizzando i figli di operai e contadini.
- La lettera propone una nuova scuola inclusiva che eviti bocciature e promuova l'uguaglianza socio-culturale, un metodo già sperimentato a Barbiana.
- Gli autori criticano i metodi di valutazione uniformi che generano ingiustizie e propongono l'istruzione collettiva con responsabilizzazione degli studenti.
- Il libro sollecita i genitori dei ragazzi bocciati a organizzarsi per promuovere riforme scolastiche e superare le carenze del sistema educativo italiano.
Titolo: Lettera a una professoressa – Don Milani
Anno di pubblicazione: 1967
Autore: a cura di Michele Gesualdi della fondazione don Lorenzo Milani
Casa editrice: Libreria Editrice Fiorentina
Lettera a una professoressa è un libro collettivo pubblicato a Firenze nel 1967 e composto dagli allievi della scuola di Barbiana sotto la guida di don Lorenzo Milani.
Indice
Contesto e obiettivi
L’opera riflette l’esperienza sociale e didattica di don Milani che, nel 1954, si era dedicato attivamente all’organizzazione di una scuola popolare.
Critica alla scuola selettiva
I ragazzi dunque pubblicarono la “Lettera” (grazie all'aiuto di don Milani), che si presenta come un'accusa contro la scuola selettiva che, pur essendo "scuola dell’obbligo", determina una grande ingiustizia sociale. La lettera è indirizzata ad un'insegnante che ha bocciato alcuni ragazzi di Barbiana.
Ingiustizie sociali nella scuola
Da questa occasione nasce una immagine amara e realistica del mondo della scuola, segnata da profonde contraddizioni sociali, una scuola che sembra "tagliata su misura dei ricchi". Nella lettera, arricchita da un’appendice costituita da tavole statistiche e documenti come prova delle affermazioni contenute nel testo, i ragazzi descrivono la cosiddetta scuola dell’obbligo dove si verifica la selezione che, naturalmente, colpisce con maggior frequenza i figli degli operai e dei contadini. Questi ragazzi vengono classificati come diversi perchè privati di un patrimonio culturale che è a disposizione dei ricchi e subiscono profonde umiliazioni anche a scuola, dove le differenze sociali e culturali vengono messe in evidenza. Anche perché i metodi di valutazione, eguagliano tutti, generando la più grande ingiustizia.
Proposta di una scuola nuova
La proposta è quella di una scuola nuova dove non si bocciano quelli che sembrano cretini perchè come riportato nell'opera agli svogliati basta dare uno scopo. Questo metodo, già attuato a Barbiana, dovrebbe produrre una scuola veramente giusta dove si realizzi un’uguaglianza socio - culturale, in cui rientrino anche i ragazzi diversi.
Metodo educativo di Barbiana
A Barbiana lo studio si svolge in modo collettivo e tutti gli allievi vengono responsabilizzati, mentre l’insegnante, diviene la guida di un più efficace lavoro. La lettera evidenzia le carenze più comuni della scuola italiana e i rimedi da attuare come la mancanza di volontà politica per realizzare le riforme.
Appello ai genitori
La lettera, infine, è rivolta ai genitori dei ragazzi bocciati perché si organizzino.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale di "Lettera a una professoressa"?
- Come viene descritta la scuola di Barbiana nel libro?
- Qual è l'obiettivo della lettera indirizzata ai genitori dei ragazzi bocciati?
Il tema principale è la critica alla scuola selettiva che crea ingiustizie sociali, penalizzando i figli degli operai e dei contadini, e la proposta di una scuola più equa e inclusiva.
La scuola di Barbiana è descritta come un luogo dove lo studio è collettivo, gli allievi sono responsabilizzati e l'insegnante funge da guida, promuovendo un'uguaglianza socio-culturale.
L'obiettivo è incoraggiare i genitori a organizzarsi per affrontare le ingiustizie del sistema scolastico e promuovere riforme che garantiscano una vera equità educativa.