Concetti Chiave
- Michele Emmer, professore di Matematica, esplora il legame tra matematica e arte attraverso un racconto quasi autobiografico.
- Il libro funge da enciclopedia ragionata, citando oltre 600 autori tra matematici e artisti, collegando cinema, teatro e arti visive.
- L'approccio narrativo è libero e sognante, simile a un film, evitando analisi storico-filosofiche o catalogazioni tipiche della matematica.
- Il racconto è un viaggio tra film, opere d'arte e architettura, usando un percorso non lineare che stimola l'immaginazione del lettore.
- Nonostante la ricchezza di immagini, il costo elevato del libro ne limita la diffusione, rendendolo accessibile principalmente a collezionisti e biblioteche.
Indice
Il legame tra matematica e arte
In parte si presenta come una enciclopedia ragionata di tutto ciò che la matematica sembra avere in comune con forme d'arte quali cinema, teatro e arte visiva in senso stretto (sono oltre 600 gli autori citati, tra matematici e artisti) ma data la vastità del tema l'autore ha scelto di seguire un percorso narrativo molto prossimo al suo percorso di uomo di cultura.
Stile narrativo e temi del libro
Non ha voluto impegnarsi in analisi storico-filosofiche sul senso della bellezza, non si è fatto contagiare dall'ambizione tipicamente matematica di catalogare il fenomeno osservato (in questo caso il rapporto tra matematica e arte), ha preferito scegliere una forma di racconto più sfilacciato, più libero, più vicino al sogno, più vicino allo stile narrativo di un film. Egli stesso presenta il tema del libro come “Un legame sognante tra due mondi che sembrano così lontani e irraggiungibili”.
Un viaggio tra cinema e numeri
Il saggio-racconto comincia addentrandosi nel labirinto dei rapporti tra matematica e arte, seguendo forse il labirinto dei ricordi dell'autore: dal film “Bianca” di Nanni Moretti si passa alla Melanconia di Dürer, si riprende con un altro film italiano poco noto “Dopo mezzanotte” per arrivare a Fibonacci e con un ulteriore salto nel tempo tornare a Mario Merz e la sua installazione sulla Mole Antonelliana di neon luminosi con i primi numeri della famosissima successione. Si parla di Paperino e della sezione aurea, del Partenone ma soprattutto di Le Corbusier. Si riprende con il film “Il senso di Smilla per la neve” per parlare di numeri, del contare, dell'aritmetica. Si comincia insomma con un racconto ingarbugliato, con improvvisi salti nel tempo e salti tematici: letteratura, arte, cinema, numeri, forme, architettura, immaginazione, spazio. Sono questi i 'fili di Arianna' che il lettore dovrà seguire nel libro per non perdersi in questo percorso dal contorno incerto, dai confini non delineati e non delineabili.
Stile e diffusione del libro
Da appassionato di cinema, Emmer ha voluto usare lo stile narrativo del sogno, del labirinto, dell'inseguire l'immaginazione a qualsiasi costo, dovunque essa porti. Un libro ricco di immagini ma anche un libro eccessivamente costoso, cosa che non ne facilita la diffusione e rischia di relegarlo nelle biblioteche e tra i collezionisti di libri.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del libro "Visibili Armonie" di Michele Emmer?
- Come descrive Michele Emmer il suo approccio alla relazione tra matematica e arte?
- Quali sono alcuni degli argomenti e riferimenti trattati nel libro?
- Quali sono le critiche principali rivolte al libro?
Il libro esplora il legame tra matematica e arte, presentandolo come un viaggio autobiografico e narrativo che attraversa cinema, teatro e arte visiva.
Emmer adotta un approccio narrativo libero e sognante, evitando analisi storiche o filosofiche, e preferendo un racconto che segue l'immaginazione e i ricordi.
Il libro menziona film come "Bianca" di Nanni Moretti, opere d'arte come la Melanconia di Dürer, Fibonacci, Paperino e la sezione aurea, il Partenone, Le Corbusier, e il film "Il senso di Smilla per la neve".
Il libro è considerato eccessivamente costoso, il che potrebbe limitarne la diffusione e relegarlo a biblioteche e collezionisti.