Rosabianca 88
Ominide
3 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • Marcovaldo al supermercato è un racconto in cui il protagonista è sedotto dalle merci, simbolo del consumismo moderno.
  • Il supermercato è descritto come un luogo pianificato per spingere i clienti agli acquisti, sottolineando la manipolazione consumistica.
  • Il tema centrale è il consumismo, che rende le persone schiave dei beni materiali, alimentato dalla pubblicità e causa di stress.
  • Marcovaldo rappresenta la lotta di una famiglia povera in un'Italia in pieno boom economico, evidenziando la disparità sociale.
  • La città contemporanea è un ambiente caotico e inquinato, in cui Marcovaldo vive ingenuamente, affrontando avventure spesso disastrose.

Indice

  1. Marcovaldo e il consumismo
  2. Il supermarket e la civiltà moderna
  3. La pubblicazione di Marcovaldo
  4. Le avventure di Marcovaldo
  5. La vita di Marcovaldo

Marcovaldo e il consumismo

Marcovaldo al supermercato è uno dei venti racconti che compongono Marcovaldo. Qui il protagonista, sedotto dalle merci di un grande magazzino, consegnerà il bottino raccolto nei carrelli a una gru vista come un gigantesco e vorace mostro, quasi un simbolo della civiltà moderna.

Il supermarket e la civiltà moderna

In un supermarket, in effetti, ogni aspetto (la disposizione delle merci sugli scaffali e nelle corsie, l’ampia capienza del carrello, l’abbondanza della scelta, la facilità del gesto di afferrare le confezioni esposte, l’illuminazione, la musica ecc.) è attentamente pianificato per indurre inconsciamente i clienti a compiere la maggior quantità possibile di acquisti.

Il tema dell’episodio è infatti quello del consumismo (cioè della dipendenza dagli acquisti, di valori imperniati unicamente sugli oggetti posseduti) e della condizione moderna, che ci vede alternare continuamente nel corso della giornata i ruoli di produttore e di consumatore.

Un meccanismo – alimentato dalla pubblicità – che produce stress, ci disumanizza e ci rende schiavi di uno stile di vita tutto basato sui beni materiali.

La pubblicazione di Marcovaldo

Marcovaldo fu pubblicato nel 1963, con le illustrazioni di Sergio Tofano, ma i racconti che compongono il volume erano apparsi sull’”Unità” a partire dal 1952. nel 1970 la Rai ne trasse un film-tv.

Le avventure di Marcovaldo

Ognuno dei venti capitoli, scanditi dal ritmo delle stagioni, è un’avventura in città del protagonista e della sua numerosa famiglia, alla perpetua ricerca di cibo, pace, aria buona.

La vita di Marcovaldo

Marcovaldo, pur vivendo nel pieno di quello che fu chiamato il “boom economico” e che vide in Italia un grande balzo del livello dei consumi, è povero: lavora come manovale alla ditta Sbav, vive prima in un seminterrato, poi in una piccola mansarda sotto i tetti, non può portare i quattro figli in vacanza, non ha soldi neppure per i generi di prima necessità. Una condizione apparentemente remota, ma in realtà vissuta ancora in Italia da milioni di famiglie e da molti immigrati.

La città di Marcovaldo è già la città contemporanea, piena di caos, di luci e di rumori, con il traffico intenso, la natura soffocata, l’aria e l’acqua inquietante, i cibi avvelenati.

Marcovaldo, ingenuo e poeta, vede fallire regolarmente i suoi buffi tentativi di risolvere i suoi problemi, e le sue avventure si concludono spesso in ospedale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del racconto "Marcovaldo al supermercato"?
  2. Il tema principale è il consumismo, che rappresenta la dipendenza dagli acquisti e i valori basati sugli oggetti posseduti, evidenziando come la civiltà moderna ci renda schiavi di uno stile di vita materialistico.

  3. Come viene rappresentata la città in cui vive Marcovaldo?
  4. La città di Marcovaldo è descritta come contemporanea, caotica, piena di luci e rumori, con traffico intenso, natura soffocata, aria e acqua inquinate, e cibi avvelenati, riflettendo le sfide della vita urbana moderna.

  5. Qual è la condizione economica di Marcovaldo e della sua famiglia?
  6. Marcovaldo è povero, lavora come manovale, vive in condizioni modeste e non può permettersi vacanze o beni di prima necessità, una situazione che, sebbene sembri remota, è ancora vissuta da molte famiglie e immigrati in Italia.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community