Concetti Chiave
- Marcovaldo al supermercato è un racconto in cui il protagonista è sedotto dalle merci, simbolo del consumismo moderno.
- Il supermercato è descritto come un luogo pianificato per spingere i clienti agli acquisti, sottolineando la manipolazione consumistica.
- Il tema centrale è il consumismo, che rende le persone schiave dei beni materiali, alimentato dalla pubblicità e causa di stress.
- Marcovaldo rappresenta la lotta di una famiglia povera in un'Italia in pieno boom economico, evidenziando la disparità sociale.
- La città contemporanea è un ambiente caotico e inquinato, in cui Marcovaldo vive ingenuamente, affrontando avventure spesso disastrose.
Indice
Marcovaldo e il consumismo
Marcovaldo al supermercato è uno dei venti racconti che compongono Marcovaldo. Qui il protagonista, sedotto dalle merci di un grande magazzino, consegnerà il bottino raccolto nei carrelli a una gru vista come un gigantesco e vorace mostro, quasi un simbolo della civiltà moderna.
Il supermarket e la civiltà moderna
In un supermarket, in effetti, ogni aspetto (la disposizione delle merci sugli scaffali e nelle corsie, l’ampia capienza del carrello, l’abbondanza della scelta, la facilità del gesto di afferrare le confezioni esposte, l’illuminazione, la musica ecc.) è attentamente pianificato per indurre inconsciamente i clienti a compiere la maggior quantità possibile di acquisti.
Il tema dell’episodio è infatti quello del consumismo (cioè della dipendenza dagli acquisti, di valori imperniati unicamente sugli oggetti posseduti) e della condizione moderna, che ci vede alternare continuamente nel corso della giornata i ruoli di produttore e di consumatore.
Un meccanismo – alimentato dalla pubblicità – che produce stress, ci disumanizza e ci rende schiavi di uno stile di vita tutto basato sui beni materiali.
La pubblicazione di Marcovaldo
Marcovaldo fu pubblicato nel 1963, con le illustrazioni di Sergio Tofano, ma i racconti che compongono il volume erano apparsi sull’”Unità” a partire dal 1952. nel 1970 la Rai ne trasse un film-tv.
Le avventure di Marcovaldo
Ognuno dei venti capitoli, scanditi dal ritmo delle stagioni, è un’avventura in città del protagonista e della sua numerosa famiglia, alla perpetua ricerca di cibo, pace, aria buona.
La vita di Marcovaldo
Marcovaldo, pur vivendo nel pieno di quello che fu chiamato il “boom economico” e che vide in Italia un grande balzo del livello dei consumi, è povero: lavora come manovale alla ditta Sbav, vive prima in un seminterrato, poi in una piccola mansarda sotto i tetti, non può portare i quattro figli in vacanza, non ha soldi neppure per i generi di prima necessità. Una condizione apparentemente remota, ma in realtà vissuta ancora in Italia da milioni di famiglie e da molti immigrati.
La città di Marcovaldo è già la città contemporanea, piena di caos, di luci e di rumori, con il traffico intenso, la natura soffocata, l’aria e l’acqua inquietante, i cibi avvelenati.
Marcovaldo, ingenuo e poeta, vede fallire regolarmente i suoi buffi tentativi di risolvere i suoi problemi, e le sue avventure si concludono spesso in ospedale.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del racconto "Marcovaldo al supermercato"?
- Come viene rappresentata la città in cui vive Marcovaldo?
- Qual è la condizione economica di Marcovaldo e della sua famiglia?
Il tema principale è il consumismo, che rappresenta la dipendenza dagli acquisti e i valori basati sugli oggetti posseduti, evidenziando come la civiltà moderna ci renda schiavi di uno stile di vita materialistico.
La città di Marcovaldo è descritta come contemporanea, caotica, piena di luci e rumori, con traffico intenso, natura soffocata, aria e acqua inquinate, e cibi avvelenati, riflettendo le sfide della vita urbana moderna.
Marcovaldo è povero, lavora come manovale, vive in condizioni modeste e non può permettersi vacanze o beni di prima necessità, una situazione che, sebbene sembri remota, è ancora vissuta da molte famiglie e immigrati in Italia.