_antoniobernardo
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Concetti Chiave

  • "Il pallino della matematica" di Stanislas Dehaene esplora la connessione tra matematica e psicologia, analizzando la predisposizione individuale verso questa disciplina.
  • Il libro rivela l'esistenza di strutture cerebrali innate che supportano le capacità matematiche, presenti fin dalla prima infanzia e comuni anche tra culture con conoscenze matematiche limitate e in diverse specie animali.
  • Dehaene discute come fattori linguistici, educativi e scolastici possano influenzare le capacità matematiche e offre soluzioni per superare le difficoltà in questo ambito.
  • Il testo è utile per psicologi, insegnanti, genitori di bambini con difficoltà matematiche e fornisce un approfondimento sul metodo scientifico e sulla ricerca.
  • Viene sottolineato come la matematica, dal punto di vista neurologico, non sia così esatta come culturalmente concepita, suggerendo un'evoluzione cerebrale per migliorare l'interazione con l'ambiente.
È con vero piacere che ho letto "Il pallino della matematica. Scoprire il genio dei numeri che è in noi" di Stanislas Dehaene. Inizialmente qualcuno può pensare che si tratti di un libro che, come tanti altri, espone in maniera semplice ed accattivamente alcuni concetti della matematica, la sua presenza o utilità nella realtà quotidiana, la sua bellezza, il piacere intelletuale che può dare o alcuni aneddoti relativi alla storia di questa disciplina da tante persone odiata e ritenuta ostica.

Indice

  1. Connessione tra matematica e psicologia
  2. Strutture cerebrali e matematica
  3. Influenza della linguistica e dell'educazione
  4. Utilità del libro per vari lettori
  5. Metodo scientifico e matematica
  6. Evoluzione culturale e matematica
  7. Limiti del libro
  8. Conclusione e raccomandazione

Connessione tra matematica e psicologia

In realtà, leggendolo si scopre tutt'altro: vengono indagati i motivi della diversa predisposizione verso la matematica da parte delle persone. il-pallino-della-matematica.pngL'autore, che insegna psicologia cognitiva sperimentale al Collège de France, espone qui i risultati delle sue ricerche sull'argomento in questione. Il libro collega così la matematica e la psicologia, molto distanti tra loro nell'immaginario comune (ma non mancano neanche riferimenti ad altre discipline, come la linguistica).

Strutture cerebrali e matematica

Nel corso della lettura si scopre che esistono delle strutture cerebrali alla base delle capacità matematiche già presenti nei bambini piccoli in età prescolare, in popoli con una cultura matematica molto ridotta e addiritura in diverse specie animali.

Influenza della linguistica e dell'educazione

La struttura cerebrale di base non è tutto: l'autore indaga su come questa possa essere influenzata dalla struttura linguistica, dall'educazione e dall'esperienza scolastica e propone, alla fine del testo, anche alcune soluzioni per migliorare le situazioni di difficoltà.

Utilità del libro per vari lettori

Il pallino della matematica, così, risulta utile per chi si interessa di psicologia, per gli insegnanti della scuola primaria, per i genitori di bambini affetti da discalculia o più semplicemente con difficoltà in matematica, ma può essere utile anche per i genitori di bambini privi di debolezze in questa materia.

Metodo scientifico e matematica

Un altro aspetto positivo di questo libro è che esso mostra il metodo scientifico, il metodo con cui procede un ricercatore, e ben rappresenta il tipo di quesiti che ci si pone durante un'indagine scientifica.

Evoluzione culturale e matematica

Un'ulteriore chiave di lettura può essere offerta ai matematici per capire meglio la propria disciplina. Ad esempio, in matematica l'impalcatura dei numeri viene costruita a partire da quelli naturali per giungere soltanto in un momento successivo a quelli reali. Si parte, cioè, dal discreto per giungere al continuo. Leggendo il libro si scopre che in realtà nel nostro cervello le cose non sono definite così nettamente... ma anche che la matematica dal punto di vista fisiologico non è così esatta come invece è stata poi costruita dalla nostra evoluzione culturale. Evoluzione che, come la selezione naturale darwiniana, ha portato ad eliminare quella parte della matematica risultata non efficace. Allo stesso modo il nostro cervello si è evoluto con una struttura matematica perchè così riesce meglio a comprendere l'ambiente ed interagire con esso con successo. Queste considerazioni costituiscono una parziale risposta al quesito posto dal matematico Jacques Hadamard: "Verrà mai il giorno in cui i matematici ne sapranno abbastanza di fisiologia del cervello e i neurofisiologi saranno abbastanza al corrente delle scoperte matematiche, perché sia possibile una cooperazione effiace?".

Limiti del libro

Forse un limite di questo libro è che esso si riferisce alla matematica così come la si considera usualmente, riducendola all'abilità nel fare i calcoli e nel lavorare con i numeri. Questo, però, è soltanto una parte della matematica: quella parte che fondamentalmente abbiamo imparato a conoscere nella scuola elementare e media inferiore e che nell'immaginario comune rappresenta la matematica stessa. In realtà, il matematico non è colui che fa i conti, il matematico ragiona. Essere matematico, cioè, va ben oltre possedere la mera tecnica di calcolo, così come essere un letterato, un poeta, uno scrittore non significa soltanto saper leggere un testo o comporre un tema come si fa nelle scuole elementari o medie. Ad ogni modo, sicuramente l'aritmetica costituisce la base, il punto di partenza.

Conclusione e raccomandazione

Conludendo, considero Il pallino della matematica un libro interessante. Consiglio di leggerlo per approfondire quanto qui accennato e scoprire tutto il resto. Buona lettura! Antonietta Fadda

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'obiettivo principale del libro "Il pallino della matematica" di Stanislas Dehaene?
  2. Il libro indaga i motivi della diversa predisposizione verso la matematica tra le persone, collegando la matematica e la psicologia e proponendo soluzioni per migliorare le difficoltà matematiche.

  3. Quali sono le strutture cerebrali alla base delle capacità matematiche secondo l'autore?
  4. Esistono strutture cerebrali alla base delle capacità matematiche già presenti nei bambini piccoli, in popoli con cultura matematica ridotta e in diverse specie animali.

  5. Come può essere influenzata la predisposizione matematica secondo Dehaene?
  6. La predisposizione matematica può essere influenzata dalla struttura linguistica, dall'educazione e dall'esperienza scolastica.

  7. A chi è particolarmente utile il libro "Il pallino della matematica"?
  8. Il libro è utile per chi si interessa di psicologia, per insegnanti della scuola primaria, per genitori di bambini con discalculia o difficoltà in matematica, e anche per genitori di bambini senza debolezze in questa materia.

  9. Qual è un possibile limite del libro secondo la recensione?
  10. Un possibile limite è che il libro si riferisce alla matematica come abilità nel fare calcoli e lavorare con i numeri, riducendo la matematica a ciò che si impara nelle scuole elementari e medie inferiori.

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