Concetti Chiave
- La raccolta di racconti di Murakami Haruki si distingue per l'uso del realismo magico e situazioni assurde.
- Il lettore occidentale potrebbe trovarsi disorientato, ma è essenziale abbandonarsi al flusso narrativo per apprezzare pienamente l'opera.
- La distanza tra l'assurdità del mondo di Murakami e quello reale non è così grande, offrendo un parallelo intrigante.
- I racconti possono essere letti sia in sequenza che singolarmente, mantenendo un'atmosfera costante di assurdo e malinconia dolce.
- L'opera comprende 17 racconti, inclusi "L'elefante scomparso" e "Sonno", ciascuno con temi unici e sorprendenti.
L’elefante scomparso e altri racconti è una raccolta di racconti in cui il celebre autore giapponese fa ampio uso delle peculiarità che contraddistinguono l’originalità della sua poetica: il realismo magico, la presenza di situazioni assurde e apparentemente senza senso.
Approccio alla lettura
Il lettore potrebbe trovarsi disorientato di fronte a tanta assurdità: la nostra mentalità occidentale ci impone inconsciamente di trovare un senso in ogni cosa, anche nelle opere narrative. Per poter apprezzare le opere di Murakami, invece, bisogna abbandonarsi al flusso narrativo, lasciarsi trasportare nei meandri dell’assurdo. In fondo, non è così incolmabile la distanza fra l’assurdità del mondo murakamiano e l’assurdità del nostro mondo.
Elenco dei racconti
La raccolta di racconti si compone dai seguenti racconti:
- Una lenta nave per la Cina
- Granai incendiati
- Il nano ballerino
- Il messaggio del canguro
- Vedendo una ragazza perfetta al 100% in una bella mattina d'aprile
- Le piace Burt Bacharach?
- L'ultimo prato del pomeriggio
- Lederhosen
- L'elefante scomparso
- Il secondo assalto a una panetteria
- Il mondo del vento scatenato
- Affare di famiglia
- L'uccello-giraviti e le donne del martedì
- Sonno
- Gli uomini Tv
- Il mostriciattolo verde
- Silenzio
Modalità di lettura
L’opera può essere pienamente apprezzata sia leggendola tutta d’un fiato, sia in contemporanea ad un’altra, gustandosi un racconto di tanto in tanto. Infatti, il filo conduttore di tutta la narrazione è, appunto, l’assurdo, ma anche un’atmosfera di dolce malinconia.