Concetti Chiave
- Il libro "Discorso sulla matematica" di Gabriele Lolli esplora la creatività matematica, paragonandola alla produzione letteraria e poetica, utilizzando il paradigma di Calvino: Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità.
- L'opera mira a far comprendere la matematica come un'attività creativa piuttosto che un processo meccanicistico, evidenziando l'importanza dei passi logici e delle tecniche di modellazione della realtà.
- Lolli utilizza esempi come la dimostrazione del Pons Asinorum e il Teorema di Pitagora per mostrare come la matematica possa essere assimilata alla narrazione, coinvolgendo intuizione e creatività.
- Il libro è un esempio di "terza cultura", promuovendo la fusione di logica, intuizione, curiosità e creatività per comprendere il mondo, superando le barriere tra le discipline intellettuali.
- Lolli discute l'importanza delle immagini nella didattica della matematica, suggerendo un uso più consapevole e mirato del linguaggio visivo per migliorare l'apprendimento degli studenti.
Indice
Matematica e creatività
E lo fa passando in rassegna il paradigma di Calvino: Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità (Italo Calvino, "Lezioni americane", Garzanti 1988). Il libro assolve così, innanzitutto, un compito utile: quello di far vedere come la matematica non sia solo l'apparato meccanicistico noioso e burbero che tutti si ricordano dai tempi della scuola, ma anche e soprattutto un'attività creativa.
Grammatica della matematica
Mi sono trovato più volte, nelle mie lezioni universitarie e nei miei libri sull'abusato concetto di Complessità (che in questa epoca viene impiegato da alcuni per aggredire il metodo scientifico), a dover spiegare che la matematica non è un'Arancia Meccanica. Molti la vedono così perché tutto quel che ricordano della materia sono formule astruse e manipolazioni simboliche fine a sé stesse: ricordano una sequela di passi che dovevano essere pedantemente seguiti per giungere a un risultato predefinito. Ma quella non è altro che la grammatica della matematica: a scuola devono necessariamente far fare esercizi, sennò gli studenti non apprendono la grammatica! Lo stesso succede con le lingue. Lo scopo della letteratura è leggere e gustarsi le opere letterarie, ma se non conosciamo la grammatica non possiamo farlo, né tantomeno possiamo esprimerci in modo comprensibile: ed ecco il senso dei noiosi esercizi di italiano o di inglese o di latino. Lo scopo è l'apprendimento della lingua, non gli esercizi in sé. Così, il bello della matematica non sono i calcoli (che lasciamo comunque sbrigare ai computer) o le manipolazioni simboliche fine a sé stesse, ma
A) i passi logici che portano a una dimostrazione e
B) l'appropriarsi delle tecniche di modellazione della realtà, ossia l'imparare a descrivere un fenomeno reale mediante un modello matematico, per indagarlo e conoscerlo meglio.
Dimostrazioni e creatività
Sia (A) sia (B) implicano una cospicua attività creativa: e il libro di Lolli si occupa di questa.
Pons Asinorum e narrazione
C'è un passo stupendo nel quale la dimostrazione del Pons Asinorum viene assimilata alla composizione di un poema cavalleresco o alla narrazione di una fiaba. Il Pons Asinorum è il teorema che afferma l'uguaglianza degli angoli alla base di un triangolo isoscele, ed era chiamato così nel Medioevo perché era un esercizio di logica molto selettivo. La dimostrazione di Euclide inizia col disegnare un triangolo CAB. Poi nella narrazione compaiono due oggetti: i punti F e G presi sui prolungamenti dei lati CA e CB, alla stessa distanza da C. E «all'improvviso la storia si anima, perché i due oggetti, magici naturalmente, vogliono collegarsi con il maggior numero di oggetti possibile: il primo assioma di Euclide afferma che due punti possono [...] essere collegati da un segmento; nel fare questo si orginano nuove figure [triangoli, NDR] entro le quali è assorbita quella originaria. I triangoli vogliono essere confrontati, e dai triangoli si discende ai lati e agli angoli, e in particolare a quelli che interessano» (pag. 94). Il cono per rappresentare l'universo insiemistico V, invece, diventa una specie di Inferno dantesco. La dimostrazione, magnificamente sintetica, del Teorema di Pitagora del Chou Pei Suan Ching (200 a.C.), ci porta al cuore dell'idea senza dire parole, e può essere data modellando un cartoncino o un tovagliolo, senza una sola formula: «Dare giustificazioni sarebbe come spiegare il senso di una barzelletta a chi non l'ha capita, e perdere tempo».
Terza cultura e immagini
Il libro è un esercizio sopraffino di "terza cultura", ossia una dimostrazione che per la persona veramente colta non esistono barriere tra le attività intellettuali umane e che per capire qualcosa del mondo ci serve un apparato cognitivo che superi, unendole, la sola logica, al sola intuizione, la sola curiosità, la sola creatività. Ma il libro è anche una scoppiettante sequela di preziose gemme per il lettore curioso. Problemi matematici. Eroi dell'avventura intellettuale. Quiz stuzzicanti. E accenna da par suo all'attualissima discussione intorno al valore delle immagini nella didattica e nella formazione. E' possibile che alla lingua scritta dell'alfabeto si sostituisca una lingua iconica, scaturita dall'uso prolungato di interfacce uomo-macchina sempre più evolute? Secondo Lolli, gli studenti di matematica non apprezzano e non sfruttano come potrebbero l'utilità e la potenza delle figure (geometriche, algebriche), e ciò potrebbe indicare che l'odierno vivere di immagini ed esprimersi per immagini si riferisca in realtà alle sterili «immagini prefabbricate» di cui parlava Italo Calvino. Appare dunque necessaria un più consapevole e mirato utilizzo del linguaggio delle immagini nella didattica della matematica.
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale del libro "Discorso sulla matematica" di Gabriele Lolli?
- Come viene descritta la dimostrazione del Pons Asinorum nel libro di Lolli?
- Qual è il ruolo delle immagini nella didattica della matematica secondo Lolli?
- In che modo il libro di Lolli si inserisce nel concetto di "terza cultura"?
- Quali sono alcuni degli elementi che rendono il libro di Lolli interessante per il lettore curioso?
Il libro mira a dimostrare che l'attività matematica creativa è simile alla produzione letteraria e poetica, sfatando l'idea che la matematica sia solo un insieme di formule e manipolazioni simboliche.
La dimostrazione del Pons Asinorum è paragonata alla composizione di un poema cavalleresco o alla narrazione di una fiaba, rendendo la matematica un'attività creativa e narrativa.
Lolli sottolinea l'importanza di un uso consapevole e mirato del linguaggio delle immagini nella didattica della matematica, criticando l'uso di immagini prefabbricate e promuovendo l'utilizzo di figure geometriche e algebriche.
Il libro dimostra che non esistono barriere tra le attività intellettuali umane, unendo logica, intuizione, curiosità e creatività per comprendere il mondo.
Il libro offre una sequela di gemme preziose, tra cui problemi matematici, eroi dell'avventura intellettuale, quiz stuzzicanti e una discussione sul valore delle immagini nella formazione.