Concetti Chiave
- La didattica è considerata una scienza della comunicazione che si occupa del trasferimento di conoscenze e modelli di vita sociale tra emittenti e riceventi.
- Esistono due forme di didattica: disciplinare, focalizzata su curricolo e strategie specifiche, e generale, che si occupa della trasversalità delle conoscenze e dell'apprendimento in gruppo.
- Gli autori propongono la didattica come una scienza dell'educazione basata sull'osservazione dei fatti, la costruzione di teorie e la verifica tramite l'esperienza.
- L'insegnante è visto come un mediatore che trasforma il sapere accademico in sapere insegnabile, tenendo conto della singolarità dell'allievo e del contesto.
- Il libro esplora le riflessioni degli autori sulla didattica della matematica, interrogandosi sull'ordine di insegnamento degli elementi di una disciplina.
di Bruno D'Amore e Franco Frabboni (Bruno Mondadori, 2005, pp. 150, € 14.00)
La didattica è l'ultima nata delle scienze che si occupano dell'educazione. Sostanzialmente si occupa del trasferimento di conoscenze e di modelli di vita sociale da un 'emittente' (un genitore, un insegnante, un mediatore culturale: libro, tv, computer, .) a un 'ricevente' (le età generazionali: infanzia, adolescenza, gioventù, età adulta e senile). Perciò essa è, essenzialmente, scienza della comunicazione all'interno dei contesti formativi.
Indice
Identità della didattica
La didattica ha una doppia identità: la didattica disciplinare e la didattica generale. La didattica disciplinare si occupa di curricolo (contenuti essenziali di ciascuna disciplina, linguaggi e metodologie di ricerca), di luoghi della formazione (aula-classe, aula-esercitazione, aula-specializzata), di strategie per l'insegnamento (lezione, lavoro di gruppo, ricerca, tecnologie), di strategie per l'apprendimento (costruzione di percorsi didattici a misura d'allievo), di valutazione. La didattica generale si occupa della trasversalità delle conoscenze (curricolo), dei laboratori multidisciplinari e dell'ambiente socioculturale (luoghi della formazione), dell'insegnamento in team e dell'apprendimento in gruppo (strategie dell'insegnamento-apprendimento), della valutazione diagnostica e formativa.
Didattica come scienza
Rimane da chiarire l'annosa questione se la didattica sia un'arte, un mestiere, o una disciplina scientifica. Secondo gli autori, la didattica è rimasta a lungo prigioniera di una prima ideologia pedagogica che le ha negato il diritto a uno statuto scientifico sull'idea che il saper insegnare appartiene al 'talento' dell'insegnante. La didattica è rimasta prigioniera anche di una seconda ideologia pedagogica secondo la quale essa non possiede la capacità dell'autofondazione scientifica che invece possiede la filosofia dell'educazione. Nella versione del 'problematicismo didattico', proposta dagli autori, essa diviene scienza dell'educazione.
Processo didattico
Anzitutto, essa osserva e cataloga quei fatti dell'esperienza che, rilevanti per ripetitività/frequenza, possono dare luogo a congetture teoriche, a ipotesi epistemiche; successivamente costruisce un assunto interpretativo, una possibile idea di natura teorica; infine, ritorna ai fatti dell'esperienza elevandoli a banco di prova della teoria precedentemente formalizzata.
Ruolo dell'insegnante
L'insegnante, sostengono gli autori, è un mediatore: non dispensa il Sapere di cui è a conoscenza, ma lo trasforma da "sapere accademico" a "sapere da insegnare". Questa azione è un atto creativo che tiene conto della singolarità dell'allievo e della situazione reale in cui si trova a operare. Infine, trasforma con un'azione di ingegneria didattica il "sapere da insegnare" in un "sapere insegnato".
Contratto didattico
In questo passaggio gli autori sottolineano il ruolo del contratto didattico, implicito o esplicito, tra studente e docente, che regola le abitudini del docente attese dall'allievo e i comportamenti degli allievi attesi dal docente.
Insegnamento della matematica
Per quanto attiene l'insegnamento della matematica e delle discipline scientifiche, gli autori si pongono la questione se gli elementi che lo scienziato colloca per primi nella costruzione logica della propria disciplina debbano necessariamente essere insegnati per primi oppure se non si possa ripercorrere l'evoluzione storica delle idee che hanno portato di epoca in epoca a scegliere gli elementi primi di una disciplina.
Sintesi del libro
Il libro è una sintesi delle riflessioni che gli autori fanno da tempo sulla didattica e sulla didattica della matematica, utile per insegnanti e 'apprendisti' insegnanti.
Domande da interrogazione
- Qual è la doppia identità della didattica secondo gli autori?
- Come gli autori definiscono il ruolo dell'insegnante nella didattica?
- Qual è la questione annosa riguardante la natura della didattica?
- Qual è il ruolo del contratto didattico secondo gli autori?
La didattica ha una doppia identità: la didattica disciplinare, che si occupa di curricolo, luoghi della formazione, strategie per l'insegnamento e apprendimento, e valutazione; e la didattica generale, che si occupa della trasversalità delle conoscenze, laboratori multidisciplinari, insegnamento in team, apprendimento in gruppo, e valutazione diagnostica e formativa.
Gli autori definiscono l'insegnante come un mediatore che trasforma il "sapere accademico" in "sapere da insegnare" e poi in "sapere insegnato", tenendo conto della singolarità dell'allievo e della situazione reale.
La questione annosa riguarda se la didattica sia un'arte, un mestiere, o una disciplina scientifica. Gli autori propongono il 'problematicismo didattico', vedendo la didattica come scienza dell'educazione.
Il contratto didattico, implicito o esplicito, regola le abitudini del docente attese dall'allievo e i comportamenti degli allievi attesi dal docente, sottolineando l'importanza della relazione tra studente e docente.