Concetti Chiave
- La poesia di Jiménez è parte della raccolta Soledad sonora del 1911, durante la sua fase modernista.
- Scritta in tre strofe di versi alessandrini, la poesia utilizza una rima che dona un ritmo musicale regolare.
- Il poeta pone domande alla luna che riflettono un tormento interiore e rimangono senza risposta.
- La natura è vista come un rifugio per l'anima, simboleggiando il destino condiviso tra uomo e natura.
- Il poema intreccia sensazioni visive, uditive e olfattive, come nel verso che menziona "primaveras celestes".
Jiménez - Luna, fuente de plata...
La poesia di Jiménez appartiene alla raccolta Soledad sonora pubblicata nel 1911. Quest'opera fa parte della tappa modernista del poeta, vissuta principalmente in ritiro nella sua casa a Moguer. Si tratta di anni passati completamente assorti nell'esercizio poetico e nel silenzio e tranquillità del suo giardino.
Il testo è composto da tre strofe articolate in quattro versi alessandrini.
L'uso della rima è perfetto, e serve per dare un ritmo musicale regolare al testo.
Il testo è scandito essenzialmente da frasi interrogative rivolte alla luna, le quali non vengono mai risposte.
Il tema chiave è quello dell'angustia e del tormento interiore. Inoltre, emerge il ruolo della natura, ovvero: essere un rifugio per l'anima dell'essere umano, la quale si vuole fondere completamente in essa.
Di seguito, si comprende che l'uomo e la natura condividono lo stesso destino.
Ad un certo punto, all'interno del poema compare il vero yo poético, il quale non comprende che il pianto della luna è il suo stesso pianto. Inoltre, egli prova una profonda tristezza e angustia di vivere
La poesia mescola sensazione visiva, uditiva e olfattive. Si prenda come esempio il verso 7, quando dice primaveras celestes.