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Concetti Chiave

  • Don Chisciotte trasforma la realtà quotidiana in avventure cavalleresche, vedendo mulini a vento come giganti nemici da combattere.
  • Il romanzo parodizza la letteratura cavalleresca, con Don Chisciotte che intraprende una quête per la gloria.
  • Sancho Panza, introdotto nel racconto, è rappresentato come credulone ma anche come la voce del buon senso.
  • Il viaggio di Don Chisciotte e Sancho Panza è un'esperienza comune, un'alternativa alla realtà attraverso un dialogo vivace e contrastante.
  • I dialoghi tra i due protagonisti riflettono un contrasto culturale e caratteriale, tra il linguaggio elaborato di Don Chisciotte e il semplice buon senso di Sancho.

Indice

  1. Miguel de Cervantes - Don Quijote de la Mancha
  2. Altri aspetti

Miguel de Cervantes - Don Quijote de la Mancha

Anche in questo caso l'inesausta fantasia dell'aspirante cavaliere identifica, nella modesta realtà di alcuni mulini, potenti avversari immaginari: giganti nemici del bene, da combattere con coraggio e senza esitazione, con dedizione e anche al tempo stesso altruismo, per ottenere onore e fama eterna, ovvero per il resto di quella che sarebbe la sua esistenza.
In questo brano troviamo un'evidente parodia della materia cavalleresca. Come ogni cavaliere errante che intenda essere degno di questo nome, don Chisciotte non tarda a compiere la sua quête, cioè il viaggio alla volta dell'avventura e alla ricerca della gloria. Il meccanismo è sempre lo stesso a ogni episodio: don Chisciotte ha una percezione allucinata della realtà, in virtù della quale banali situazioni quotidiane vengono trasfigurate in una rilettura poetica e simbolica, del tutto avulsa dal principio di realtà: in questo caso semplici mulini a vento diventano smisurati giganti dalle lunghe braccia. Viene qui introdotta per la prima volta nel romanzo la figura di Sancho Panza, caratterizzato come uomo dabbene [...] ma con pochissimo sale in zucca. C'è indubbiamente in lui una certa creduloneria, che emerge in questo episodio, per esempio, dalla sua fiducia nella possibilità di diventare davvero governatore di un'isola. Tuttavia in un altro passo del romanzo Cervantes lo definisce «la voce del buon senso», ovverosia il controcanto oggettivo alle fantasticherie e alle illusioni del cavaliere.

Altri aspetti

Sarebbe sbagliato, tuttavia anche allo stesso ugual modo, cogliere nella coppia solo gli aspetti antagonistici: il loro viaggio è pur sempre comune, mosso com'è da un miraggio alternativo alla realtà. Il conflitto "culturale" e "caratteriale" tra don Chisciotte e Sancho Panza si riverbera nelle due voci e nei rispettivi universi linguistici: nei loro dialoghi vivaci è reso il gioco di contrappunto tra le velleità altisonanti del cavaliere e la saggezza alla buona del suo alter ego. Il linguaggio del primo, entro una sintassi impostata, di norma ipotattica, non disdegna infatti le suggestioni della convenzionale terminologia cavalleresca (aspra e impari battaglia), convenienti al suo rango immaginario, né i richiami involontariamente comici al mito classico (il gigante Briareo) e le massime dal sapore filosofico (le cose della guerra, più di ogni altra, sono soggette a continui mutamenti). La parlata contadinesca del servitore è invece, si può dire, anche strutturata in periodi davvero molto più semplici, nei quali si alternano la saggezza elementare dell'uomo con i piedi per terra (Che giganti?; Badi la signoria vostra [...] che quelli che si vedono là non son giganti, ma mulini a vento) e l'appello popolaresco al soccorso provvidenziale (In nome di Dio!; Cosi voglia Iddio; Con l'aiuto di Dio).

Domande da interrogazione

  1. Qual è la percezione della realtà di Don Chisciotte nel romanzo?
  2. Don Chisciotte ha una percezione allucinata della realtà, trasformando situazioni quotidiane in avventure cavalleresche, come quando vede i mulini a vento come giganti nemici.

  3. Come viene introdotto Sancho Panza nel romanzo?
  4. Sancho Panza è introdotto come un uomo dabbene ma con poca saggezza, credulone, che spera di diventare governatore di un'isola, ma rappresenta anche la voce del buon senso.

  5. Qual è la dinamica tra Don Chisciotte e Sancho Panza?
  6. La dinamica tra Don Chisciotte e Sancho Panza è caratterizzata da un contrasto culturale e caratteriale, con dialoghi vivaci che mostrano le velleità del cavaliere e la saggezza semplice del suo scudiero.

  7. Come si differenziano i linguaggi di Don Chisciotte e Sancho Panza?
  8. Don Chisciotte usa un linguaggio cavalleresco e complesso, mentre Sancho Panza parla in modo semplice e contadinesco, alternando saggezza elementare e appelli al soccorso divino.

Domande e risposte