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Concetti Chiave

  • Il tatto, secondo Lucrezio, include sia il contatto fisico che le impressioni mentali, con il vuoto come unico elemento intangibile.
  • Il vuoto è eterno perché non subisce urti, mentre gli atomi lo sono perché resistono agli impatti evitando la disgregazione.
  • Lucrezio nel terzo libro parla della morte, e descrive l'animo e l'anima come corporei, con l'animus situato nel petto.
  • L'anima è distribuita in tutto il corpo, mentre lo spirito mente dirige la volontà dell'anima formando una natura unica e indivisibile.
  • Lucrezio riconosce la difficoltà nel spiegare la fusione dell'anima col corpo, limitandosi a notare che gli elementa dell’anima richiedono spazi per i moti sensitivi.

Lucrezio - Concezione del tatto

Tactus in questo contesto si riferisce sia al contatto fisico che alle impressioni che scaturiscono da questi contatti, inattengibile e immateriale e incorporeo è soltanto il vuoto poiché da nessuna parte questo potrà impedire a un corpo di attraversalo. Tale punto è il locus intactus o intactile, che fornisce spazio libero cioè che si manifesta e si produce come il vacum attraversato da corpi anche l’eternità del vuoto e degli atomi concerne il tatto:
    - L’eternità del vuoto in quanto immune da colpi e perciò intattum;
    - L’eternità degli atomi in quanto i corpi ne devono respingere gli urti per non lasciarsi penetrare da essi e disgregare. La natura infatti no consente di assistere alla disgregazione dei corpi, se non al momento in cui non sopravvenga una forza capace di ridurre i frantumi con il suo impatto o di introdursi nei vuoti che essi presentano e di disgregare il loro tessuto atomico;
Il libro terzo del poeta tratta complessivamente della morte e inizialmente dell’animo o mente e l’anima, entrambi sono corporei e materiali, l’animus o mente è sottilissimo in quanto composto di corpi minuti i quali gli forniscono una grande rapidità, si trova concentrato nella zona centrale del petto che è la sede delle emozioni. L’anima invece si trova disseminata lungo tutto il corpo, lo spirito mente è il capo al quale la volontà dell’anima obbedisce. Spirito mente e anima si tengono però strettamente uniti e formano insieme una naturam ovvero un'unica natura, una sola sostanza, l’unione di anima col corpo è inscindibile e provvede al moto dei sensi. A questo proposito, Lucrezio si rende conto di non essere in grado di spiegare completamente come avvenga tale fusione, ammette soltanto di poter dire che agli elementa dell’anima occorrono tanti spazi quanti ne sono necessari per generare i moti sensitivi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la concezione del tatto secondo Lucrezio?
  2. Lucrezio considera il tatto come il contatto fisico e le impressioni che ne derivano, distinguendo tra il vuoto, che è intangibile e incorporeo, e gli atomi, che sono eterni e resistono alla disgregazione.

  3. Come descrive Lucrezio l'anima e la mente?
  4. Lucrezio descrive l'anima e la mente come corporei e materiali; la mente è sottile e rapida, situata nel petto, mentre l'anima è diffusa in tutto il corpo, formando insieme una natura unica e inscindibile.

  5. Cosa ammette Lucrezio riguardo alla fusione tra anima e corpo?
  6. Lucrezio ammette di non poter spiegare completamente la fusione tra anima e corpo, ma afferma che gli elementi dell'anima richiedono spazi per generare i moti sensitivi.

Domande e risposte

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