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Concetti Chiave

  • La libertà autentica si ottiene obbedendo ai valori divini, superando paura e piacere per mantenere coerenza e integrità.
  • La vera libertà del saggio deriva dalla filosofia, non solo dall'obbedienza al destino o all'autorità divina.
  • La pace mentale e la libertà assoluta si raggiungono eliminando gli errori comuni nella riflessione sulla vita.
  • Comprendere i meccanismi del caso libera dalle passioni, poiché la filosofia rivela il vero valore delle cose.
  • Seneca enfatizza l'identificazione della mente con l'universo, promuovendo una vita eudemonistica e naturalistica.

Seneca - Destino

Obbedire alla divinità significa accettare quei valori che rendono possibile la nostra missione nel cosmo, senza i quali falliremo nel nostro dovere, in preda alla paura e al piacere, fallendo nel mantenere la coerenza e integrità richieste per una vita felice. La nostra libertà deriva dall’obbedienza al divino, perché quest’ultima richiede l’impegno verso gli stessi valori che garantiscono la liberazione dall’angoscia e dalla sofferenza. [De Brevitatae Vitae] La libertà del saggio è solida, egli è autonomo e indipendente (sui iuris). Se la libertà stoica fosse solo questione di seguire il divino o il destino, allora l’autonomia non sarebbe possibile, perché gli dei sarebbe superiori d’autorità al saggio. Ma non è così: piuttosto, la libertà risulta dal servizio alla filosofia.
La libertà umana non è solo frutto di libertà politica, oppure dell’allinearsi con il potere inarrestabile del fato provvidenziale. Deriva anche da una volta filosofica e morale nell’esistenza, cioè la realizzazione che le cose di maggior valore per i non-filosofi sono invece del tutto indifferenti per la felicità. [Ep. 75] Ciò che ci aspetta dopo questa presa di coscienza è la tranquillitas animi et expulsis erroribus absoluta libertas, cioè la pace mentale e la libertà incondizionata che deriva dall’eliminare gli errori che troppo spesso commettiamo nella riflessione sulla nostra vita. È certo complessa la connessione tra questo genere di libertà, i desideri e le paure suoi nemici e origine di schiavitù, e la filosofia stessa. [Ep. 51] Solo quando si comprendono i meccanismi del caso (fortuna) esso smette di vere potere su di noi, quindi per questo la libertà deriva dalla filosofia: solida conoscenza del vero valore delle cose che influiscono sulla nostra vita e che, se malintesi, ci renderanno succubi delle nostre passioni. [Ep. 65] Questa libertà si collega a più elaborate forme di filosofia soprattutto per quanto riguarda le differenti concezioni di causalità delle diverse scuole. In ultima analisi, si tratta di identificare la propria mente con l’universo, non con il corpo: le origini dell’uomo sono da rintracciare nei cieli, non nella carne, e il nostro spirito ritornerà ad essi dopo la morte. Fare filosofia significa ricercare il modello ottimale per una vita in senso autenticamente eudemonistico e naturalistico. Ma si tratta anche di rintracciare la nostra identità nella mente e non nel corpo, riflettere sul cosmo piuttosto che sul mondo immanente. Comunque, Seneca ha mantenuto il focus della libertà non su una concezione di divino che comprometta la nostra autonomia. Noi siamo liberi di ottenere il distacco dal corpo nella riflessione, perché la nostra natura è uguale a quella divina. Infatti, il cosmo nella sua totalità è la natura in sé.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato dell'obbedienza alla divinità secondo Seneca?
  2. Obbedire alla divinità significa accettare valori che rendono possibile la nostra missione nel cosmo, garantendo la liberazione dall'angoscia e dalla sofferenza, e mantenendo coerenza e integrità per una vita felice.

  3. Come si ottiene la libertà secondo la filosofia di Seneca?
  4. La libertà si ottiene attraverso il servizio alla filosofia, che implica una comprensione solida del vero valore delle cose e l'eliminazione degli errori che causano schiavitù ai desideri e alle paure.

  5. Qual è il ruolo della filosofia nella ricerca della libertà?
  6. La filosofia aiuta a comprendere i meccanismi del caso e a identificare la mente con l'universo, permettendo di ottenere la tranquillità mentale e la libertà incondizionata.

  7. In che modo Seneca vede la relazione tra mente e corpo?
  8. Seneca sostiene che la nostra identità risiede nella mente e non nel corpo, e che le origini dell'uomo sono nei cieli, non nella carne, riflettendo sul cosmo piuttosto che sul mondo immanente.

Domande e risposte