LauraMara
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Concetti Chiave

  • Seneca's consolationes are three writings aimed at comforting individuals facing adversity, particularly loss.
  • Ad Marciam consoles Marcia over her son's death, introducing themes of the soul's life after death and the Stoic idea of cosmic renewal.
  • Ad Helviam Matrem reassures Seneca's mother that exile is not a misfortune but an opportunity for virtuous living and study.
  • Seneca's depiction of Corsica in Ad Helviam Matrem is influenced by Ovid's literary portrayal of distant lands, rather than direct observation.
  • Ad Polybium addresses Polibius' loss of his brother but primarily serves as a plea for Seneca's return to Rome, revealing Seneca's ethical inconsistency.

Consolationes di Seneca

Nella raccolta dei Dialogi di Seneca compaiono 3 scritti, consolationes. Consolatio è uno scritto in cui ci si rivolge al dedicatario per consolarlo.

La prima consolatio di cui abbiamo notizia è quella che Cicerone scrive a se stesso per la morte della figlia Tullia.

Il fine della consolatio è di fornire al destinatario una serie di argomenti per affrontare le avversità della vita. Infatti due di queste tre consolazioni mirano a consolare per una perdita di un congiunto, il figlio per Marcia, il fratello per Polibio.

Ad Marciam dedicata a Marcia, figlia di Cremuzio Cordo, che si lascia morire di fame. Seneca esorta Marcia al coraggio perché il dolore eccessivo è contro natura e che la morte non è un male perché libera dai mali. Ci sono due temi nuovi: il tema platonico della vita dell'anima dopo la morte e il tema stoico del cataclisma che porrà fine all'universo, lo rigenererà attraverso l'azione purificante del fuoco e permetterà al ciclo della vita di costituirsi.

Ad Helviam Matrem risale al soggiorno forzato di Seneca in Corsica. Seneca intende consolare la madre sostenendo che l'esilio non è un male, ma solo un mutamento di luogo. Non impedisce al saggio la ricerca della virtù, ma la favorisce, visto che ha una grande disponibilità di tempo da dedicare allo studio. È interessante come Seneca rappresenta la Corsica perché l'immagine che ci dà è un'immagine letteraria, debitrice ad Ovidio. Nel senso che Ovidio, esiliato a Tomi (sul Mare Nero), aveva scritto delle elegie, in cui descriveva questo angolo estremo per lui del mondo. La descrizione della Corsica di Seneca risente, più che dell'osservazione diretta, della rappresentazione letteraria che Ovidio aveva dato della Scizia.

Ad Polybium è scritta durante l'esilio in Corsica e ha come destinatario il potente liberto di Claudio, che aveva la funzione di segretario incaricato di leggere le suppliche rivolte all'imperatore. Seneca intende consolare Polibio per la morte del fratello, ma di fatto rivolge una supplica per ottenere il perdono dall'imperatore e quindi rientrare a Roma. I toni sono adulatori e quindi questa consolatio sottolinea l'incoerenza esistenziale etica di Seneca.

Domande da interrogazione

  1. Qual è lo scopo principale delle consolationes di Seneca?
  2. Lo scopo principale delle consolationes di Seneca è fornire al destinatario argomenti per affrontare le avversità della vita, come la perdita di un congiunto, e consolarlo attraverso riflessioni filosofiche.

  3. Quali temi nuovi introduce Seneca nella consolatio "Ad Marciam"?
  4. Nella consolatio "Ad Marciam", Seneca introduce il tema platonico della vita dell'anima dopo la morte e il tema stoico del cataclisma che rigenererà l'universo attraverso il fuoco.

  5. Come viene rappresentata la Corsica nella consolatio "Ad Helviam Matrem"?
  6. Nella consolatio "Ad Helviam Matrem", Seneca rappresenta la Corsica con un'immagine letteraria influenzata dalle elegie di Ovidio, piuttosto che da un'osservazione diretta, paragonandola alla Scizia descritta da Ovidio.

Domande e risposte