Concetti Chiave
- Apuleio è noto sia per la sua fama letteraria sia per le sue presunte attività di mago, suscitando critiche da scrittori cristiani come Lattanzio.
- La fabula di Amore e Psiche di Apuleio è un'opera ampiamente interpretata in chiave allegorica, rappresentando il conflitto tra anima e desiderio.
- Nel Seicento, Amore e Psiche di Apuleio è stata oggetto di numerose rappresentazioni teatrali, dimostrando la sua popolarità duratura.
- Giacomo Leopardi interpreta Psiche come simbolo di curiosità e infelicità nella sua opera Zibaldone.
- Giovanni Pascoli rivisita la fabula nei suoi Poemi conviviali, attribuendole un significato simbolico sulla natura misteriosa della vita.
Apuleio - Amore e Psiche
Apuleio gode di una straordinaria fama sia durante la sua vita che nei secoli successivi. Nei secoli successivi alla sua esistenza l'attenzione degli intellettuali si concentra soprattutto sulla sua fama di mago e taumaturgo. Questo è alla base delle polemiche che queste sue attività suscitano in alcuni scrittori cristiani come Lattanzio, che definisce le pratiche magiche di Apuleio inefficaci.
Egli critica anche l'usanza dei pagani di paragonare i taumaturghi a Cristo.
La fabula di Amore e Psiche
La fama che ha riguardato l'autore anche nei secoli successivi alla sua morte ha portato a numerose interpretazioni delle sue opere.
Una delle opere di Apuleio che hanno avuto più successo è la fabula di Amore e Psiche. Sin dai tempi antichi quest'opera viene interpretata in chiave allegorica ed è vista come il conflitto tra anima e desiderio.
Nel Seicento vengono fatte molte rappresentazioni teatrali sulla favola.
Da ricordare sono anche le interpretazioni che vengono proposte da Giacomo Leopardi e da Giovanni Pascoli. Leopardi, nello Zibaldone, interpreta la curiosità di Psiche alla base della tua infelicità. Pascoli rivisita questa fabula nei Poemi conviviali, e interpreta la vicenda con un significato simbolico che rappresenta implicitamente il significato misterioso e oscuro che caratterizza la vita umana.