Concetti Chiave
- Le donne di Tibullo condividono caratteristiche con la Lesbia di Catullo, come Delia, figura capricciosa e volubile.
- Delia incarna temi comuni della poesia erotica greca e latina, come gelosia e sofferenza per l'infedeltà.
- Nemesi è una cortigiana avida e spregiudicata, rappresentata con tratti più aspri rispetto a Delia.
- I carmi dedicati a Nemesi trattano temi di sofferenza per la lontananza e critica al lusso venale.
- L'amore in Tibullo è descritto come furtivo e precario, dominato dal timore del tradimento e dall'avidità dei regali.
La donna in Tibullo
Le donne di Tibullo presentano tutte un tratto in comune con la Lesbia di Catullo. Delia è un nome letterario che secondo Apuleio è l'ellennizazione del nome della donna. Delia è una donna capricciosa volubili le secondo la topica del genere elegiaco. Nelle cinque elegie dedicate a Delia troviamo i motivi che ricorrono spesso nella poesia erotica greca e in quella Latina. La gelosia e le sofferenze che sono causate dall'infedeltà dell'amata. Il topos si chiama παρακλαυσιθυρον alla quale un marito impedice di uscire. Nemesi è colei che ha scalzato Nemia dal cuore del poeta ed è una figura dai tratti più aspri è una cortigiana avida, spregiudicata, anche nei carmi per nemesi ci sono i temi topici della poesia erotica: sofferenza per la lontananza dell'amata, il lamento per l'avidità del denaro e l'infedeltà, l'impressione contro il lusso che rende venali le donne belle.
L'amore che viene cantato da Tibullo è un amore furtivo, precario, chi lo prova vive con il timore del tradimento sempre in agguantò e con tutti gli espediente per guadagnare intimità con l'amata (nel caso con Delia le pratiche magiche i giuramenti d'amore, il vagheggiamento di un fetus, legame privato che leghi la coppia fino alla vecchiaia). Il rischio che insidia la relazione è l'avidità dei regali.