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Concetti Chiave

  • Gneo Nevio, cittadino romano di origine campana, visse durante la fine della Prima Guerra Punica e fu in conflitto con l'aristocrazia romana, in particolare con la famiglia dei Metelli.
  • Fu un poeta che integrò la sua esperienza politica nel poema epico "Bellum Poenicum", di cui restano solo 60-70 versi dei 4-5000 originali.
  • Nevio narrò non solo le gesta dei Romani contro i Cartaginesi, ma incluse anche origini mitologiche di Roma e figure divine, creando un contrasto tra mito e realtà.
  • Il poema descrive le cause legate alla leggenda del conflitto con Cartagine, attribuendo a Enea la fondazione di Roma, ma sottolineando anche cause economiche.
  • La sua lingua, sebbene scarna, mostra una ricchezza lessicale nelle parti mitologiche e utilizza figure retoriche come allitterazione e assonanza; Nevio scrisse anche tragedie e commedie.

Gneo Nevio

- Era un cittadino romano di origine campana che partecipò alla fine della 1° guerra punica contro i Cartaginesi (264-241 a.C.).
Non aveva origini aristocratiche, anzi era in conflitto con i Metelli, una famiglia molto in vista della vecchia aristocrazia romana che voleva condizionare la libertà degli intellettuali.
Morì, forse in esilio, a Utica in Africa nel 204 o nel 201.

- Egli fu un poeta coinvolto nella vita politica dello Stato e ciò è testimoniato dal Bellum Poenicum, un poema epico in versi (saturni) in cui raccontò la sua esperienza durante la guerra punica e dove evidenzia il massimo impegno civile.

Di 4-5000 versi, ce ne sono rimasti 60-70 che sono stati anche trascritti.

- Nevio non si soffermò a raccontare in versi la bravura e le strategie dei Romani contro i Cartaginesi (nel valore celebrativo di Roma), ma iniziò il racconto dalle origini mitologiche della città (dall’arrivo di Enea nel Lazio dopo la distruzione di Troia) riservando notevole spazio agli dei dell’Olimpo.
Quindi c’è una contrapposizione di due blocchi: da una parte ci sono situazioni legate al mito, dall’altra ci sono fatti e personaggi reali.

- L’opera racconta la causa della guerra contro Cartagine (leggenda): Enea disubbidì a Didone, che lo voleva trattenere e farlo diventare re di Cartagine, ma lui rispettò la volontà degli dei fondando Roma.
In realtà, le cause sono di carattere economico. Nevio voleva dimostrare che questo conflitto era prescritto.

- La lingua è ancora un po’ scarna, ma si nota che nella parte mitologica supera la ricchezza lessicale della lingua greca. Egli ricorre a figure retoriche, soprattutto di suono: allitterazione, assonanza.
Scrisse anche tragedie, come “Romulus”, in cui raccontò la fondazione di Roma e “Clastidium” in cui riportò la battaglia a Casteggio del 222; scrisse anche commedie, di cui la più piacevole è Tarentilla, che è una ragazza di Taranto che si prende gioco dei suoi corteggiatori.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Gneo Nevio e quale fu il suo contributo alla letteratura romana?
  2. Gneo Nevio era un cittadino romano di origine campana, noto per il suo coinvolgimento nella vita politica e letteraria dello Stato. Fu un poeta che partecipò alla fine della 1° guerra punica e scrisse il poema epico "Bellum Poenicum", in cui raccontò la sua esperienza durante la guerra e le origini mitologiche di Roma.

  3. Quali sono le caratteristiche principali del "Bellum Poenicum" di Nevio?
  4. Il "Bellum Poenicum" è un poema epico in versi saturni che non solo celebra le strategie romane contro i Cartaginesi, ma inizia dalle origini mitologiche di Roma, riservando spazio agli dei dell’Olimpo. Nevio contrappone miti e fatti reali, e utilizza figure retoriche come allitterazione e assonanza.

  5. Quali altre opere scrisse Gneo Nevio e quali temi trattò?
  6. Oltre al "Bellum Poenicum", Nevio scrisse tragedie come "Romulus" e "Clastidium", che trattano rispettivamente la fondazione di Roma e la battaglia di Casteggio. Scrisse anche commedie, tra cui "Tarentilla", che racconta di una ragazza di Taranto che si prende gioco dei suoi corteggiatori.

Domande e risposte