Concetti Chiave
- Lucilio utilizza la satira per influenzare il potere politico, evidenziando le contraddizioni nei personaggi attraverso il principio del contrasto.
- La sua satira si basa sull'individuazione di comportamenti negativi e sull'esasperazione di aspetti contraddittori nei personaggi.
- Pur non partecipando attivamente alla politica, Lucilio considera la satira una forma di attivismo più efficace della filosofia.
- Colpisce sia la nobilitas, ceto politico romano, sia i demagoghi, accusati di fornire soluzioni facili e illusorie ai problemi complessi.
- La poetica di Lucilio è caratterizzata da un forte legame tra morale e politica, opponendosi all'epicureismo e promuovendo il mos maiorum.
Lucilio - Aspetti Importanti Della Poetica
Il rapporto tra letteratura e politica è fondamentale, in quanto la satira incide sul potere e prende in considerazione un aspetto contraddittorio di un personaggio secondo il principio del contrasto.
I passaggi da lui seguiti per rendere la sua satira pungente e convincente sono:
-individuare un bersaglio con un comportamento inefficace e negativo
-focalizzare l’attenzione su un aspetto caratterizzante del personaggio che incarna un contrasto mostrando due aspetti opposti al suo interno che non potrebbero coesistere
-esasperare l’aspetto
Lucilio non partecipò alla vita politica anche perché, forse, non aveva nemmeno la cittadinanza romana; tuttavia non visse in otium dato che la satira è una forma di attivismo ed è più efficace della filosofia perché può agire maggiormente sulla società.
Il suo bersaglio è duplice, si scaglia infatti sia contro la nobilitas, ceto politico da cui la romanità attingeva per attribuire gli incarichi, sia contro i demagoghi, etimologicamente “coloro che conducono il popolo”, autorità che danno ordini che il popolo esegue e che sono considerate negativamente perché offrono facili soluzioni a problemi complessi illudendo il popolo che si può fare tutto anche se la situazione non lo permette.
I temi principali sono la morale e la politica, strettamente collegate, tant’è che si può pensare anche che la morale sia politica perché quando si agisce su uno stato bisogna avere un comportamento morale.
E’ contrario all’epicureismo, secondo cui bisogna pensare prevalentemente a come godere dei piaceri terreni, perché vuole restaurare il mos maiorum e il valore della patria, e la sua poesia è un ludus (divertimento) colto destinato a incidere sull’obiettività e sulla moralità delle persone, quasi una conversazione aperta tra autore e lettore, motivo per cui chiama le sue opere “sermones”, vale a dire “dialogo, chiacchierata”.