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Concetti Chiave

  • Il romanzo di Virginia Woolf, "Al Faro", si concentra sull'intreccio di pochi dialoghi e il flusso di pensieri dei personaggi, esaltando i dettagli quotidiani come protagonisti della narrazione.
  • L'accento sulla vita interiore dei personaggi e i dettagli apparentemente insignificanti evidenziano un cambio di paradigma rispetto al romanzo tradizionale, dove dominavano eventi storici e narrazioni lineari.
  • La narrazione adotta una prospettiva relativistica e pluripersonale, rompendo l'illusione di un racconto oggettivo e compatto, e rendendo i personaggi enigmatici e incompleti.
  • La dimensione temporale nel romanzo è trattata in modo particolare, con una dilatazione soggettiva del tempo che mette in risalto l'interiorità dei personaggi attraverso due giornate distanti tra loro.
  • Il concetto di "tempo esteso" è centrale, dove ogni attimo ingloba passato e futuro, permettendo alla narrazione di esplorare profondamente i pensieri e le emozioni dei personaggi.

Indice

  1. Virginia Woolf - Al Faro
  2. Evoluzione della storia

Virginia Woolf - Al Faro

Il passo antologizzato è tutto giocato sull'intreccio tra le poche frasi pronunCiate dalla signora Ramsay (come quella detta al figlio per consolarlo dell'eventualità che la gita non venga effettuata in caso di cattivo tempo: E anche se domani non fa bello ([...] sarà per un altro giorno, rr. 1-2) e il cumulo di pensieri che si intersecano e si susseguono secondo ciò che il personaggio vede o ricorda: i due amici scorti dalla finestra, l'arredamento della stanza, la triste situazione della cameriera Marie ecc.
I fatti esposti appartengono alla quotidianità più semplice e sono privi di quel carattere di originalità o di eccezionalità che tradizionalmente definivano il genere del romanzo: sferruzzare un calzettone e abbandonarsi ai propri pensieri sono elementi che non hanno nulla di romanzesco, e che prima del Novecento non trovavano spazio nella pagina se non per rendere credibile il quadro d'insieme, rappresentato dai grandi eventi storici o dall'intreccio tra questi e le sorti individuali. Qui, invece, i dettagli occupano tutta la pagina fino a diventare i veri protagonisti della narrazione. Tali dettagli sono infatti tutt'altro che insignificanti, giacché sono proprio questi a provocare i movimenti e le modificazioni interiori dei personaggi. Ed essendo l'interiorità il principale interesse della narrativa novecentesca, si comprende quanto l'insistenza sui particolari sia rilevante.

Evoluzione della storia

Il mondo interiore della signora Ramsay viene evocato innanzitutto dal suo punto di vista, riducendo al minimo gli interventi della voce narrante esterna, che compare solo in pochi verbi come disse, chiese, vide, si chiese ecc. Altre osservazioni su di lei provengono invece da uno sguardo diverso, che però non coincide con quello di un narratore onnisciente. Per esempio viene da chiedersi a chi appartenga una frase come Mai nessuno le era sembrato tanto triste (r. 70): il critico Erich Auerbach ha parlato di un'entità senza nome. Chiunque sia, certamente non conosce a fondo il personaggio e non sa restituirne un ritratto psicologico esaustivo, come avrebbe fatto un romanziere ottocentesco. Più avanti troviamo ancora ulteriori punti di vista: la gente, che si interroga sull'essenza della bellezza apparentemente imperturbabile della signora Ramsay ed evoca strani trascorsi della sua vita; il signor Bankes, che ne è attratto e affascinato. Si tratta dunque di una narrazione relativistica e pluripersonale, che rompe quell'illusione di una rappresentazione oggettiva e compatta che era una delle convenzioni tipiche del romanzo tradizionale. In tal modo il personaggio continua a risultare incompleto e sfuggente, aumentando il proprio fascino enigmatico.
Particolare è il modo in cui è affrontata nel romanzo la dimensione temporale: vengono descritte analogamente due singole giornate, mentre si sorvola sui lunghi anni che le separano.
Si sceglie cioè di narrare due momenti, apparentemente casuali e distanti fra loro, ma significativi per le vicende interiori dei personaggi: la conseguenza sul piano della tecnica narrativa è che si ha, sulla pagina scritta, una dilatazione del tempo in chiave soggettiva.
Nel brano, per esempio, il tempo della storia è decisamente minore rispetto a quello del discorso: il primo è il tempo degli accadimenti oggettivi (l'atto della madre che misura la calza sulla gamba del figlio si svolge possiamo ragionevolmente ritenere in non più di qualche secondo); il tempo del discorso è, invece, quello che impieghiamo a leggere il testo (almeno alcuni minuti). Ciò significa che l'autrice ha dilatato all'eccesso i pochi secondi della misurazione del calzino per far entrare in quella scena tutti i pensieri che si accavallano e si succedono tumultuosi nella mente della signora Ramsay. Quello dei romanzi di Virginia Woolf è in base al concetto bergsoniano di tempo come "durata" una sorta di "tempo esteso", in cui ogni attimo ingloba tutti gli altri, poiché il presente comprende in sé sia il passato sia il futuro.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza dei dettagli nella narrazione di "Al Faro" di Virginia Woolf?
  2. I dettagli, sebbene apparentemente insignificanti, sono fondamentali poiché provocano movimenti e modificazioni interiori nei personaggi, riflettendo l'interesse della narrativa novecentesca per l'interiorità.

  3. Come viene rappresentato il mondo interiore della signora Ramsay?
  4. Il mondo interiore della signora Ramsay è evocato principalmente dal suo punto di vista, con minimi interventi della voce narrante esterna, creando una narrazione relativistica e pluripersonale.

  5. In che modo la dimensione temporale è affrontata nel romanzo?
  6. La dimensione temporale è affrontata descrivendo due singole giornate significative per le vicende interiori dei personaggi, dilatando il tempo soggettivamente per includere i pensieri tumultuosi della signora Ramsay.

  7. Qual è l'effetto della narrazione relativistica e pluripersonale sul personaggio della signora Ramsay?
  8. La narrazione relativistica e pluripersonale rende il personaggio della signora Ramsay incompleto e sfuggente, aumentando il suo fascino enigmatico.

  9. Come si manifesta il concetto di "tempo esteso" nei romanzi di Virginia Woolf?
  10. Il "tempo esteso" si manifesta attraverso la dilatazione del tempo narrativo, dove ogni attimo ingloba passato e futuro, permettendo di esplorare profondamente l'interiorità dei personaggi.

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