Concetti Chiave
- Re Lear decide di dividere il regno tra le figlie in base all'affetto dimostrato, premiando l'adulazione di Goneril e Regan e punendo la sincerità di Cordelia.
- Cordelia rappresenta l'onestà e il vero amore, in netto contrasto con l'avidità delle sorelle, ma il suo rifiuto di lusingare il padre le costa la sua parte di regno.
- L'incapacità di Lear di discernere tra male e bene lo porta a decisioni che favoriscono il trionfo del male e la sua stessa rovina.
- Il conte di Kent, leale consigliere, cerca invano di difendere Cordelia e viene punito per la sua sincerità, sottolineando l'autoritarismo miope di Lear.
- Lo stile dell'opera varia dal solenne al semplice, riflettendo lo status e la psicologia dei personaggi, con Cordelia che si distingue per sobrietà e sincerità.
William Shakespeare - Re Lear: accecamento dell'amore
Re Lear ha deciso di dividere il regno fra le tre figlie, in proporzione dell'affetto che ognuna nutre per lui; per questo motivo chiede loro in quale misura gli siano devote. Goneril e Regan ostentano un amore smisurato per il padre, e ottengono ciascuna un terzo del regno. Cordelia, incapace di simili, interessati attestati di affetto, risponde invece di amare il padre nel solo modo in cui il suo dovere richiede. Il vecchio re, adiratosi, divide allora tra le due sorelle maggiori anche la parte di regno che sarebbe spettata a lei.A campeggiare nella scena è proprio Cordelia: modesta, sincera e non disposta a calcoli meschini, la sua figura contrasta apertamente con quella delle sorelle, avide di dominio e di ricchezza. La figlia più giovane di Lear non ha dubbi circa i suoi autentici sentimenti verso il padre (Eppure non dovrei preoccuparmi, sicura come sono che l'amor mio pesa più che la mia lingua, rr. 36-37), ma non è capace di piegarli a miseri calcoli di potenza.
Re Lear, adirato, non intende quanto vero e profondo sia l'affetto di Cordelia verso di lui; egli diviene così non solo responsabile dell'infelicità della figlia più giovane, ma anche della propria sventura, manifestandosi drammaticamente inabile a «distinguere tra malvagità e bontà, e cooperante, nella sua colpevole ignoranza, al trionfo del male» (Praz). Invano il conte di Kent cerca di indurre il re a ragionare, difendendo Cordelia e i suoi diritti, e anche al fidato consigliere la sincerità procura una grave punizione: il bando dal regno. In Lear, dunque, alla cecità di padre corrisponde la cecità di sovrano, che non sa apprezzare la lealtà di un suo consigliere fedele, l'unico che ha il coraggio di criticare la sua decisione per amore non solo della verità, ma anche della stabilità del trono. Quello di Lear è insomma un potere miope, autoritario e autoreferenziale, incapace di tollerare le critiche e perciò destinato a distruggere sé stesso: la sua orgogliosa presunzione si esprime qui come mancanza di assennatezza e di senso della misura.
Lo stile dell'opera
I registri stilistici sono attentamente commisurati allo status e alla psicologia dei personaggi, contribuendo in modo determinante alla loro caratterizzazione. Il sovrano, sicuro di sé e della propria dignità regale, impiega un registro formale e solenne con il ricorso al plurale maiestatis (esporremo, r. 1; abbiamo diviso, r. 2). Goneril e Regan si esprimono invece in modo enfatico e iperbolico, giungendo a utilizzare formule che ricordano quelle di certa lirica amorosa (voi mi siete più caro e della vista e dello spazio e della libertà, e più di qualsiasi cosa che si debba valutare rara e preziosa, rr. 17-19; un amore l...] tale da rendere povero il respiro e incapace la parola, rr. 22-23), con un'eloquenza che genera subito sospetti circa la verità dei sentimenti che proclamano. Il linguaggio di Cordelia è semplice e sobrio, e manifesta l'incapacità della giovane figlia forse per pudore o per timore di non essere capita di esprimere al padre la profondità del suo affetto (non riesco a sollevare il mio cuore tanto alto quanto la mia bocca, rr. 48-49). Il discorso del fedele vassallo Kent, infine, è acceso, indignato e diretto (Sia pure Kent scortese, quando Lear è matto, r. 95), esprimendo la reazione istintiva all'ingiustizia di cui è testimone.Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale dell'opera "Re Lear" di William Shakespeare?
- Come si caratterizza Cordelia rispetto alle sue sorelle?
- Qual è la conseguenza della cecità di Re Lear?
- Come si esprime lo stile linguistico dei personaggi nell'opera?
- Qual è il ruolo del conte di Kent nella trama?
Il tema centrale è l'accecamento dell'amore, in cui Re Lear non riesce a distinguere tra l'affetto sincero di Cordelia e le false dichiarazioni delle altre figlie, portando alla sua rovina.
Cordelia è modesta e sincera, incapace di fare calcoli meschini, in contrasto con le sorelle Goneril e Regan, che sono avide di potere e ricchezza.
La cecità di Re Lear lo rende responsabile dell'infelicità di Cordelia e della sua stessa sventura, poiché non riesce a distinguere tra malvagità e bontà.
Lo stile linguistico varia: Re Lear usa un registro formale e solenne, Goneril e Regan usano un linguaggio enfatico e iperbolico, mentre Cordelia si esprime in modo semplice e sobrio.
Il conte di Kent cerca di difendere Cordelia e i suoi diritti, ma la sua sincerità gli procura il bando dal regno, dimostrando la cecità di Lear anche come sovrano.