LauraMara
Ominide
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Pereikeromene (la ragazza tosata)

Viene riconosciuta la vera origine della protagonista è ciò rende possibile il matrimonio con l'uomo amato. La ragazza è affiancata da un personaggio caratteristico della commedia nuova, il soldato innamorato.
Il prologo presenta un rapporto di coppia già in crisi. Polemone trova la sua fidanzata con un altro giovinetto Moschione e la rasa a zero. Tagliare a zero i capelli significava degradarla allo stato di schiava. Qui interviene una personificazione divina "άγνοια", l'ignoranza, che spiega l'innocenza della protagonista e lo svolgimento teatrale. Erano stati bambini esposti e raccolti da una donna povera che aveva tenuta la bambina ed aveva dato il maschio ad una ricca signora. L'anziana donna in difficoltà economica l'aveva data a polemone che aveva rivelato che Moschione è suo fratello. Glicera non lo aveva mai detto, temendo che avrebbe perso la sua ricca condizione economica. Infatti polemone vede Glicera che da un bacio sulla guancia. È così Glicera per la brutta situazione decide di stabilirsi da Moschione, che non nasconde di volerla sposare. Polemone vede la realizzazione di un matrimonio tra polemone e Glicera. Così decide di tentare un assalto nella casa dove si trova Glicera e sentendo il bisogno di confidare la sua pena lo fa con un anziano, Pateco, è così gli dimostra che prima del taglio dei capelli aveva sempre trattato bene Glicera. In questa circostanza Pateco ha modo di vedere gli oggetti di riconoscimento che egli stesso aveva posto accanto a due bambini. Il resto della commedia è quasi interamente perduto, ma il finale è facilmente intuibile. La commedia è giocata su una serie di equivoci e sull'ignoranza che non accaso diventa una personificazione divina nel prologo. Probabilmente nel finale Glicera si ricongiunge con Moschione. Gli spunti comici sono di secondo piano e sono affidate alle figure dei servitori.

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