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Chiavi di lettura della Medea di Euripide

o Dramma borghese: la figura di Giasone che giustifica il tradimento con Glauce facendo affidamento sul fatto che sposandosi con la figlia del re avrebbe garantito un futuro regale ai figli e si sarebbe elevato socialmente ha fatto pensare a Giasone come un protagonista che incarnerebbe la classe borghese, come un borghese che cerca di elevarsi socialmente. Ciò comporta tutto un modo di veder le cose diverso.

Un ingrediente normale nel dramma borghese è l‘adulterio. In questa tragedia l’adulterio però non è concepito come ingiustizia anzi è visto come un qualcosa di giusto. Giasone va contro l’etica arcaica dei lirici greci (concezione per cui chi ama deve essere a sua volta amato).
o Dramma psicologico: esiste un complesso di Medea, che è quel complesso con il quale si cerca di spiegare la ragione dell’infanticidio. Dal punto di vista psicanalitico si chiama “complesso di Medea” il modo di scaricare l’aggressività, la depressione di un rapporto di coppia che è alla fine, nei figli. Questo è infatti il modo più atroce per colpire il coniuge. Un’altra interpretazione sta nel vedere l’uccisione dei figli come volontà di tagliare ogni minimo legame con il marito.
o Dramma religioso: Alla fine della tragedia troviamo Medea che non solo uccide i figli ma impedisce al marito di poter concedere loro i degni riti funebri alla maniera greca. Medea, mentre fugge, dice che sarà lei a rendere gli onori funebri ai figli compiendo sacrifici alla dea Era. Questa scena fa pensare ad una contrapposizione religiosa tra Medea che rappresenta i culti orientali e Giasone che è fedele a quelli del mondo greco. Giasone si rivolge a Zeus e agli altri dei per essere assistito.

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