Elettra
Datazione incerta. Può essere precedente o posteriore a quella di Sofocle.
Trama: L’ambientazione è agreste, prendendo di sprovvista lo spettatore. Ci si sposta dalla reggia di Argo a una zona montuosa, una vita umile dove Elettra condivide la vita di campagna con il contadino che le è stato dato come sposo. È l’unica tragedia in cui sposa. L’etimologia del nome Elettra significa senza letto nuziale, senza talamo e allude alla condizione di verginità che caratterizza il personaggio stesso. Invece qui troviamo che Egisto dopo la morte di Agamennone si è impossessato del potere ed ha paura che da Oreste ed Elettra nasca un figlio di nobile stirpe che voglia vendicare la morte di Agamennone e quindi si possa perpetrare quel delitto che aveva caratterizzato tutta la stirpe degli Atridi. Quindi Egisto mette una taglia su Oreste che era stato messo in salvo da Pilade, cugino che lo aveva ospitato nella Focide. Da in sposa Elettra ad un contadino affinché cos non nascesse nessun bambino. Questo contadino la rispetta a tal punto da non consumare il matrimonio e quindi Elettra rimane una moglie a metà Solo dal punto di vista giuridico. La soluzione di Euripide è innovatrice e ci presenta il suo carattere critico rispetto alla tradizione. Dopo la presentazione iniziale Oreste torna insieme a Pilade alla Reggia. Qui vi sono alcune differenze: nelle Coefore saluta la terra natale e lascia segni per essere riconosciuto mentre qui non vuole essere riconosciuto e quando la vede cerca di rimanere nell’anonimato. Sente che però la sorella desidera l’arrivo del fratello per vendicare la morte del padre. Oreste aveva intenzione di entrare nella reggia sotto mentite spoglie, quelle di messaggero. Elettra vede Oreste e Pilade che si presentano come stranieri e non li riconosce. Elettra non vorrebbe quasi ospitarli perché la loro casa è misera invece il contadino fa di tutto per accoglierli. Qui vi è quell’elemento formulare presente anche in Omero, l’ospitalità. Qui stupisce che l’ospitalità di personaggi di certo rilievo venga data anche da uno che ha poco e che pure non si preoccupa del poco che ha e anzi cerca di procurarsi cibi per rendere l’ospitalità più gradita. Viene rivalutata la classe sociale del contadino che rispetto alle classi nobiliari non era stata oggetto di considerazione nella tragedia tanto meno di valutazione.
Il precettore: una funzione importante ha il precettore perché sarà colui che avvia il processo di riconoscimento. Non vi era mai stato un intermediario nel riconoscimento. Il precettore passando vicino alla tomba di Agamennone aveva trovato dei segni della presenza di Agamennone: un agnello sgozzato, la ciocca di capelli, l’orma del piede. Il precettore invita Elettra a notare una cicatrice sopra il sopracciglio che lo straniero ha proprio come quella di Oreste che si era procurato quando cacciava un cerbiatto. Oreste chiede consiglio al precettore su come uccidere Egisto e Clitemnestra. Egli gli dice di farlo quando è all’aperto che compie sacrifici. Elettra vuole poi invitare la madre nella loro casa con la scusa lei ha partorito per ucciderla. C’è poi un dialogo tra Elettra e Oreste ma c’è poi la titubanza di Oreste che sente la gravità di ciò che sta per compiere.
Problematiche spaziali: dato che non si po’ rappresentare la scena dell’uccisione direttamente, viene spiegata attraverso un grido e la morte di Clitemnestra viene resa nota agli spettatori attraverso questo grido ed escono imbrattati di sangue sia Oreste che Clitemnestra. L’esecutore diretto è Oreste. Compaiono sulla scena i Dioscuri, Astore e Polluce, che invitano Oreste ad obbedire alla volontà di Zeus o a quella della Moira e non a quella di Apollo che lo ha condotto verso il matricidio. Vi è quindi una differenza in cui anche le divinità sia sempre giusto. Viene invitato a sfuggire alle “cagne”, divinità che perseguitano gli assassini.
Differenze tra le tre tragedie: inizialmente questa tragedia era stata severamente criticata perché troppo tormentosa ed angosciante. Oggi nessuno condivide questa condanna perché vengono apprezzati alcuni elementi come l’analisi psicologica dei personaggi.
Vi sono delle novità: un intreccio più complicato, un azione più complessa. In Eschilo predomina l’eroismo del protagonista, in Sofocle sulle masse (coro o personaggi vari).
L’ambientazione è nuova. Vita agreste e i suoi valori. Il contadino è presentato positivamente. Valorizza l’ospitalità e rispetta a tal punto Elettra da non consumare il matrimonio. Declassazione di Elettra ma esaltazione della nuova classe, quella contadina.
E nuove problematiche dimostrano l’interpretazione critica di Euripide. Mentre per Eschilo Sofocle, nell’uno viene nell’altro viene giustificata perché non si può andare contro il volere divino qui si inizia a riflettere se sia giusto uccidere e compiere un matricidio. Si hanno nuove impostazioni critiche.
L’odio: l’Elettra è la tragedia dell’odio, dove soprattutto in Eschilo e Sofocle Elettra rimprovera alla madre di essere stata infedele e desidera vendetta. Qui non vi è però una giustizia che viene ripristinata con il matricidio ma è un uccisione privata giusto dal contesto in cui Clitemnestra si è presentata. Si tratta quindi di una faida priva di valori religiosi, laica. L’uccisione di Egisto è giusta perché è usurpatore ed ha sottratto ad Agamennone la moglie e ha preso il potere. Il problema viene maggiormente nell’uccisione di Clitemnestra dove Oreste ha un attimo di titubanza. Nello stesso tempo possiamo dire che il personaggio di Oreste già da Sofocle ha delle debolezze. Questo personaggio è privo di grandezza, anche nel modo in cui si presenta alla sorella, non volendo essere riconosciuto si dimostra la titubanza del personaggio. È in preda a dubbi e conflitti interiori. È solo l’esecutore materiale non ha un ruolo dominante nella decisione.
Elettra: Elettra è paragonata alla figura di Medea che uccide i figli per fare un dispetto a Giasone. È folle e soltanto verso la fine della tragedia troviamo un cambiamento. Alla fine dopo l’omicidio il personaggio è svuotato è come se avesse realizzato l’obiettivo ma si sentisse irrealizzata.