Il senso religioso
In Eschilo il senso religioso è molto forte e costante poiché rispecchia tutti gli aspetti della vita umana. Partendo da quello politico, il tragediografo vede nella struttura della πoλις l’ordine cosmico tipico del mondo divino. Dal punto di vista morale, invece, un tema che fortemente ha interessato, nella sua trattazione, Eschilo è il peccato di tracotanza : l’ υβρις. Emblema di ciò è l’ opera del “Prometeo incatenato” in cui la figura di quest’ultimo viene delineata come una persona testarda, piena del suo orgoglio, convinta della bontà delle sue opere e, per questo, punita. In opposizione c’è Oceano che ha il ruolo di essere intermediario tra il Titano e Zeus in modo da rappresentare la voce del buon senso invitando Prometeo a fingersi pentito per essere scagionato dal dio giudice. Un altro esempio di questo peccato si trova nel dramma storico dei “Persiani” e, in particolare, nella figura di Serse. Lui appare solo alla fine vestito con abiti stracciati che lasciano solo il ricordo della sua antica e potente magnificenza, ormai perduta dopo la sconfitta navale contro i greci. Dario, raffigurato come re buono, dirà che l’υβρις di Serse è stata quella di aver violato l’Ellesponto con la costruzione di un ponte di barche. Una, invece, delle colpe per tracotanza più discusse risulta essere nell’opera delle “Danaidi”. Le cinquanta figlie di Danao, infatti, si rifiutarono di sposare i cinquanta figli del fratello di Danao stesso, Egitto.Forzate, comunque, a sposarsi, tutte, tranne Ipermestra, decisero di uccidere i coniugi la prima notte di nozze. In questo modo, però, oltre a non esser stato rispettato il ruolo sociale della donna, viene anche rifiutata la natura profonda della donna stessa, peccando così di tracotanza. L’ υβρις risulta essere un peccato così fortemente sentito da Eschilo perché questo è indice di un non equilibrio della vita che porta infine alla rovina personale, quella che viene chiamata ατη. Un altro concetto presente in Eschilo è “ παθει μαθος”. La sofferenza è maestra, sia che si soffra personalmente, sia che si sia spettatore della sofferenza altrui per forza si impara qualcosa utile per la vita perché si ha più esperienza nell’evitare il peccato di υβρις. Con questa visione, quindi, si ha compassione del vinto perché si comprende che sta affrontando la pesantezza del suo sbaglio.