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Questo appunto di Letteratura Greca tratta della vita, dei temi e delle opere del poeta di lirica monodica eolica Alceo di Mitilene.

Indice

  1. Vita di Alceo
  2. Le eterìe e il simposio
  3. I temi di Alceo
  4. L'opera di Alceo

Vita di Alceo

Alceo nacque a Mitilene da una famiglia aristocratica verso la fine del VII secolo a.C. Le vicende della sua vita sono legate alla figura di Pittaco, uno dei 7 sapienti della Grecia che insieme ai fratelli di Alceo destituì il tiranno Melancro. Successivamente Pittaco e Alceo combatterono insieme contro gli Ateniesi per il possesso del Sigèo, un promontorio della Troade. Alceo si salvò la vita abbandonando le armi. In seguito, Pittaco e Alceo organizzarono un complotto contro il tiranno Mirsilo, ma l'impresa fallì e Alceo fu costretto all'esilio.
Dopo che Alceo venne esiliato, Pittaco si accordò con Mirsilo e insieme a lui governò la città sino alla morte del tiranno, per poi diventare lui, con il consenso dei cittadini, arbitro e governante con pieni poteri, carica che esercitò per 10 anni.
Mentre Alceo era in esilio, Pittaco divenne, secondo il poeta, l'incarnazione del male. È però probabile che avesse concesso ad Alceo la possibilità di tornare in patria, dove il poeta passò gli ultimi anni della sua vita.

Le eterìe e il simposio

L'ambiente di Alceo è assai meno raffinato di quello della sua concittadina Saffo: è il mondo militaresco dell’eteria, il circolo aristocratico al quale egli apparteneva, con il quale si sentiva intimamente solidale.
La destinazione della sua poesia è il simposio, i suoi versi sono dominati da un forte senso di solidarietà: la coesione tra i membri del gruppo è assicurata dalla condivisione di idee politiche e morali. A sua volta il simposio stesso dava modo ai suoi partecipanti di condividere esperienze di gioco, canto e corteggiamento. Proprio il canto è l'espressione principale dei riti e dei temi del simposio.

I temi di Alceo

Alceo mostra poco interesse per l'amore: la sua è una poesia maschile, fatta per uomini d'azione. Forse era consapevole solo in parte di comporre i suoi versi per due tipi di destinatari: il primo è il pubblico noto e scelto di compagni, il secondo quello di coloro che ascoltano i versi di Alceo lontani dal simposio.
Piene di vitale energia sono le linee esistenziali che si affacciano nei suoi versi, l'odio per i nemici il rispetto dell’onore, e dell'ospitalità; la forte risposta di fronte i dolori dell'esistenza e la necessità di agire nella lotta politica. La sua è una politica sanguigna, che rispecchia una società divisa in classi, caratterizzata da disuguaglianze e dall’esibizione della forza. Il tema di vari frammenti è anche il vino che nel mondo della Grecia riunisce una serie di valori sociologici e simbolici nonché culturali, poiché il vino si beve secondo un preciso codice di comportamento. Per Alceo il vino rappresenta uno specchio attraverso cui vede l'anima dei suoi compagni, un farmaco, ma è anche usato per festeggiare.
Come Saffo anche Alceo non disdegna contenuti mitici, estratti dall’ epica omerica: in un frammento infatti rievoca la vicenda di Elena. Anche per lui il mito rappresenta il modello cui riferiva occasioni e stati d'animo. Fu anche un grande poeta della natura.

L'opera di Alceo

Gli Alessandrini divisero l'opera di Alceo in non meno di dieci libri, il primo dei quali conteneva probabilmente inni alle divinità. La classificazione degli altri libri è invece più incerta.
Gli autori antichi che riportano frammenti del poeta di Mitilene li definiscono in due categorie:
  • Canti di sedizione (stasiotikà);
  • poemi conviviali (skolia).
Per noi è difficile distinguere tra queste due categorie che paiono piuttosto indicazioni generiche e non indicazioni precise riguardanti il contenuto.
Ci sono giunti circa 450 frammenti sia per tradizione indiretta sia grazie a ritrovamenti papiracei.

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