Laura206
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Concetti Chiave

  • La focalizzazione del romanzo è interna, con un narratore che vede attraverso il punto di vista di Fabrizio del Dongo.
  • Il narratore è anche onnisciente, commentando gli eventi con ironia e critica, mostrando la focalizzazione zero.
  • Le sequenze narrative e dialogiche predominano, con alcune descrittive in minoranza.
  • Fabrizio del Dongo, il protagonista, è un giovane nobile che partecipa alla battaglia di Waterloo con l'esercito di Napoleone.
  • Il viaggio di Fabrizio è caratterizzato da incontri significativi, tra cui Napoleone e vari soldati, culminando in un senso di smarrimento.

Il brano è tratto dal romanzo storico La Certosa di Parma, scritto da Stendhal (pseudonimo di Henri-Marie Beyle) nel 1938.
La focalizzazione è interna, poiché il narratore conosce, vede, sente e capisce solo ciò che conosce, vede, sente e capisce il personaggio di cui ha adottato il punto di vista. È presente anche la focalizzazione zero: infatti il narratore è anche onnisciente e interviene a commentare criticando o con una certa ironia lo svolgimento dei fatti. Le sequenze sono specialmente narrative e dialogiche. Sono presenti in minoranza anche quelle descrittive.
Il protagonista è Fabrizio del Dongo, un giovane appartenente ad una nobile casata ricca e potente, che abbandonò la famiglia per arruolarsi nelle truppe francesi e combattere al fianco di Napoleone Bonaparte a Waterloo.
Un giorno, cavalcando verso Waterloo, chiese informazioni a delle vivandiere che incontrò. Una di loro, intuendo di esser davanti a un giovane inesperto, lo invitò a seguirla presso il sesto reggimento di cavalleria, alla quale la donna era aggregata.
Quello di Fabrizio è un percorso attraverso il quale matura vivendo varie esperienze e imbattendosi in diversi personaggi: il cadavere di un soldato morto, davanti al quale impallidì dall’orrore; un gruppo di soldati francesi che decise di affrontare, scambiandoli per nemici; dei generali, tra cui il maresciallo Michel Ney, che fu costretto a seguire, trascinato dal suo cavallo; le spoglie dei suoi nemici; lo stesso Napoleone Bonaparte, una figura che Fabrizio ammirava e con il quale era certo di combattere presto; gli ussari che gli rubarono il cavallo, lasciandolo solo a piedi; e infine i soldati a cui chiese un pezzo di pane, ormai stanco e affamato dopo una giornata senza aver toccato cibo.
Preda della delusione, della confusione e specialmente dello smarrimento, Fabrizio tornò dalla vivandiera, che lo aiutò a salire sul carretto. Una volta dentro, fu rapito dalla sfinimento e si addormentò.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo della focalizzazione nel romanzo "La Certosa di Parma"?
  2. La focalizzazione è interna, poiché il narratore conosce e comprende solo ciò che il personaggio principale, Fabrizio del Dongo, conosce e comprende. Tuttavia, è presente anche la focalizzazione zero, con il narratore onnisciente che interviene con commenti critici o ironici.

  3. Quali esperienze contribuiscono alla maturazione di Fabrizio del Dongo?
  4. Fabrizio matura attraverso varie esperienze, tra cui l'incontro con il cadavere di un soldato, il confronto con soldati francesi, l'incontro con generali come il maresciallo Michel Ney, e l'ammirazione per Napoleone Bonaparte. Queste esperienze, insieme alla perdita del cavallo e alla richiesta di cibo ai soldati, contribuiscono alla sua crescita.

  5. Come reagisce Fabrizio del Dongo dopo la sua giornata di avventure e difficoltà?
  6. Dopo una giornata di delusioni, confusione e smarrimento, Fabrizio torna dalla vivandiera che lo aveva aiutato in precedenza. Lei lo aiuta a salire su un carretto, dove, esausto, si addormenta.

Domande e risposte