Concetti Chiave
- Charles Perrault, nato nel 1628 e morto nel 1703, visse in Francia durante il regno di Luigi XIV e apparteneva a una famiglia influente in ambito politico e culturale.
- Collaborò con i fratelli in opere poetiche e parodistiche, mostrando un'inclinazione a mettere in discussione il mondo classico fin dall'inizio della sua carriera.
- Dal 1664 fu segretario di Colbert, componendo versi che esaltavano il re e illustrando scene per arazzi di corte, sostenendo la superiorità delle opere moderne rispetto a quelle classiche.
- Nel 1687, con la pubblicazione del poema "Il secolo di Luigi il Grande", contribuì a innescare la "querelle" tra sostenitori degli antichi e dei moderni, schierandosi con gli innovatori.
- Le sue fiabe, raccolte nei "Contes de ma mère l'Oye", sono ciò per cui è maggiormente ricordato, nonostante i suoi interessi vari e le sue altre opere letterarie.
Indice
Vita e famiglia di Charles Perrault
Nato nel 1628 e morto nel 1703, Perrault visse in Francia durante il regno di Luigi XIV (re di Francia dal 1661 al 1715). Faceva parte di una famiglia importante e stimata nell'ambito politico, professionale e culturale. Ultimo di quattro fratelli, costituì con loro un singolare sodalizio nella vita di corte di quel tempo.
Charles Perrault, d'indole assai vivace, fin da ragazzo si dilettò di poesia e con i fratelli collaborò alla parodia del libro VI dell'Eneide, dove si coglie già la sua inclinazione a screditare il mondo classico. Dal 1654 al 1664 fu aiutante del fratello Pietro, revisore generale di corte. Intanto si esercitava nella poesia galante e madrigalesca allora di moda.
Contributi letterari e artistici
Dopo il 1664 divenne segretario e fedele collaboratore del celebre statista Colbert. I versi che egli frattanto componeva erano incentrati su argomenti di attualità o miravano all'esaltazione del re. In quegli anni illustrava anche scene per gli arazzi di corte, eseguiti dai Gobelins. C'è da notare che nel poema La pittura Perrault cominciava già a sostenere la supremazia delle opere artistiche del suo tempo, rispetto a quelle del passato.
Nel 1671 entrava all'Académie francaise e subito dava l'impulso per la continuazione del celebre dizionazrio.
La querelle degli antichi e moderni
Nel 1687 pubblicò il poema Il secolo di Luigi il Grande, la cui lettura all'Académie diede avvio alla grande "querelle", dibattito tra i sostenitori degli antichi e quelli dei moderni. Nel corso della disputa egli parteggiò con fervore per i secondi, cioè per gli innovatori, contro i fautori di una rigida aderenza alla tradizione e imitazione dei modelli dei classici.
Dal 1688 al 1697 lavorò all'opera Confronti tra gli antichi e i moderni, che in forma dialogica, con tono apparentemente frivolo e mondano, demoliva tutta la civiltà classica sulla base della seguente tesi: "il progresso è la legge dello spirito umano. Come i moderni hanno progredito nelle scienze e nella tecnica, altrettanto dovrà verificarsi nella letteratura, poiché i moderni rappresentano la maturità dello spirito dell'uomo".
Opere e lascito di Perrault
Tra il 1696 e il 1701 compose un'altra opera Uomini illustri del secolo di Luigi XIV. Tuttavia al di là dei suoi molteplici e variegati interessi, ciò che di più bello Perrault ha scritto è la raccolta di fiabe Contes de ma mère l'Oye (1 racconti di mamma l'Oca). Ad esse – più che ai versi e alle dispute – è rimasto legato il suo nome presso i posteri.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo di Charles Perrault nella "querelle" tra antichi e moderni?
- Quali sono le opere più significative di Charles Perrault?
- In che modo Charles Perrault ha contribuito alla cultura francese del suo tempo?
Charles Perrault ha sostenuto con fervore i moderni, promuovendo l'innovazione e il progresso rispetto alla rigida aderenza alla tradizione classica.
Le opere più significative di Charles Perrault includono "Il secolo di Luigi il Grande", "Confronti tra gli antichi e i moderni" e la raccolta di fiabe "Contes de ma mère l'Oye".
Charles Perrault ha contribuito alla cultura francese attraverso la sua partecipazione all'Académie française, la promozione delle opere moderne e la creazione di fiabe che hanno lasciato un'impronta duratura nella letteratura.